Hangman - Il gioco dell'impiccato di Johnny Martin (2017)



USA 2017
Titolo Originale: Hangman
Regia: Johnny Martin
Sceneggiatura: Michael Caissie, Charles Huttinger
Cast: Al Pacino, Karl Urban, Brittany Snow, Joe Anderson, Sarah Shahi
Durata: 98 minuti
Genere: Thriller


I thrillerini della Domenica pomeriggio dovrebbero diventare un vero e proprio genere cinematografico, anche se quando vedo un thrillerino della Domenica pomeriggio con Al Pacino tra i protagonisti un po' mi incazzo. Io da uno come lui, che ha recitato in un paio dei miei film preferiti come "Scarface" e "Il padrino", mi aspetto il grande film, sempre, la grande prova di recitazione. E invece quanti anni sono che il buon Al Pacino non partecipa ad un buon film, o quanto meno ad un film che mi sia piaciuto? Ecco, con precisione non so dirvelo - anche perchè un po' dei film degli anni duemila mi mancano - ma comunque è molto, molto tempo. "Hangman - Il gioco dell'impiccato" non ricordo nemmeno che sia stato distribuito nei cinema italiani, non so negli Stati Uniti come sia stato trattato, ma so che in Italia lo si può vedere grazie a NowTV, che lo propone in streaming sotto la categoria dei thriller. Oltre ad Al Pacino, tra i protagonisti del film abbiamo Karl Urban e Brittany Snow, mentre dietro la macchina da presa Johnny Martin che personalmente non conoscevo, ma non penso che sia molto famoso, ecco.
"Hangman - Il gioco dell'impiccato" parla di un detective della Omicidi che decide di richiamare in servizio un suo ex collega, ormai andato in pensione, per risolvere una catena di delitti firmati da un uomo che si ispira, per compierli, al gioco dell'impiccato, lasciando ogni volta indizi scritti sui muri davanti ai quali impicca le proprie vittime. La trama di questo film è tutta qui e dire altro potrebbe essere piuttosto futile, un po' come il film stesso nella sua interezza che ha una sceneggiatura talmente esile ed inconsistente che non riesco nemmeno ad arrabbiarmi per quanto ho visto. Come ho sempre detto a più riprese, preferisco di gran lunga incazzarmi per un film brutto, per un occasione sprecata, piuttosto che rimanerne totalmente differente e "Hangman - Il gioco dell'impiccato" - ma un po' tutti i thriller della Domenica pomeriggio - ha sortito in me proprio questo effetto: lo si guarda, si arriva alla fine, non si rimane per nulla sorpresi dalla risoluzione del caso e infine lo si dimentica senza che esso lasci traccia nell'animo dello spettatore.
Questa pellicola inoltre infrange quella che per me è una regola aurea di buona parte dei thriller che mi piacciono - che è una mia regola più che altro, è quello che piace a me, non che piace al cinema in generale - che è quella di farti conoscere l'assassino. Difficile infatti che mi piaccia un thriller in cui il colpevole è uno sconosciuto che viene tirato fuori solamente nel momento in cui viene risolto il caso: il colpevole va conosciuto, deve essere un insospettabile e poi TAC il colpo di scena. Qui ad un certo punto verso la fine conosciamo il colpevole che scopriamo far parte del passato del protagonista, tra l'altro per quel che riguarda un evento che è abbastanza tirato per i capelli e poco giustificato. Poi oh ditemi quel che volete, che siamo davanti ad un thriller della Domenica pomeriggio o qualsiasi altra cosa, ma a me vedere Al Pacino così scazzato - e non è poco tempo che recita così - mi dà un fastidio impressionante. La speranza è che il ritorno nel prossimo film di Quentin Tarantino possa riportarlo sui livelli altissimi a cui ci aveva abituato prima degli anni duemila!

Voto: 4

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