Mr Holmes - Il mistero del caso irrisolto (2015)
Titolo Originale: Mr. Holmes
Regia: Bill Condon
Sceneggiatura: Bill Condon, Jeffrey Hatcher
Cast: Ian McKellen, Colin Starkey, Laura Linney, Hattie Morahan, Hiroyuki Sanada, Milo Parker, Roger Allam, Phil Davis, Frances de la Tour, Milo Parker, Nicholas Rowe
Durata: 104 minuti
Genere: Drammatico
Ai tempi in cui studiavo letteratura inglese alle superiori - materia mai più affrontata nella mia vita a causa del trauma dovuto alla lettura di Jane Austen - quando la nostra prof ci parlava degli autori di romanzi gialli, non usando ovviamente quella dicitura dato che è tipicamente italiana, si è affrontato più volte sia l'argomento Arthur Conan Doyle, sia l'argomento Agatha Christie, con la mia preferenza che in qualche modo era sempre ricaduta sulla seconda. Nonostante odiassi il personaggio di Poirot, sua creatura più famosa, l'amore che ho provato verso "Dieci piccoli indiani mi ha sempre convinto a preferire i suoi romanzi, piuttosto che quelli dedicati a Sherlock Holmes, figura molto diversa da quella conosciuta grazie al luogo comune che ci è stato tramandato a causa di un'interpretazione teatrale che lo ritraeva come un perfettino elegante ed intelligentissimo. In realtà il reale Sherlock Holmes di buono aveva solo l'intelligenza, mentre la sua vita era piuttosto sregolata, praticava pugilato, si faceva di droghe e girava con un tirapugni, figura che - a parte il valore discutibile dei film in questione - è stata ben ritratta da Robert Downey Jr. nei due film diretti da Guy Ritchie. Figura che inoltre sta ottenendo una nuova linfa vitale grazie all'interpretazione di Benedict Cumberbatch nella serie "Sherlock", che io non guardo e sulla quale non mi esprimo ovviamente. Figura che, in questo nuovo lavoro, viene vista nell'ultima fase della sua vita, nel momento in cui il suo collega Watson pubblkica una versione del suo ultimo caso che non lo soddisfa.
La narrazione nasce da questo semplice pretesto: discordando Sherlock Holmes dalla versione del caso pubblicata da Watson, egli decide di scrivere un romanzo che parli della sua versione dei fatti. Peccato che, essendo un novantatreenne la cui memoria inizia pian piano a fare cilecca, non sempre riesca a ricordare i dettagli di quella storia, riguardanti la morte di una donna il cui caso rimase, in qualche modo, irrisolto. Tutto bene, direte voi: in effetti il trailer faceva ben sperare, il fatto che la produzione fosse britannica era certamente un punto a favore - chi meglio dei britannici potrebbe narrare una cosa nata dalla loro mente? -, così come l'attore protagonista Ian McKellen mi ispirava abbastanza fiducia. Il suo volto non particolarmente simpatico sembrava piuttosto azzeccato per una storia riguardante un personaggio che mi è sempre stato antipatico e che, fondamentalmente, è antipatico per i modi in cui si pone. Peccato che in questo film si cerchi, in una maniera forse non richiesta e nemmeno particolarmente necessaria, di riabilitare la sua figura, di renderla a chi non l'ha mai amata un po' più simpatica e un po' più umana. In realtà l'effetto è contrario: chi ama il personaggio - opinione personale - penso abbia visto una sua snaturalizzazione all'interno della pellicola. Chi, come me, non lo ha mai amato, non si è ritrovato alla fine a provare empatia per lui.
Fondamentalmente il problema che ho trovato nella pellicola non è nulla riguardante questioni logiche nè tecniche: così come ci hanno sempre abituato gli inglesi, la cura della regia e una certa eleganza dal punto di vista stilistico sono un po' i punti di forza di moltissimi film provenienti dalla terra della Regina Elisabetta. Peccato che talvolta questa pignoleria stilistica e ricerca dell'eleganza si trasformi in qualcosa che non sempre arriva in maniera diretta al pubblico. In realtà sto usando tanti eufemismi per girare intorno al concetto fondamentale: "MR HOLMES - IL MISTERO DEL CASO IRRISOLTO" MI HA ANNOIATO IN UNA MANIERA INCREDIBILE!!! Inutile in realtà girarci troppo intorno. La sensazione che mi ha dato questo film nel vedere uno Sherlock Holmes novantatreenne è stata quella di un film vecchio e stanco come il suo protagonista, una pellicola che si limita a fare il compitino e non riesce a farlo nemmeno in una maniera particolarmente coinvolgente.
Ed in fin dei conti la delusione riguardo questo film non è nemmeno più del dovuto: da una parte i trailer visti in televisione e al cinema mi avevano abbastanza ispirato, mentre dall'altra un po' mi aspettavo una delusione del genere. In realtà pensavo comunque che mi sarei trovato davanti ad un film quanto meno piacevole nel suo svolgimento, invece ben presto la noia dovuta alla lentezza della narrazione ha preso il sopravvento. Non c'è comunque da voler male a prescindere a questa pellicola, sicuramente qualcun altro, che non sia io, potrebbe tranquillamente apprezzarla senza particolari problematiche.
Voto: 5
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