La gente che sta bene (2014)

Italia 2014
Titolo Originale: La gente che sta bene
Regia: Francesco Patierno
Sceneggiatura: Federico Baccomo, Francesco Patierno, Federico Favot, Marco Pettenello
Cast: Claudio Bisio, Margherita Buy, Diego Abatantuono, Jennipher Rodriguez, Laura Baldi, Matteo Scalzo, Carlotta Giannone, Carlo Buccirosso
Durata: 105 minuti
Genere: Commedia

La trama in breve: Umberto è un avvocato di successo milanese, senza scrupoli quando si tratta di licenziare qualche suo sottoposto. Presto però si ritroverà nella situazione di essere licenziato, ma si rifarà subito grazie all'amicizia con l'avvocato Azzesi, il migliore in Italia.

Lo so, dopo gli Oscar mi ero ripromesso di non guardare film italiani per un bel periodo, per non dovermi per forza incazzare con il cinema italiano dopo la vittoria de "La grande bellezza". Eppure, ci sono ricascato con questo nuovo film con protagonista Claudio Bisio e con Diego Abatantuono a fare da spalla. Mi dovrò incazzare anche con questo film o forse sarà riuscito a sorprendermi? Alla recensione l'ardua sentenza.

Siamo davanti ad un film che, come molti film che escono in questo periodo, vogliono parlare della crisi economica, qui prendendola però da un'altra prospettiva, ovvero quello della gente che sta bene a cui fa riferimento il titolo. Il protagonista infatti è un avvocato di successo, che, differentemente dalla gente comune, come ci fa notare nella prima scena, non ha alcun problema di soldi. La gente che sta bene del film ci viene però dipinta come gente spietata, dai dubbi valori morali, pronta a tutto per ottenere il successo. Cioè, in qualsiasi film tutti i ricchi sono cattivi in pratica, una cosa mai vista.

Dal punto di vista recitativo siamo proprio alle basi, ma questo è anche ovvio quando chiami a recitare Claudio Bisio, che può essere sì un buon caratterista, se messo nel ruolo giusto, ma quando deve salvare baracca e burattini di un film non è che sia il massimo della vita. E' tra l'altro il primo film da anni in cui lo vedo recitare in un ruolo fondamentalmente drammatico dopo l'esperienza con "Si può fare", probabilmente la sua migliore performance recitativa, e non è che qui se la cavi malissimo, ma, come detto, siamo alle basi. Anche Diego Abatantuono nel solito ruolo del salvatore della patria di turno è ben lontano dai fasti di "Mediterraneo" e di "Marrakech Express".

In fondo è un film che parte con delle buone prospettive (guardandolo, è ovvio, se mi fossi affidato solamente al pregiudizio non lo avrei nemmeno preso in mano sto film), ma finisce, come al solito, per essere la solita storia con un finale piuttosto buonista e patinato. Ancora una volta, per il cinema italiano, non ci siamo. Please, lezioni di cinema da Sorrentino per tutti i registi italiani!!!

Voto: 5,5

 

Commenti

  1. concordo pienamente
    Bisio va bene come comedien, nei ruoli drammatici stona
    concordo anche sul finale buonista; NON ESISTE un ex squalo che si realizza spingendo una carozzina ai giardinetti (mentre la moglie rientra nel giro grosso, conciliando carriera e 3 figli);
    meglio sarebbe stato concludere con l'incidente, facendo morire insieme Umberto e Morgana

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