Italiano medio (2015)

Italia 2015
Titolo Originale: Italiano medio
Regia: Maccio Capatonda
Sceneggiatura: Maccio Capatonda, Marco Alessi, Sergio Spaccavento, Danilo Carlani, Daniele Grigolo, Herbert Ballerina
Cast: Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Ivo Avido, Lavinia Longhi, Barbara Tabita, Rupert Sciamenna, Gabriella Franchini, Francesco Sblendorio, Rodolfo D’Andrea, Adelaide Manselli, Nino Frassica, Raul Cremona, Andrea Scanzi, Pierluigi Pardo
Durata: 101 minuti
Genere: Commedia

La trama in breve: Giulio Verme è un ambientalista convinto, che a 40 anni si ritrova a fare la raccolta differenziata in un centro di smistamento rifiuti. E' oppresso da questa mancanza di interesse dei suoi conoscenti verso le cose che più gli stanno a cuore ed è deciso a cambiare le cose. L'incontro con Alfonzo, suo amico di infanzia, lo porterà a prendere una pasticca, che cambierà totalmente il suo modo di essere.

Maccio Capatonda è uno dei miei idoli comici, senza se e senza ma. Uno dei pochi comici italiani che mi facciano seriamente ridere di gusto, grazie alla sua comicità molto non-sense, talvolta molto volgare e basata moltissimo sui giochi di parole. Maccio Capatonda è diventato uno dei miei idoli comici grazie ai suoi fake trailer, grazie al personaggio di Mariottide, grazie alla sua web-serie "La villa di lato" e "Drammi medicali" e, definitivamente, come se ce ne fosse bisogno, grazie alla prima e alla terza stagione di "Mario". E' proprio da uno di quei fake trailer che è stato tratto "Italiano medio", dopo anni che mi chiedevo quando il buon Maccio avrebbe fatto un film per soddisfarmi appieno. Finalmente il film è arrivato nelle sale e, con una settimana di ritardo (mi sarebbe piaciuto andare lì il primo giorno di proiezioni) sono finalmente riuscito ad andarlo a vedere.

Ci tengo a fare una premessa: se nel giudicare questo film pensassi a tutte le commedie esistenti in questo mondo, sicuramente "Italiano medio" non sarà mai la migliore. Se invece pensassi a tutte le commedie italiane degli ultimi anni, su questo non c'è dubbio, "Italiano medio" è la commedia migliore che abbia visto. Se la gioca giusto con "Smetto quando voglio" di Sidney Sibilia. E' ovvio che, per fruire di una commedia, scritta, diretta, interpretata e montata da Maccio Capatonda bisogna essere dei suoi fan: se non vi piace il suo tipo di comicità beh, è ovvio che non vi farà ridere. Eppure se da "Italiano medio" vi aspettavate un film fatto prevalentemente da sketch comici (un po' come la sua serie "Mario"), fidatevi che non è così: la trama del film regge bene per tutta la sua durata e i dubbi sull'efficacia del trasportare sul grande schermo il tipo di comicità "sketchosa" di Maccio Capatonda vengono subito fugati.

D'altronde lo si intuisce guardando moltissime produzioni di Maccio Capatonda che lui è un grande appassionato di cinema e ha una buona conoscenza del mezzo cinematografico: lo testimoniano ad esempio, le migliaia di citazioni e autocitazioni di cui è disseminato il film. Così su due piedi mi vengono in mente "Shining" (che è uno di quei film che a Maccio piace tantissimo citare se ci fate caso), "Fight Club", "Arancia meccanica" e poi "Limitless", ma quello era abbastanza ovvio, essendo il pretesto del film proprio una parodia dello stesso "Limitless". Così come, all'interno di una trama ben costruita, sono presenti anche citazioni alla sua produzione, come la scena dell'usciere, i riferimenti al trailer "Mobbasta", la presenza di Gino Cammino, chiara citazione alla sua serie televisiva. Un'altra grandissima testimonianza della capacità nell'uso del mezzo cinematografico la si vede anche nei cambi di fotografia: nei momenti in cui Giulio Verme è attivista i colori sono ingrigiti, sbiaditi, mentre quando inizia a usare il 2% del suo cervello tutto diventa più luminoso, più "bello".

E' un contrasto che Maccio ha voluto creare tra due estremi, prendendoli in giro in maniera talvolta crudele e spietata, sempre rimanendo in quello che è il suo stile comico. Maccio infatti deride sia il Giulio Verme attivista, perchè fondamentalmente è un'estremista dell'attivismo, sia il Giulio Verme italiano medio. SOno stato positivamente sorpreso dal fatto che la sala non abbia riso fragorosamente nella famosa scena del peto, che obiettivamente ritengo una delle più brutte scene comiche del film, che comunque mantiene un suo senso, come critica verso un certo tipo di atteggiamento verso la vita. Maccio dimostra anche di essere un bravo attore, riuscendo ad immedesimarsi per bene in due personaggi profondamente diversi, cambiando il timbro della voce e il modo di atteggiarsi. Anche Herbert Ballerina e Lavinia Longhi (per i fan di Maccio "Offa Ioladinos") si comportano più che bene.

Però, purtroppo c'è un però: ovviamente non siamo davanti ad un film perfetto, un film in cui il regista pecca di inesperienza, ma comunque un buonissimo presupposto da cui partire per migliorare la sua produzione futura. Ad una prima parte scoppiettante e divertentissima, corrisponde una seconda parte che cala leggermente, con qualche passaggio a vuoto riguardo a determinate scene con cui magari il regista ha pensato di far ridere un bel po', ma non hanno ottenuto ovviamente l'effetto sperato. Ci sta, d'altronde il suo tipo di comicità è imprevedibile e non sai mai a cosa puoi trovarti davanti. "Italiano medio" ottiene dunque il suo effetto: operare una critica sociale verso due stili di vita estremi, esortando lo spettatore a trovare il giusto compromesso. E' un film che a me personalmente ha fatto piegare in due dal ridere in moltissimi frangenti, ma che mi ha totalmente raggelato con la sua frase finale. La leggerezza con cui viene detta quella frase colpisce profondamente e ti fa pensare quanto questa cosa sia vera.

Pregi:
  • E' qualcosa di nuovo nel panorama della commedia italiana;
  • La trama è ben legata, a dispetto delle paure riguardo un film fatto prevalentemente di sketch;
  • Fa ridere, che poi sarebbe anche la cosa più importante per una commedia.
Difetti:
  • Alcuni passaggi a vuoto con scene che avrebbero voluto far ridere ma non ci sono riuscite in pieno;
  • Maccio pecca un po' di inesperienza, con una seconda parte un po' meno spietata rispetto alla prima, ma su questo ci si potrà lavorare in futuro.
Voto: 7,5

Commenti

  1. Oh, finalmente un giudizio incoraggiante su questo film!

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  2. E' stato un piacere vederlo.
    E non ti nego che l'ho visto ben due volte: non mi era mai capitato prima :D

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