Avengers: Endgame di Anthony Russo, Joe Russo (2019)



USA 2019
Titolo Originale: Avengers: Endgame
Regia: Anthony Russo, Joe Russo
Sceneggiatura: Christopher Markus, Stephen McFeely
Cast: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Don Cheadle, Paul Rudd, Brie Larson, Karen Gillan, Danai Gurira, Benedict Wong, Jon Favreau, Gwyneth Paltrow, Josh Brolin
Durata: 182 minuti
Genere: Azione, Supereroi


Siamo arrivati alla conclusione di un'era, al termine di quella che può essere considerata una prima macrofase per il Marvel Cinematic Universe, che dopo undici anni e ben ventidue film arriva al termine della fase tre - anche se il termine ufficiale a quanto pare sarà con "Spider-Man: Far from Home" - e lo fa con un film epocale, che si pone l'obiettivo di chiudere un cerchio nella lotta finale contro Thanos, che in "Avengers: Infinity War", tramite il famoso schiocco di dita, aveva dimezzato in maniera casuale la popolazione dell'intero Universo. In maniera casuale non proprio, a dirla tutta, più che altro in maniera che la sceneggiatura per questo "Avengers: Endgame" quadrasse a puntino, dato che, casualità, a salvarsi dallo schiocco sono stati praticamente tutti gli Avengers originali - Iron Man, Thor, Captain America, Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco - con solo un paio di aggiunte come Rocket Raccoon, Nebula e Ant-Man. Ancora una volta la regia della pellicola è affidata a Anthony e Joe Russo, che erano stati capaci, nel precedente capitolo, di creare un film della Marvel in cui il vero protagonista non erano i supereroi, ma il villain, cui per la prima volta veniva data una certa importanza e veniva caratterizzato a puntino, mettendo in evidenza quella che è la sua missione e quelle che erano le sue motivazioni.
Un anno dopo i nostri protagonisti, gli Avengers originali, stanno ancora facendo i conti con le conseguenze dello schiocco, qualcuno cerca di andare avanti, altri cercano un modo per riportare le cose a come erano prima dello schiocco. Le tre ore di durata della pellicola - il sottotitolo "Infinity qualcosa" sarebbe stato molto più adatto per questo film probabilmente - sono idealmente divise in tre tronconi: in una prima parte i supereroi rimasti cercano di andare avanti con la propria vita e ci viene mostrato il mondo come l'ha lasciato Thanos, in una seconda parte è presente il tentativo di rimediare, mentre nella terza assistiamo alla battaglia finale. Niente di più classico per quanto riguarda lo schema di questo tipo di film, anche se per la Marvel è un po' una novità un inizio lento e riflessivo come quello di "Avengers: Endgame", dato che la produzione è solita partire a razzo sin dalle prime battute. La seconda parte mi è piaciuta abbastanza, più che altro perchè piena di citazioni di tutti i ventuno film che hanno preceduto questo e una sorta di recap riguardo la storia degli Avengers, con qualche momento comico che non ha mai pesato perchè, differentemente dai film precedenti, non sono poi così tanti e ogni momento ha un suo contesto ben preciso. La parte finale invece ha saputo esaltarmi e commuovermi, con una battaglia in cui ne succedono di ogni e in cui ogni gesto dei nostri supereroi assume un tono epico e solenne, così come mi aspettavo prima di vedere questo film.
Le tre ore della durata di "Avengers: Endgame" scorrono ed intrattengono che è una meraviglia, ma non siamo di certo davanti ad un film esente da difetti: innanzitutto non ho particolarmente apprezzato il Thor depresso che vediamo praticamente per tutta la durata della pellicola, così come il fatto che Bruce Banner vesta sempre le sembianze di Hulk, decisamente più calmo e meno arrabbiato di come lo avevamo conosciuto, mi è sembrato un po' troppo al di là di quello che dovrebbe essere il personaggio, mi è parso quasi snaturato, ovviamente al netto del fatto che non leggo i fumetti e non so quanto effettivamente questa cosa possa avere un corrispettivo sulla carta stampata. Mi aspettavo inoltre che il personaggio di Captain Marvel, cui era stato dedicato il precedente film del Marvel Cinematic Universe, avrebbe avuto una decisamente maggiore importanza, invece la si vede solo nella primissima parte per poi intervenire solo nel finale dopo essere rimasta nascosta praticamente per tutto il film. Rimane però il fatto che "Avengers: Endgame" abbia saputo intrattenermi ed esaltarmi, con la parte finale che è realmente una festa per gli occhi - e un grande fan-service, ma se i registi mi fan-servono in maniera coerente a me la cosa piace - e che chiude idealmente un cerchio che potrebbe rappresentare un traguardo difficilmente raggiungibile in futuro - un futuro ancora alquanto nebuloso - per i Marvel Studios.

Voto: 7,5

[DA QUI IN POI QUALCHE COMMENTO SPOILER SU ALCUNI AVVENIMENTI DEL FILM. SE NON VOLETE SAPERNE NULLA, NON PROSEGUITE... E POI NON DITE CHE NON VI AVEVO AVVISATO]
  • Thanos che viene ucciso all'inizio del film da Thor ha subito aperto le porte per quello che un po' tutti si aspettavano: il viaggio nel tempo per recuperare le gemme dell'infinito e riparare al danno fatto da Thanos. Tant'è che lo scontro finale con Thanos è con il Thanos del passato, non con quello che ha schioccato le dita.
  • Per recuperare le gemme, i nostri protagonisti si dividono in tre gruppi: se la parte di Thor ad Asgard - con tanto di comparsata anche di Natalie Portman - mi è sembrata la meno interessante, molto bene il ritorno al 2012 a New York, nel bel mezzo dell'invasione dei Chitauri e di Loki - che è anche diventato il nome del cucciolo di pitbull arrivato in casa un paio di settimane fa - che ci mostra, rivisitandole, alcune scene tratte proprio dal primo "Avengers". Bene anche la parte con Nebula, anche se mi aspettavo che il suo personaggio fosse decisamente più importante e decisivo per la battaglia finale. Toccante poi il momento dell'incontro, nel 1970, tra Tony Stark e il padre Howard.
  • Molto bella la scena della lotta tra Occhio di Falco e Vedova Nera su chi si sarebbe sacrificato per ottenere la gemma dell'anima. Bene la scena, anche spettacolare, ma anche in questo caso, un po' come in "Avengers: Infinity War" a breve avremo un film dedicato a Vedova Nera senza Vedova Nera, un po' come il prossimo "Spider-Man: Far from Home" sarebbe dovuto essere senza Spider-Man.
  • Nel momento in cui tutti vengono riportati in vita - tranne la Gamora uccisa da Thanos e Vedova Nera - inizia lo scontro finale più bello e spettacolare che ci si potesse aspettare. Che uno potrebbe anche pensare che fosse ovvio, visti i soldi spesi, però cavoli quanto è spettacolare. Si parte da Captain America che riesce per la prima volta a maneggiare il martello di Thor - con il dio norreno stesso che esclama "I knew it!" - e il pubblico che applaude ed esulta sinceramente nel vedere la scena, fino ad arrivare al ritorno di tutti i supereroi scomparsi nel film precedente, tutti in grado di ritagliarsi il proprio spazietto anche se minimo all'interno della battaglia. Peccato solamente per un momento "girl power" in cui tutti i personaggi femminili fanno un gruppetto capitanato da Captain Marvel dandole il loro sostegno, ma la scena è totalmente decontestualizzata e poi, effettivamente, non è che questo gruppetto di personaggi femminili faccia qualcosa di importante per la battaglia. Insomma, sembrava tanto un momento da "noi donne riunite siamo fortissime", ma poi non mi è sembrato facessero moltissimo per la causa, a parta Captain Marvel che è effettivamente decisiva.
  • Come un po' tutti si immaginavano, ci hanno lasciato i due personaggi su cui si sono fondate queste prime tre fasi del Marvel Cinematic Universe: Iron Man muore, indossando il guanto dell'Infinito e, con uno schiocco di dita, facendo scomparire l'intera armata di Thanos e sulla Terra tutti possono vivere felici e contenti. Captain America, dopo aver portato le gemme nella linea temporale da cui tutto era partito, decide di fare una deviazione e di ritornare alla fine della Seconda Guerra Mondiale, per vivere la sua vita con il suo eterno amore Peggy Carter. Lo rivediamo alla fine del film, ormai vecchio, cedere il suo scudo a Falcon, in quella che è una sorta di passaggio di consegne. Per quanto mi aspettassi la fine di almeno uno dei due personaggi, ma non consideravo remota la fine di entrambi, devo dire che la morte di Iron Man è stata gestita a meraviglia, chiusura perfetta per il suo personaggio, forse ancora più significativa la chiusura di Captain America, che non lo vediamo morire, ma sappiamo che in qualche modo il suo ruolo, nel Marvel Cinematic Universe, è terminato.

Commenti

  1. ** SPOILER *** Comunque ti ricordo quello che succede a Ant-Man mentre stanno provando il dispositivo temporale, e deve ancora intervenire Stark... quindi in teoria un certo Capitano potrebbe anche RINGIOVANIRE, alla bisogna :D

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