Spider-Man: Homecoming di Jon Watts (2017)


USA 2017
Titolo Originale: Spider-Man: Homecoming
Regia: Jon Watts
Sceneggiatura: Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon Watts, Christopher Ford, Chris McKenna, Erik Sommers
Cast: Tom Holland, Michael Keaton, Jon Favreau, Zendaya, Donald Glover, Tyne Daly, Marisa Tomei, Robert Downey Jr.
Durata: 133 minuti
Genere: Azione, Supereroi


Il Marvel Cinematic Universe è finalmente riuscito a riprendere in mano il personaggio di Spider-Man, uno dei personaggi dei fumetti più amati e conosciuti al mondo, dopo che lo stesso era passato, ormai quindici anni fa, nelle mani di Sam Raimi che era stato in grado di tirarne fuori una trilogia con i primi due capitoli davvero enormi ed un terzo abbastanza deludente, per poi passare nel 2012 nelle mani della Sony, che ne ha realizzato un reboot a soli sette anni di distanza dal precedente film, reboot considerato dai più abbastanza deludente, ma che con "The Amazing Spider-Man" - il suo primo capitolo - era riuscito a piacermi abbastanza, mentre un po' meno buona era stata l'accoglienza per "The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro". Proprio per l'eccessiva vicinanza tra ben tre versioni differenti dello stesso personaggio, "Spider-Man: Homecoming" portava con sè dei grossi dubbi, soprattutto per via della presa sul pubblico e per il modo in cui il personaggio sarebbe stato trattato.
Bene, al termine della visione della pellicola tutti i miei dubbi sono stati fugati. Forse dal punto cinematografico "Spider-Man: Homecoming" non sarà il migliore mai realizzato, dato che la regia è abbastanza anonima e Sam Raimi è abbastanza inarrivabile, ma sicuramente è uno dei migliori per quel che riguarda il modo in cui viene costruito il personaggio e anche il modo in cui la sua storia, che si svolge quando la sua attività di supereroe è già ben avviata, viene sviluppata. In primo luogo è ottima la scelta di non farci vedere per l'ennesima volta la morte dello zio Ben - l'avevamo vista nel primo e nel terzo film di Raimi e pure in "The Amazing Spider-Man", rivederla di nuovo sarebbe stato davvero eccessivo -, con Tony Stark a farne in qualche modo le veci, vista la mancanza del personaggio. Un Tony Stark, interpretato dal sempre bravissimo Robert Downey Jr., cui il trailer del film era praticamente tutto dedicato, ma la cui presenza alla fine si è rivelata molto meno pesante del previsto.
"Spider-Man: Homecoming" non ha certo nei suoi punti di forza la trama, che più o meno rispecchia quelle tipiche di tutto il Marvel Cinematic Universe, quanto più che altro il modo in cui viene costruito il personaggio principale e la storia che ruota attorno a lui. Peter Parker, interpretato da un Tom Holland davvero in formissima a livello recitativo, è giovanissimo e nella sua vita deve fare fronte alla presa coscienza dei suoi poteri, ma anche a quel che riguarda la crescita personale, il suo rapporto con gli amici del liceo e con le ragazze e anche con la zia May, interpretata da una Marisa Tomei che, se non ve ne foste accorti voi che la criticate, ha 53 anni, quindi ci sta che sia la zia di un quindicenne, per quanto sia ancora una gnocca impressionante.
La pellicola in questione infine riesce in una cosa che ancora non era riuscita a moltissimi dei film dell'Universo cinematografico Marvel: creare un cattivo veramente interessante. L'Avvoltoio, interpretato da un Michael Keaton impressionante, è un personaggio che non è certo caratterizzato in maniera diversa rispetto agli altri villain della Marvel, ma ha il merito di funzionare a meraviglia in primis perchè finalmente ci troviamo davanti ad un cattivo che è spinto nella sua attività criminale da sentimenti molto più vicini a quelli degli esseri umani - la sua attività criminale è per la sua famiglia più che per un desiderio di potere fine a se stesso -, ma soprattutto è un villain veramente inquietantissimo, in grado con un solo sguardo di lasciare di stucco lo spettatore, soprattutto facendo riferimento ad una particolare scena del film in cui prima involontariamente, poi volutamente, risulta veramente terrificante.
Va dunque da sè che "Spider-Man: Homecoming" sia stato il giusto modo di trattare il personaggio di Spider-Man dopo un'ultima trasposizione, quella della Sony, che era risultata abbastanza deludente, ma soprattutto preso come film a sè stante, riesce ad incastrarsi abbastanza bene nel resto dell'Universo cinematografico Marvel e nel gettare delle interessanti basi per il futuro e per l'inserimento di Spider-Man nei prossimi film sugli Avengers

Voto: 7,5

Commenti

  1. Nessuno muove la camera come Sam Raimi, Jon Watts non può competere, ma ha saputo tirare bene le fila (o le ragnatele) della storia, si è confermato l’uomo giusto per questo lavoro. Doveva essere una festa di bentornato a casa, così è stato, questo ragnetto mi ha convinto, e ho voglia di vederlo crescere e fare il tifo per lui nei prossimi Spider-Film ;-) Cheers!

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  2. Questo tuo parere mi fa sperare con una maggior fiducia in questo nuovo amichevole Spider-Man di quartiere.
    Anche se io di un altro film supereroistico in questo preciso momento farei pure a meno... :)

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  3. Ho apprezzato molto il film... Inizialmente mi sentivo spaesato, ma poi ho capito il suo potenziale! La Disney è stata scaltra a gestire tutto... Ha messo tante uova nel paniere per il futuro. E bravi!

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  4. Molto bello e Keaton a mio avviso da dei punti a qualsiasi altro cattivone del MCU, persino Loki. Così come Stark da dei punti a zio Ben, IMHO... XD

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