LE SERIE TV DI GENNAIO, FEBBRAIO E MARZO

Siccome nei mesi di Gennaio e Febbraio ho deciso di fare il latitante (guardando anche pochissime serie televisive, tra l'altro), ecco che il solito recap mensile diventa un recap degli ultimi tre mesi di serie viste. Poche chiacchiere introduttive, dunque, vediamo quali sono le serie o miniserie che ho visto nel corso dei mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo!

WandaVision

Episodi: 9
Creatore: Jac Schaeffer
Rete Americana: Disney+
Rete Italiana: Disney+
Cast: Elizabeth Olsen, Paul Bettany, Debra Jo Rupp, Fred Melamed, Kathryn Hahn, Teyonah Parris, Randall Park, Kat Dennings, Evan Peters
Genere: Azione, Supereroi

Dopo la chiusura della fase 3 legata al progetto del Marvel Cinematic Universe con l'uscita di "Avengers: Endgame" e "Spider-Man: Far from Home", la pellicola che avrebbe dovuto inaugurare la fase 4 sarebbe dovuta essere "Black Widow". L'uscita è però stata bloccata dalla pandemia e ciò ha portato un po' alla revisione dei piani in casa Marvel. Una revisione che sicuramente non è costata molto visto che il film con Scarlett Johansson sarà un vero e proprio standalone e che ha portato all'uscita della prima delle tante serie televisive in produzione nei Marvel Studios, quella dedicata ai personaggi di Wanda Maximoff e di Visione.
Sono passate tre settimane dagli eventi di "Avengers: Endgame" e Wanda e Visione vivono a Westview, nel New Jersey, una cittadina idilliaca in cui cercano di tenere nascosti i loro superpoteri agli abitanti del posto. I due vivono la loro storia d'amore come una sitcom d'altri tempi, attraversando diverse epoche televisive e addirittura diversi generi di trasmissioni.
Con questa primissima serie del nuovo corso del Marvel Cinematic Universe, mandata in onda da Disney +, i Marvel Studios hanno davvero fatto centro: un'ambientazione geniale nelle prime puntate, che spiazza lo spettatore perchè non è certo il tono che ci si attende da una serie su due supereroi e che riesce comunque a dare qualche indizio qua e là su varie cose che scopriremo nel corso delle puntate. La costruzione della vicenda e la presa di coscienza graduale della situazione avviene in maniera estremamente ragionata, le risposte agli spettatori vengono date senza troppa fretta e pian piano vedremo come tutto ha un preciso significato nel disegno degli sceneggiatori. Se dovessi trovare un difetto a questa serie è un po' quello di buona parte dei film del Marvel Cinematic Universe, ovvero quello legato al villain, che ciccia fuori negli ultimi episodi senza che attorno ad esso si sia costruito un qualcosa che lo potesse davvero rendere temibile.
Nel complesso però ci troviamo davanti ad una buonissima miniserie che, complice anche la breve durata degli episodi, è stata molto piacevole da seguire e che apre a nuove storie e nuove situazioni che vedremo nel corso dei prossimi film prodotti dai Marvel Studios, in cui si spera che Elizabeth Olsen, qui davvero bravissima, ottenga il giusto spazio.


Lovecraft Country - Stagione 1

Episodi: 10
Creatore: Misha Green
Rete Americana: HBO
Rete Italiana: Sky Atlantic
Cast: Jurnee Smollett, Jonathan Majors, Aunjanue Ellis, Courtney B. Vance, Wunmi Mosaku, Abbey Lee, Jamie Chung, Jada Harris, Michael K. Williams
Genere: Horror

Quei pochi racconti di H. P. Lovecraft che ho letto nel corso della mia vita mi piacciono abbastanza, mentre invece, buona parte dei film tratti dalle sue opere, "Color Out of Space" a parte, non mi hanno particolarmente appassionato. Per questo l'idea di una serie TV basata su un romanzo omonimo a sua volta basato sui racconti dell'autore, mi ispirava abbatanza, motivo per cui, anche se con ritardo siderale rispetto al resto del mondo, ho deciso di recuperarne la visione.
Siamo negli anni cinquanta, nel pieno del periodo della segregazione razziale negli Stati Uniti. Atticus Freeman è un giovane afroamericano che si avventurerà in un viaggio attraverso il paese, inizialmente alla ricerca del padre scomparso, per poi apprendere ben presto che attorno ad una cittadina si intrecciano oscuri misteri che ruotano tutti attorno ai racconti di H. P. Lovecraft.
Ancor prima che una buonissima serie horror, "Lovecraft Country" riesce a parlare in maniera approfondita di uno dei periodi più bui della storia americana, tanto che molto spesso la componente esoterica e misteriosa viene messa in secondo piano proprio per parlare del problema del razzismo, ancora oggi non del tutto superato. Storie dell'orrore interessanti e a volte anche inquietanti, personaggi ben sviluppati e ben approfonditi, una buona regia, degli effetti speciali d'altri tempi - e questa cosa mi è piaciuta davvero tanto - e una colonna sonora che prende a piene mani dalla musica dei più grandi autori afroamericani del tempo fanno di "Lovecraft Country" una serie che è molto di più di un semplice horror, ma il racconto efficace di uno spaccato sociale e di un'epoca che ha segnato la storia americana del secolo scorso.


Cobra Kai - Stagione 3

Episodi: 10
Creatore: Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg, Josh Heald
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: William Zabka, Ralph Macchio, Xolo Maridueña, Mary Mouser, Tanner Buchanan, Martin Kove, Jacob Bertrand, Courtney Henggeler, Gianni Decenzo, Peyton List
Genere: Commedia, Azione

L'idea di far diventare protagonista di una serie televisiva il villain di uno dei film cult della mia giovinezza ha funzionato alla grandissima con la prima stagione, con la seconda un po' meno, ma la serie è rimasta comunque godibilissima. Ecco perchè a inizio anno, all'uscita su Netflix del terzo ciclo di episodi, non ho atteso poi tanto prima di guardarmi, con il maggiore interesse possibile, tutti gli episodi di questo terzo ciclo. Per gustarsi al meglio "Cobra Kai" bisogna partire da una premessa: ci troviamo davanti ad una serie prevalentemente adolescenziale in cui il centro delle vicende sono proprio quelle dinamiche di vita che abbiamo vissuto un po' tutti da giovani durante il liceo, chi più chi meno. Nonostante questo aspetto, complice anche la brevissima durata delle singole puntate, la terza stagione di "Cobra Kai" vola via in maniera più che scorrevole, risulta divertente e coinvolgente dall'inizio alla fine e uno degli aspetti che più apprezzo è il fatto che ogni occasione è buona, forse più qui rispetto alle due stagioni precedenti, per far partire un bel combattimento.
Trovandoci però davanti ad una serie in cui si parla molto di rapporti padre e figlio/a, è molto bello vedere come le dinamiche introdotte nelle prime due stagioni portino ad un'evoluzione forse prevedibile, ma comunque coerente, della situazione. Altro aspetto da non sottovalutare in questo terzo ciclo di episodi è il revival del secondo capitolo della saga, con le due puntate ambientate in Giappone che mi hanno davvero emozionato, così come l'evoluzione del rapporto tra Johnny Lawrence e Daniel La Russo porta ad un finale di stagione che un po' tutti gli spettatori avrebbero voluto vedere. Viene dato anche un buono spazio narrativo alle vicende della gioventù di John Kreese che, nonostante spieghino vagamente le ragioni che lo hanno fatto diventare l'uomo che è, in maniera peraltro piuttosto drammatica, non riescono comunque a farcelo stare neanche un minimo simpatico o a provare empatia verso di lui, che sarà sicuramente, nella prossima stagione, il nemico da sconfiggere.


Lupin - Parte 1

Pratica ormai molto diffusa da parte di Netflix è quella di rilasciare le stagioni delle serie televisive divise in due o più parti, perchè ora chiamarle stagioni non va più di moda. Ha fatto così anche con "Lupin", solo che qui lo stratagemma, quanto meno, ha un senso, dato che il finale del quinto episodio, l'ultimo finora disponibile, è davvero troncato e apertissimo, peròl quanto meno la rete è riuscita a dare agli spettatori il giusto antipasto su una serie che, senza strafare particolarmente, promette abbastanza bene. Assane Diop, interpretato da Omar Sy, dopo la morte del padre avvenuta quando aveva solo quindici anni, a causa di un crimine che non ha mai commesso, è ancora in cerca di vendetta e di giustizia verso la ricca famiglia che lo ha accusato. Traendo ispirazione dalla serie di romanzi di "Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo", decide di portare a compimento il suo grande piano venticinque anni dopo.
Tralasciando tutte le inutili e sterilissime polemiche - fortunatamente anche poche - nate dal fatto di aver portato sullo schermo un Lupin di colore - per chi ha visto la serie, immagino si sia accorto che il personaggio non è nè il Lupin dei romanzi, nè quello dei manga e anime giapponesi -, le prime cinque puntate di questa serie si rivelano avvincenti e godibili dall'inizio alla fine della visione. I colpi di scena continui e i cliffhanger sono quasi sempre ben articolati, anche se a volte leggermente telefonati, mentre il ritmo narrativo è scorrevole tanto da non far risultare pesante la visione del singolo episodio. In attesa di un commento un po' più completo quando sarà disponibile la seconda parte, mi sento di promuovere questa prima porzione, sperando che fosse solo l'antipasto di una buona - non penso sarà mai eccezionale o sublime - prima stagione di una serie televisiva.


L.A.'s Finest - Stagione 1

Episodi: 13
Creatore: Brandon Margolis, Brandon Sonnier
Rete Americana: Spectrum
Rete Italiana: Fox
Cast: Gabrielle Union, Jessica Alba, Ernie Hudson, Zach Gilford, Duane Martin, Ryan McPartlin, Zach McGowan, Sophie Reynolds
Genere: Azione

Chiudiamo questa carrellata di serie televisive viste negli ultimi tre mesi con la più inutile e la più insulsa: lo spin-off al femminile di "Bad Boys". Partiamo dal presupposto che non ho mai capito il gusto delle persone nel guardare serie televisive con puntate prettamente autoconclusive, così come non capisco come alcune reti televisive non si siano rese conto di quanto la cosa sia passata di moda, i problemi della prima stagione di "L.A.'s Finest" sono altri. É recitata e sceneggiata in maniera brutta, ma proprio molto brutta, la trama ha l'unico picco di interesse intorno a metà stagione, per poi ridiscendere nella mediocrità su cui si erano attestate le puntate precedenti e la trama non ha il benchè minimo spunto di originalità. Contrariamente a quanto faccio a volte, non posso nemmeno dire di averla guardata per via della presenza di Jessica Alba, crush adolescenziale di buona parte della mia generazione: ho visto la serie inconsapevole di cosa mi sarei trovato davanti e ingiustamente fiducioso che avrei trovato qualcosa di un minimo interessante, cosa che poi, invece, non è successa per nulla.

Commenti

  1. Mi manca solo l'ultima in lista, sulle altre siamo d'accordo, tanto per cambiare ;-) Cheers

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  2. Noi abbiamo visto Kobra Kai 3, Lupin 1 e WandaVision..ci sono piaciute tutte :D

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  3. Ho visto solo Lovecraft Country e sono d'accordo con te, infatti mi è piaciuta parecchio ;)

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  4. Wanda Vision è splendida. Peccato per il finale raffazzonato a causa del covid

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