I Don't Feel at Home in this World Anymore di Macon Blair (2017)

USA 2017
Titolo Originale: I Don't Feel at Home in this World Anymore
Regia: Macon Blair
Sceneggiatura: Macon Blair
Cast: Melanie Lynskey, Elijah Wood, David Yow, Jane Levy, Devon Graye, Christine Woods, Robert Longstreet, Gary Anthony Williams, Lee Eddy, Derek Mears, Jason Manuel Olazabal, Matt Orduna, Michelle Moreno
Durata: 96 minuti
Genere: Commedia, Drammatico


Sin dal giorno in cui ho siglato il mio abbonamento con Netflix ho provato a guardare molte delle sue produzioni originali: per quanto riguarda le serie TV è difficile che ne sbaglino completamente una tra quelle a cui ho dato fiducia, mentre per quanto riguarda i film la questione è sempre stata leggermente diversa. Netflix ha rilasciato molte pellicole originali in streaming, ma, pur riuscendo talvolta a convincermi a livello emotivo e di trama, si respirava sempre la sensazione di non essere davanti ad una produzione cinematografica fatta con tutti i crismi del caso. Se la cosa in un film drammatico o in una commedia magari si può anche non farci caso, diverso è il discorso per film d'azione o di fantascienza come ad esempio "Spectral", che evidenzia in maniera piuttosto chiara tutti i difetti legati ad una produzione probabilmente a basso costo. Il discorso cambia radicalmente all'inizio di quest'anno, quando "Hell or High Water" diventa il primo film - poi seguito a ruota da "Manchester by the Sea" prodotto da Amazon Prime Video - della rete ad essere nominato all'Oscar. Complici molte recensioni piuttosto buone relative al film di cui vi parlerò oggi, ho deciso di dare un'opportunità seria a "I Don't Feel at Home in this World Anymore", produzione originale di Netflix con protagonisti Melanie Lynskey e Elijah Wood e vincitore del Gran Premio della Giuria all'ultimo Sundance Film Festival.
In questo film Ruth è un'assistente infermiera depressa con una vita sociale totalmente inesistente che un giorno, tornata a casa dal lavoro, trova la casa completamente svaligiata da dei ladri e vista l'indifferenza della polizia alla sua denuncia decide di indagare da sola, avvalendosi della collaborazione di Tony, un suo vicino di casa metallaro, mezzo matto e solitario. Con "I Don't Feel at Home in this World Anymore" ci troviamo davanti ad una commedia con un sottotesto drammatico che riesce nell'intento di far divertire lo spettatore e di farlo riflettere su quella che è una delle violazioni cui l'essere umano fa sempre fatica a digerire: il furto. Il tutto, ovviamente, è ingigantito dalla situazione pregressa dei due protagonisti che, entrambi con una vita parecchio disagiata, sono disposti a tutto pur di portare avanti le loro indagini personali sulla vicenda, quasi come non avessero nulla da perdere, a volte andando verso situazioni il più assurde possibili, in modo da dare un tono più leggero al film.
La promiscuità tra commedia e dramma funziona abbastanza per buona parte della durata della pellicola e bravi sono i due attori protagonisti nel creare subito un'empatia con il pubblico, ma ho avuto un po' la sensazione, soprattutto nei primi frangenti, che la pellicola faticasse un po' ad ingranare, come spesso e volentieri accade per questo tipo di film. Gli spunti di riflessione non sono certo originalissimi, ma sicuramente sono ben gestiti e soprattutto presi con il giusto ritmo nella narrazione, che raramente annoia ed appare sempre parecchio raffinata ed elegante, come tipico dei film che partecipano al Sundance Film Festival. "I Don't Feel at Home in this World Anymore" è dunque un film imperfetto, che sa però farsi apprezzare grazie alla sua grazia ed alla sua leggerezza ed in cui gli attori protagonisti danno un contributo assolutamente decisivo alla buona riuscita della pellicola.

Voto: 7

Commenti

  1. Come sai mi è piaciuto, concordo con te non è tutto perfetto, ma gli spunti sono molto interessanti ed in effetti con una protagonista così realistica mi sono un po’ riconosciuto, funziona meglio come commedia amara che come film d’azione, in ogni caso Melanie Lynskey veramente brava ;-) Cheers

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  2. Un film che nella sua imperfezione appare particolarmente vivo e umano.
    Nonostante il suo titolo, guardandolo mi sono quasi sentito a casa. :)

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