Assassinio sull'Orient Express di Kenneth Branagh (2017)

USA 2017
Titolo Originale: Murder on the Orient Express
Regia: Kenneth Branagh
Sceneggiatura: Michael Green
Cast: Kenneth Branagh, Tom Bateman, Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Josh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr., Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley, Lucy Boynton, Sergei Polunin, Olivia Colman
Durata: 114 minuti
Genere: Giallo


La figura di Hercule Poirot, sia per quel che riguarda la versione originale letteraria creata dal genio di Agatha Christie, sia nelle versioni televisive e cinematografiche, viene subito associata al genere giallo ed è forse la figura più famosa che qualsiasi essere umano associa alla parola "detective". Insomma, chiunque nel corso della sua vita ha letto almeno un romanzo di Agatha Christie, così come chiunque - pure io che ne ho un certo rifiuto - a visto almeno un pezzo di almeno un episodio della serie televisiva "Poirot", composta da ben settanta episodi e con David Suchet nei panni del protagonista. Per quanto riguarda invece le trasposizioni di uno dei romanzi più famosi dell'autrice - che forse se la gioca alla pari giusto con lo splendido "Dieci piccoli indiani" - ve n'è una, diretta da Sidney Lumet, entrata in qualche modo nella storia del cinema e con Albert Finney nei panni dell'investigatore più famoso e bravo del mondo, che è stata poi riproposta per ben altre tre volte, incluse questa di cui vi parlo oggi e quella della serie televisiva con Suchet.
Penso sia abbastanza inutile stare a parlare della trama e di come nasca la vicenda che viene narrata all'interno di questo film: in qualche modo credo che, al mondo, anche chi non ha mai letto il libro per intero - e io, stranamente visti i miei precedenti con le trasposizioni dei romanzi, l'ho fatto - sappia almeno qualcosa della trama e sappia, più o meno, magari non nel dettaglio, come va a finire la vicenda. Cercherò comunque di essere rispettoso verso tutte quelle persone che hanno vissuto la loro vita in una campana di vetro e di non rivelare come si evolva la storia ma cercherò di analizzare il film, magari non entrando proprio nel dettaglio, vedendo come è stato reso cinematograficamente e come gli attori coinvolti abbiano reso i personaggi.
Parto con l'affermare senza alcun problema che non avevo grosse aspettative su questo film: la storia di "Assassinio sull'Orient Express" l'abbiamo vista in talmente tante versioni che pare difficile farci sopra qualcosa di nuovo e di interessante, così come alcune recensioni lette sulla rete non mi hanno dato grosse speranze. Alla fin fine mi sono ritrovato da una parte a concordare con quelle recensioni, mentre dall'altra ad apprezzarne alcune scelte, soprattutto a livello registico e di casting, che comunque mi fanno promuovere, pur con qualche riserva, il film. Partendo dal fatto che la storia narrata mi piace e mi è sempre piaciuta, penso che innanzitutto sia difficile ottenere l'effetto che ha ottenuto Kenneth Branagh su di me con questo film, ovvero quello di coinvolgermi parecchio con una storia di cui, bene o male, conoscevo già tutto. Questo perchè il film a livello di ritmo funziona, con qualche momento un po' calante nella parte centrale, in cui le indagini di Poirot, interpretato dallo stesso Kenneth Branagh, si sviluppano in maniera forse troppo macchinosa, e soprattutto a livello registico, alcune trovate si sono rivelate azzeccate, vedasi su tutte il momento della scoperta del cadavere di Ratchett, interpretato da Johnny Depp, all'interno della sua cabina.
Bene anche alcune scelte del cast, con Johnny Depp che fortunatamente dura poco, ma riesce a trasmettere solo sensazioni negative nel tempo in cui è vivo e vegeto sullo schermo, ma soprattutto con Michelle Pfeiffer sugli scudi, che pare in questo film ricordarsi di essere stata, in passato, una buona attrice. Apprezzata poi in tutta la sua delicatezza anche l'interpretazione di Daisy Ridley - ho sentito che qualcuno, che probabilmente vive in un universo parallelo a noi fortunatamente sconosciuto, pensa che sia brutta... io la trovo splendida, sempre e comunque, anche nei panni di Rey nella nuova trilogia di "Star Wars" -, così come anche Judi Dench e Willem Dafoe mi sono sembrati particolarmente in parte. Qualche riserva ho mostrato verso il personaggio interpretato da Penelope Cruz, che sin dal primo momento mi ha annoiato per il suo modo di pensare, sia su Josh Gad, che ancora non riesco a vederlo bene in ruoli drammatici, anche se non se la cava nemmeno così male, semplicemente ho ancora qualche dubbio.
Alla fin fine "Assassinio sull'Orient Express" non sarà questo filmone, o sarà anche che la storia è così tanto conosciuta che davvero tirarne fuori qualcosa di interessante è difficilissimo, ma mi ci sono sentito coinvolto e ho trovato che fosse ben riprodotta la drammaticità della situazione. Kenneth Branagh poi, quando ha a che fare con trasposizioni di storie "classiche", riesca a dare il meglio di sè, così come penso sia stato abbastanza bravo nel dare a Poirot, nonostante le differenze fisiche con la figura iconica che tutti conosciamo - che poi è quella interpretata da Suchet - una buona caratterizzazione.

Voto: 6,5

Commenti

  1. Ah il nuovo film di Johnny Depp! No perché a sentire il grande pubblico sembra davvero l’unica ragione d’essere di questo film (storia vera, purtroppo). Mi interessa il giusto, la presenza di Depp mi invoglia proprio ad ignorarlo, magari lo vedrò però per ora passo la mano, Kenneth Branagh da quando ha aperto ai film più commerciale ha perso qualcosina, quasi mi manca quando faceva solo Shakespeare. Cheers!

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  2. Ho dato mezzo voto in più al film ma concordo su buona parte della tua recensione. Soprattutto, vorrei sottolineare, nonostante tutto, il merito di questo nuovo adattamento, come giustamente hai detto: riesce a catturare e coinvolgere anche chi ha già letto e visto questa storia mille altre volte! Compito non certo facile! :)

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  3. Dovrei vederlo sotto Matale con i miei xD sperando che ci sia ancora, vedremo. Anche a me interessa così così.

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  4. L'ho trovato un buon film. Gradevole da vedere, ma non memorabile.
    Poi il giallo l'originale non l'ho mai letto, quindi mi attengo a ciò che ho visto.

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  5. Lumet non si batte, ma questa rivisitazione è stata fatta con il cuore.

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