Snowpiercer - 1x04: Without Their Maker / 1x05: Justice Never Boarded

Non ricordo di aver mai detto da nessuna parte che gli episodi di "Snowpiercer" sarebbero stati commentati su questo blog con cadenza settimanale, l'importante non sono le scadenze, ma fare le cose, vero? Funzionasse così anche nel lavoro ci sarebbe sicuramente meno stress, ma siccome questo non è il mio lavoro e non vorrei mai farlo diventare, "Snowpiercer" cercherò di seguirlo con frequenza, ma senza dovermi sentire obbligato a darvi un episodio a settimana. Tant'è che a questo giro, tra l'altro quando in Italia è uscito giusto ieri il sesto episodio, si parla della quarta e della quinta puntata. Come sarà andata?

1x04: Without Their Maker


Avevo bollato il terzo episodio con la paura che potesse trattarsi in qualche modo della fine delle cose interessanti che questa serie tratta dal bellissimo film diretto da Bong Joon-ho potesse offrire ed ecco che viene subito tirato fuori un quarto episodio che magari non procede con un ritmo forsennato, ma quanto meno riesce, nel finale, a sorprendere con un bel colpo di scena, non di quelli roboanti che ti fanno stare a bocca aperta, ma di quelli che comunque cambiano un po' le carte in tavola sulla direzione che la serie potrebbe prendere. Andiamo però con ordine, senza lasciarci andare ad eccessivi festeggiamenti precoci. L'indagine di Layton sull'omicidio avvenuto in terza classe prosegue e finalmente ci si sposta in prima, dove conosciamo, dopo averla vista per i primi tre episodi senza che venisse particolarmente approfondita, L.J.. In qualche modo i primi episodi della serie ci avevano dato qualche indizio sulla sua importanza, diciamo che le scene di prima classe sono state per buona parte incentrate sui suoi genitori e sul loro rapporto con la figlia, anche se sembravano messe lì un po' come facciata, senza far pensare che il personaggio potesse assumere una qualche importanza rilevante.
Invece, con le indagini di Layton che proseguono e una terza classe sempre più sfiduciata nell'operato di Wilford e pronta ad una rivolta assumono sempre più importanza le azioni di Melanie, che ancora non si è rivelata ai passeggeri del treno e che, visto qual è l'andazzo delle produzioni televisive e cinematografiche di questo periodo storico, penso che il motivo sia più che altro da ricercare in una questione di credibilità verso una società, quella del treno, che nonostante la presenza di coppie omosessuali e di rappresentanti di bene o male tutte le culture, forse non è pronta ad accettare un capo donna, detto che in qualche modo spero di non avere completamente ragione riguardo a questa mia ipotesi. Nel frattempo sappiamo bene ormai che Eric sarebbe l'uomo rasato che ha commesso l'omicidio, mentre si scopre anche della sua conoscenza con L.J., tanto che mentre Eric viene preso e giustiziato da alcuni membri della terza classe, Layton comincia a ipotizzare in una qualche sorta di complicità tra l'uomo ed L.J.. Identificata la ragazza come mandante degli omicidi in terza classe, Layton, reo di aver visto troppe cose, viene rinchiuso nei cassetti da Melanie. Una mossa, quella di risolvere subito l'omicidio nel quarto episodio, che mi ha spiazzato pur avendola particolarmente apprezzata, in primis perchè già dalla terza puntata la storyline di "CSI: Treno" - grazie a Cassidy de "La bara volante" per il commento illuminante - aveva cominciato a stufare, mentre dall'altra perchè con il quinto episodio, che potrete vedere commentato qui sotto, la serie proverà a prendere la direzione che speravo fin dall'inizio.
Oltre alla questione dell'omicidio proseguono anche le vicende degli abitanti del fondo, ma sono storyline ancora abbastanza secondarie, tranne quella di Josie, che trova il modo di infiltrarsi nei vagoni di testa svolgendo un lavoro per conto dei Frenatori e sostituendosi ad uno dei passeggeri, con l'obiettivo di trovare e contattare Layton


1x05: Justice Never Boarded


Con il quinto episodio di "Snowpiercer" penso che gli sceneggiatori abbiano pensato, finalmente, di passare alle cose serie e veramente interessanti di tutta la situazione che viene narrata in questa storia. Con Layton rinchiuso nei cassetti da Melanie - che chissà quando si paleserà, devo dire che un po' ancora non sto capendo la mossa di dirci che è Wilford già alla fine del primo episodio - bisogna iniziare ad organizzare il processo ad L.J., con la consapevolezza, da parte del capo del treno, che un'eventuale assoluzione dell'imputata porterebbe la terza classe a far partire la rivolta e a sfiduciare completamente Wilford. Il treno però ha delle regole ben precise per i processi: i giurati sono solamente membri selezionati dalla prima e dalla seconda classe. La terza classe vuole di più e la minaccia arriva chiara a Melanie, assieme alla richiesta di sorteggiare un giurato da ogni sezione del treno, in modo da far giudicare l'imputato veramente da persone sue pari. Insomma, il processo da penale viene trasformato in un vero e proprio atto politico per evitare una rivolta, una specie di contentino dato da quella che è a tutti gli effetti una dittatura in cui non si vuole che il popolo possa in qualche modo rivoltarsi ai propri padroni.
Non sarà dunque il processo in sè ad assumere particolare importanza, quanto più che altro il tentativo di cambiamento, forse solo di facciata o forse veramente messo in atto da Melanie per qualche particolare credo politico, che viene mostrato all'interno del treno, con le fasi del processo che vengono seguite in diretta radio da tutti i passeggeri. Non solo però il processo ad L.J., che viene ovviamente condannata all'unanimità, ma anche la scoperta, da parte di Josie - che continua la sua opera di passaggio alla testa del treno - e di una guardia, della chiusura di Layton nei cassetti, mentre in realtà era stato dato come scomparso: la decisione di Melanie spiazza la guardia che, con la sua liberazione, potrebbe cominciare a pensare con la sua testa e probabilmente vedremo nei prossimi episodi le conseguenze di questa scoperta. Insomma, ci troviamo davanti in un episodio non particolarmente pieno a livello di eventi, ma che inizia a mettere davvero le cose in chiaro per quanto riguarda la componente politica e sociale di questa serie, la cosa che nel film di Bong Joon-ho era assolutamente centrale e che qui era stata colpevolmente messa in secondo piano in favore di un'indagine per omicidio che però, forse, sta per diventare qualcosa di più e io non posso che esserne contento.

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