300 (2007)

USA 2007
Titolo Originale: 300
Regia: Zack Snyder
Sceneggiatura: Zack Snyder, Kurt Johnstad, Michael Gordon
Cast: Gerard Butler, Lena Headey, Dominic West, David Wenham, Rodrigo Santoro, Michael Fassbender, Vincent Regan, Andrew Tiernan, Andrew Pleavin, Tom Wisdom, Giovani Cimmino, Stephen McHattie, Peter Mensah, Tyrone Benskin, Kelly Craig, Tyler Neitzel, Robert Maillet
Durata: 111 minuti
Genere: Epico

La trama in breve: Delios, soldato spartano, narra la vicenda di Leonida, re di Sparta, e della sua guardia personale, composta da 300 guerrieri spartani che riuscì a tenere testa alle armate di Serse, composte da migliaia di uomini.

In questo frangente, in cui è uscito "300: L'alba di un impero", midquel del film che sto recensendo, siccome io sono un pignolo di merda e non avevo mai parlato sul mio blog di "300", ho dovuto per forza di cosa scrivere una recensione che parlasse del predecessore del film uscito pochi giorni fa nelle sale cinematografiche. Di sicuro non annovererei "300" tra i miei film preferiti, ma di sicuro è tra i miei guilty pleasure preferiti, odiato da tutti ma da me fondamentalmente apprezzato non dico da tutti i punti di vista, ma probabilmente in quelli che contano di più.

Posto che il film dal punto di vista registico e della costruzione della trama non è certamente eccelso, ma sa dire la sua, una delle critiche che mi dà più fastidio leggere o sentire riguardo a questa storia (anche se devo ammettere che veramente in pochi lo dicono, ma quelle poche volte mi hanno fatto tremare di disgusto) è quella riguardo alla credibilità storica della trama. Ecco, a chi pensa che questo film sia antistorico mi viene voglia di tirare un calcio nelle palle al grido di "Storia? QUESTO E' UN FILLLLMMMM!!!". E i motivi sono due: il primo motivo è che per le lezioni di storia ci sono le scuole, se vado a vedere un film le licenze poetiche devo essere prontissimo ad accettarle, il secondo motivo è che il film non vuole essere assolutamente storico, ma veicolare in un certo modo un particolare messaggio.

Infatti la storia di Leonida e dei 300 spartani, viene narrata tramite la voce di Delios, uno dei 300 mandato indietro da Leonida prima della battaglia finale proprio per poterla raccontare. Ora, voi immaginate un manipolo di soldati, capitanati da Delios, che ascolta la sua storia. Cosa vorrà sentirsi raccontare? Preferirebbe sentire parole come  
"Grazie alla grandissima strategia di Leonida che, con grande sagacia, decide di utilizzare il passo delle Termopili per poter tenere testa ai Persiani nonostante il loro numero infinitamente maggiore, gli Spartani riuscirono a resistere per molto tempo, fino all'inevitabile sconfitta, dovuta ad uno sporco tradimento"
oppure
"Noi eravamo solamente 300, loro più di diecimila, nonostante questo gli abbiamo fatto il culo, il sangue schizzava da una parte all'altra, Serse ci ha mandato contro tutti i suoi migliori guerrieri, ma noi li abbiamo distrutti tutti, fino alla sconfitta, dovuta al tradimento di quel bastardo di Efialte, non prima però che Leonida riuscisse a lanciare una lancia addosso a Serse e a far sanguinare il Dio Re?".

Beh, direi che anche io, avrei preferito la seconda maniera di narrare i fatti piuttosto che quella scolastica no? Figuratevi degli spartani, che vivevano delle loro battaglie e del sangue dei nemici. Oltre a questo particolare dettaglio mi è piaciuta molto sia la carica che riesce a dare il film, condito da frasi e situazioni di un'epicità memorabile e, dal punto di vista tecnico, la fotografia milleriana, alla quale poi si rifarà moltissimo la serie TV "Spartacus" che, sia dal punto di vista realizzativo, sia da quello della trama, deve molto a "300".

Ora che ho finalmente potuto recensire questo film, a domani per l'appuntamento con "300: L'alba di un impero". Mi sarà piaciuto? Si sarà rivelata una visione piuttosto deludente? Seguitemi per saperlo.

Voto: 7,5

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