Gretel e Hansel di Oz Perkins (2020)

USA 2020
Titolo Originale: Gretel and Hansel
Regia: Oz Perkins
Sceneggiatura: Oz Perkins, Rob Hayes
Cast: Sophia Lillis, Samuel Leakey, Charles Babalola, Alice Krige, Jessica De Gouw, Fiona O'Shaughnessy, Donncha Crowley, Melody Carrillo, Jonathan Delaney Tynan
Durata: 84 minuti
Genere: Horror

É passato molto tempo dall'ultimo horror che ho visto e se devo dirla tutta, nell'ultimo periodo, mi sta anche venendo un po' voglia di recuperare anche qualche vecchia saga per farne uno speciale su queste pagine, ma non è questo il focus del post, quindi non vi tedio oltre. Avevo sentito parlare di questo "Gretel e Hansel" la scorsa estate, nel breve periodo del 2020 in cui i cinema sono stati aperti, se non ricordo male poco dopo l'uscita di "Tenet", l'ultimo film che ho visto in sala. Non essendo riuscito ad andarlo a vedere al cinema, ho atteso non poco prima di concedergli l'opportunità che, in quanto rivisitazione in chiave horror della celebre fiaba dei Fratelli Grimm, si sarebbe meritato. La pellicola in questione è diretta da Oz Perkins, visto come attore in "Psycho 2" e regista, di sole due pellicole prima di questa, tra cui "Sono la bella creatura che vive dentro questa casa", che non ho mai visto, ma mi ispira abbastanza a leggerne la trama. Protagonista assoluta di "Gretel e Hansel" è Sophia Lillis, che abbiamo visto nella recente trasposizione di "It".

In un duro periodo di carestia e di pestilenza, Gretel e il suo fratellino Hansel vengono costretti dalla madre, ormai impazzita e armata, ad abbandonare la loro casa, perchè lei non può più occuparsi di loro. Durante il cammino, in preda alla stanchezza e alla fame, si imbattono in un'anziana signora che li ospita nella sua casa, offrendo loro un posto dove stare e dei lavori da fare nel corso della giornata. I due non sanno però che la vecchietta, affabile e gentile, è portatrice di una maledizione che i due avevano sempre creduto essere solo una leggenda e, all'interno della sua abitazione, cominceranno a vivere incubi ad occhi aperti e a sentire, in qualche modo, una strana influenza psicologica provenire da quella donna.

Spesso e volentieri, leggendo le trame originali delle fiabe dei fratelli Grimm, ci si accorge di quanto queste siano molto diverse rispetto a come ce le hanno raccontate da piccoli i nostri genitori. Per questo motivo continuo a essere sempre particolarmente sorpreso del fatto che finora nessuno abbia mai pensato a realizzare delle versioni horror di alcuni dei classici Disney, talvolta liberamente ispirati proprio a queste fiabe. Sul racconto di "Hansel e Gretel", invece, se ne sono realizzate già almeno tre di rivisitazioni horror: la prima diretta da Tommy Wirkola, più che altro improntata al fantasy e alla caccia alle streghe; la seconda, terribile e ambientata ai giorni nostri, si intitola "Hansel e Gretel e la strega della Foresta Nera"; la terza invece è diretta da Anthony C. Ferrante, lo stesso regista della saga di "Sharknado", motivo per cui vorrei vederla tipo all'istante. Oz Perkins realizza però la sua versione molto personale e dicendo allo spettatore, già dal titolo, che l'intento è quello di mettere al centro il personaggio femminile rispetto a quello maschile, rendendo Gretel la sorella maggiore - al contrario rispetto alla fiaba originale - e il personaggio su cui si concentra maggiormente la narrazione.

Partendo da uno spunto narrativo molto intelligente ed arrivando ad un finale piuttosto diverso rispetto a quello della storia dei Grimm, "Gretel e Hansel riesce a catturare l'attenzione dello spettatore nel corso di tutta la sua breve durata. Ci troviamo davanti ad una pellicola che a livello di ritmo narrativo si prende i suoi tempi, in cui spesso e volentieri la scena è dominata dai pensieri e dalla voce fuori campo della protagonista e in cui l'orrore viene sapientemente centellinato e non mostrato in tutti i suoi dettagli. Come nella maggior parte dei film horror che apprezzo maggiormente, qui si punta a turbare lo spettatore in maniera ragionata, senza buttare in faccia un mostro o un elemento di ribrezzo per far saltare lo spettatore sulla poltrona. A livello registico poi sono interessantissime le scene oniriche che vive Gretel nel corso di tutta la sua permanenza nella casa dell'anziana signora, ma anche il modo in cui, a livello fotografico, sono messe in scena le sequenze ambientate all'interno della foresta, luogo magico ed inquietante.

A sorpresa "Gretel e Hansel" si rivela una pellicola molto interessante, in primo luogo a livello tecnico, viste le buone idee visive presentate dal regista Oz Perkins, in secondo luogo a livello narrativo, con la sceneggiatura che ci racconta una storia enigmatica, ma in cui alla fine gli elementi che vengono messi in gioco tornano seguendo un filo logico ben delineato. Una bella sorpresa dunque, una visione piacevole a livello visivo e da non affrontare a cuor leggero, perchè bisogna darle la massima attenzione, una reinterpretazione della fiaba originale dei Grimm avvincente e ben studiata, a cui sicuramente concedere un'opportunità.

Commenti

  1. L'ho trovato molto bello, Oz Perkins ha grande occhio e sono curioso di vedere come proseguirà il resto della sua carriera. Cheers!

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