Monuments Men (2014)
Titolo Originale: Monuments Men
Regia: George Clooney
Sceneggiatura: George Clooney, Grant Heslov
Cast: George Clooney, Matt Damon, Cate Blanchett, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Hugh Bonneville, Bob Balaban, Diarmaid Murtagh, Dimitri Leonidas, Sam Hazeldine
Durata: 118 minuti
Genere: Drammatico, Guerra
La trama in breve: A New York, lo studioso d'arte Frank Stokes, convince il presidente degli Stati Uniti a radunare un gruppo di direttori di musei e esperti d'arte per arruolarli nell'esercito con lo scopo di ritrovare tutte le opere d'arte storiche trafugate da Adolf Hitler nei paesi europei.
Negli ultimi anni abbiamo assistito all'ascesa di due registi che avevano iniziato la loro carriera come attori. Sto parlando di Ben Affleck e di George Clooney, due attori che, nel loro passato, raramente mi hanno convinto ma che, con la nuova carriera di registi hanno dimostrato di saperci fare dietro la macchina da presa e di essersi migliorati anche nella recitazione. Il primo ha addirittura vinto un Oscar con il suo film "Argo", mentre il secondo mi aveva abbastanza convinto con "Le idi di Marzo".
Devo premettere, prima di parlare un po' meglio del film, che non sono appassionato di film di guerra quasi per nulla e che sono proprio poco appassionato di storia dell'arte, quindi molti riferimenti artistici della pellicola non li ho colti a causa del mio scarso interesse verso la materia. Tentando di parlare della conservazione di opere d'arte trafugate dai nazisti la pellicola mi è risultata, alla fin fine, piuttosto noiosa e con poco sentimento da parte di tutti i suoi interpreti.
Ciò che faceva ben sperare in un apprezzamento da parte mia era il cast di assoluto livello composto dallo stesso Clooney, da Matt Damon, dalla Cate Blanchett fresca di Oscar, Bill Murray, John Goodman e chi più ne ha più ne metta, e anche il racconto di una storia vera, che quelle si sa hanno sempre fascino. Eppure tutto questo non è bastato per farmi apprezzare a dovere un film piuttosto lento che si perde molto spesso in spiegazioni evitabili ed in dialoghi lunghi e boriosi. Non che siano necessariamente un male in un film, anzi, il problema è che qui non mi sono sembrati orchestrati nella giusta maniera.
Nel corso delle quasi due ore di film lo spettatore (ovvero io e solo io) non fa per nulla in tempo ad affezionarsi ai personaggi e alla fine della visione rimane con l'amaro in bocca (sempre io e solo io, non ho parlato con nessun altro che lo abbia visto) per un qualcosa che, alla fin fine, gli ha lasciato nulla o poco di più. Stavolta Clooney ha abbastanza toppato purtroppo, registrando un passo indietro rispetto al validissimo "Le idi di Marzo".
Voto: 5+
Fidati, anche per chi ama l'arte (anzi, soprattutto per chi ama l'arte!!) questo film era una camurrìa priva di sentimento.
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