2:22 - Il destino è già scritto di Paul Currie (2017)
USA, Australia 2017
Titolo Originale: 2:22
Regia: Paul Currie
Sceneggiatura: Nathan Parker, Todd Stein
Cast: Michiel Huisman, Teresa Palmer, Sam Reid, Simone Kessell, Maeve Dermody, Kerry Armstrong, John Waters, Zara Michales, Richard Davies, Mitchell Butel, Jessica Clarke, George Papura
Durata: 98 minuti
Genere: Thriler, Fantascienza, Drammatico
L'idea che determinati avvenimenti si ripetano con una certa ciclicità è una di quelle cose che, dal punto di vista scientifico, mi hanno sempre affascinato. Basti pensare all'alternanza tra giorno e notte, allo scorrere delle stagioni - anche se ormai sappiamo tutti che non ci sono più le mezze stagioni - o, per andare su eventi temporalmente più ampi all'inversione dei poli magnetici terrestri o al moto doppio conico dell'asse terrestre, cose che un essere umano non potrebbe mai vivere sulla propria pelle. Film di fantascienza che giocano sul ripetersi degli eventi ce ne sono molti, alcuni ci hanno addirittura creato un filone cinematografico ancora molto florido sull'onda del successo di "Ricomincio da capo" - che ad oggi risulta uno dei film più copiati degli ultimi venti anni -, motivo per cui una visione come quella di "2:22 - Il destino è già scritto", almeno in via teorica, avrebbe dovuto fare al caso mio, non fosse altro per l'attitudine del protagonista su cui si basa la trama del film.
Dylan Boyd, interpretato da Michiel Huisman, è un controllore del traffico aereo, con la particolare capacità di riuscire ad analizzare i pattern, che in pratica consiste nel dedurre uno schema logico dagli eventi che egli vive nel corso della giornata, intuendone eventuali ripetizioni o consequenzialità tra gli eventi. Un giorno, a causa di una distrazione, rischia di far scontrare due aerei e viene sospeso dalla sua mansione. Approfittando del tempo libero inizierà ad uscire con Sarah, interpretata da Teresa Palmer - considerate il fatto che il buon Michiel Huisman nel giro di pochi anni si è portato a letto, nei ruoli da lui interpretati, Emilia Clarke, Blake Lively, Reese Witherspoon, Tatiana Maslany e Teresa Palmer, poi uno non deve essere considerato un miracolato viste le sue capacità recitative non proprio eccelse - mentre ogni giorno alle 2:22 ha l'impressione di assistere alla scena di un omicidio, riuscendo a coglierne ogni volta sempre più dettagli.
Come moltissimi film di fantascienza, anche se qui a dire la verità la fantascienza ci azzecca poco, ci troviamo principalmente davanti ad un film drammatico che si svolge all'interno di un contesto pseudo-fantascientifico, "2:22 - Il destino è già scritto" ha il merito di basarsi su un soggetto di partenza quanto meno interessante. Un soggetto certamente complicato, che deve essere messo nelle giuste mani per poter essere sviluppato a dovere - per dire, un film non eccezionale come "Predestination" e con un soggetto forse più complesso di questo vince a mani basse contro questa pellicola - e che corre l'enorme rischio di arrivare al punto focale del film avendo sfruttato già tutte le idee a disposizione e di conseguenza svaccando completamente. "2:22 - Il destino è già scritto" compie esattamente questo percorso, arrivando agevolmente alla sua parte centrale - e con la parte centrale ovviamente non intendo a livello di durata - ma con le batterie scariche, finendo per arrovellarsi su scenari sempre più assurdi che non fanno altro che da un lato complicare la trama, mentre dall'altro rendere molto molto per lo spettatore distrarsi.
Duole dunque dirlo, viste le buone premesse del film, ma "2:22 - Il destino è già scritto" è una pellicola mal gestita a livello di sceneggiatura e che a livello di regia e di recitazione non offre veri e propri spunti di riflessione, così come la trama ad un certo punto risulta troppo complicata e logicamente slegata per essere davvero interessante. E qui si ha la contraddizione più grande di questo film: per una mente improntata alla logica come la mia, un film in cui il protagonista riesce a vedere i pattern nella vita di tutti i giorni sarebbe dovuto essere interessante da seguire. Invece, la noia e l'incomprensibilità della logica che sta dietro al film prendono presto il sopravvento, lasciando lo spettatore completamente spaesato davanti ad un film che non riesce mai a coinvolgere veramente.
Voto: 4,5
Vedo che Michiel Huisman ha fatto una nuova illustre conquista. :)
RispondiEliminaIl film speravo si rivelasse un discreto intrattenimento estivo, ma dopo la tua rece mi hai fatto venire qualche dubbio in più riguardo al recuperarlo. ;)