Banshee - Stagione 2
Banshee
(serie TV, stagione 2)
Episodi: 10
Creatore: David Schickler, Jonathan Tropper
Rete Americana: Cinemax
Cast: Antony Starr, Ivana Milicevic, Ulrich Thomsen, Frankie Faison, Hoon Lee, Rus Blackwell, Matt Servitto, Demetrius Grosse, Trieste Kelly Dunn, Ryann Shane, Daniel Ross Owens, Lili Simmons, Anthony Ruivivar, Ben Cross
Genere: Azione
La trama in breve: L'agente Racine inizia ad indagare sulla sparatoria che ha coinvolto Rabbit, Hood e Ana. Nel frattempo è stato scoperto il corpo del vero Lucas Hood e sarà proprio suo figlio a farsi vivo dalle parti di Banshee.
Lo scorso anno rimasi molto soddisfatto dalla prima stagione di "Banshee", serie TV targata Cinemax, che nei primi episodi non mi aveva particolarmente preso, ma che poi nel corso degli episodi ha saputo affascinarmi per l'umanità che traspariva dai personaggi principali, nonostante fosse una serie nata prevalentemente per un pubblico maschile, con tante botte, tante sparatorie, tante donne e tanto sesso. L'ultimo episodio della prima stagione ci aveva lasciato col fiato sospeso, con mille domande sulla fine di Rabbit e soprattutto con il ritrovamento del corpo del vero sceriffo Hood.
La seconda stagione, se possibile, si è decisamente superata rispetto alla prima. Innanzitutto durante tutte le dieci puntate abbiamo visto sviluppare per bene ben due filoni narrativi, che iniziano, terminano e si compenetrano, più un terzo filone a fare da vera e propria trama orizzon tale per tutta la stagione. Vediamo infatti nelle prime puntate comparire il figlio del vero Lucas Hood, che si rivolge a quello finto per risolvere dei problemi personali. Trama secondaria sviluppata secondo me molto bene e che si chiude drasticamente in maniera del tutto inaspettata.
Il secondo filone riguarda, ovviamente, Kai Proctor e Lili Simmons, sua nipote. Il primo, vede pian piano sgretolarsi il suo potere all'interno della città, mentre la seconda diventerà un personaggio importantissimo nell'economia della serie, ancor di più che nella prima stagione in cui assumeva quasi un ruolo da femme fatale ma non riusciva ad andare molto oltre questa maschera.
A tenere insieme le due trame ci sono le indagini dell'agente Racine riguardo Rabbit, che nessuno sa essere ancora vivo. Non voglio spoilerare nulla quindi preferisco non andare troppo oltre. In tutta questa azione abbiamo poi uno sviluppo dei personaggi che diventa fondamentale per le prossime stagioni. Ana vive un periodo di assoluto sconforto dopo che il marito (di copertura) ha scoperto tutti i retroscena della sua vita, Hood (quello finto) continua a vedere i fantasmi del suo passato e a mantenere intatta la sua doppia vita.
Una parola sul finale di stagione: SPETTACOLARE. Come ho detto non voglio spoilerare nulla, ma si è rivelato un finale in grado di coniugare per bene l'azione sfrenata, i flashback sul passato di Hood e Ana, la presenza di un personaggio idolesco come Job (interpretato da un immenso Hon Lee) che diventa davvero fondamentale negli ultimi episodi, con la chiusura di un cerchio. Peccato che poi, chiuso un cerchio, se ne aprano altri tre nei minuti finali, facendo crescere l'hype per la terza stagione già ora ad un anno di distanza.
Voto: 8+
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