Saw - L'enigmista di James Wan (2004)


USA 2004
Titolo Originale: Saw
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Leigh Whannell, James Wan
Cast: Cary Elwes, Leigh Whannell, Tobin Bell, Danny Glover, Ken Leung, Mike Butters, Paul Gutrecht, Michael Emerson, Benito Martinez, Shawnee Smith, Dina Meyer, Makenzie Vega, Monica Potter, Ned Bellamy, Alexandra Bokyun Chun, Oren Koules
Durata: 103 minuti
Genere: Thriller, Horror


In occasione dell'imminente uscita dell'ottavo - e sinceramente spero ultimo - capitolo della saga di "Saw", quale occasione migliore per iniziare un nuovo speciale targato "Non c'è Paragone"? Uno speciale però un po' diverso dai precedenti, spalmato su più settimane ed inframezzato dalle solite recensioni quotidiane, in modo da farlo digerire sia ai miei pochi lettori sia a me che gli dedico i vari post. Diversamente da quello dedicato a "The Ring" o ad "Alien", entrambi fatti quest'anno, e di quelli creati ad hoc per rimpolpare la barra sinistra del mio blog, dunque, lo speciale sarà senza particolari scadenze e senza una particolare regolarità, ma semplicemente un modo per recuperare l'intera saga dedicata ad uno dei serial killer più famosi del cinema del ventunesimo secolo, cui sono stati dedicati ben sette film e un pupazzo entrato di diritto nell'immaginario del cinema horror contemporaneo. In realtà tempo fa avevo già scritto su questo blog la recensione dei primi tre capitoli, ma poi, un po' per mancanza di voglia e un po' perchè non mi ritenevo soddisfatto di ciò che stava venendo fuori, ho deciso di interrompere la visione della saga e la scrittura dei post che, in questa occasione, decido di riscrivere daccapo tutte le recensioni anche perchè come ormai saprete, sono anche particolarmente pignolo e fatico ad accettare di recensire un film di una saga senza aver dedicato un post a tutti gli altri film che la compongono - sì, lo so, si chiama disturbo ossessivo-compulsivo, non c'è bisogno di precisare la cosa -.
A costo di risultare piuttosto banali tocca dire subito una cosa: "Saw - L'enigmista", il primo capitolo, è di gran lunga il migliore della saga. Non tanto per quel che riguarda il livello registico - che secondo me in alcuni capitoli successivi viene anche facilmente superato - quanto più che altro per quel che riguarda la sceneggiatura, scritta dallo stesso regista James Wan e da quel Leigh Whannell che qui interpreta anche Adam Faulkner, uno dei due protagonisti del gioco affiancato da Cary Elwes che interpreta il Dr Lawrence Gordon. La sceneggiatura di Whannel funziona a meraviglia perchè sa alternare in maniera sapiente quelle che sono le vicissitudini dei due protagonisti chiusi all'interno di una stanza costretti a risolvere enigmi riguardanti anche la propria vita con flashback riguardanti da una parte la vita dei due stessi prigionieri, mentre dall'altra altre vittime dell'enigmista, su cui si concentrano le indagini della polizia.
Non che la regia di un James Wan esordiente all'epoca fosse da meno: innanzitutto vediamo un talento piuttosto acerbo, ma comunque in grado di dare un tocco di autorialità ad un genere che spesso e volentieri si basa su bassi costi e su regie approssimative. Invece quando assieme ai due soldi di budget sei in grado di metterci anche delle idee personali è risaputo che vengano fuori dei lavori che sesso e volentieri si rivelano piuttosto validi. Ed è proprio il caso di "Saw - L'enigmista", in cui le inquadrature sono spesso sporche come l'ambiente in cui sono ambientate, gli stacchi di camera sono talvolta velocissimi e contribuiscono in maniera incredibile nel costruire la tensione nello spettatore.
Non ho mai ben capito il perchè ma molti detrattori della saga - e io non è che ne sia un vero e proprio sostenitore, dato che dopo il terzo capitolo per me è diventata solamente un buon guilty pleasure - pensano che questo primo capitolo della saga non avrebbe avuto il successo che ha avuto e non sarebbe ricordato nel corso degli anni se non fosse stato per quel colpo di scena finale che io vorrei rivelare perchè la mia regola è che se son passati cinque anni non è spoiler, ma che se qualcuno dovesse leggere senza aver visto il film se lo rovinerebbe irrimediabilmente. Un'affermazione che andrebbe presa un po' con le pinze, anche se sono parzialmente d'accordo. Il problema però nasce nel momento in cui molti ricordano più che altro quel colpo di scena piuttosto che tutto il lavoro che ci sta dietro per arrivarci: un lavoro che è ottimo a livello sceneggiativo e ben costruito anche a livello registico.

Voto: 8,5

Commenti

  1. Oh che belli i tuoi speciali a tema! ;-) Sono contento che “Saw” stia per tornare, alla fine era un appuntamento fisso, anche se il capitolo migliore era di gran lunga questo, uno di quegli horror che però piacciono anche a chi non guarda horror, forse per via di una riuscita base da thriller. La scena madre è scippata dal primo “Mad Max” ma poco importa, davvero un ottimo film! Cheers

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  2. All'epoca l'avevo adorato, mi aveva messo addosso una bella tachicardia. E quel finale, poi... perfetto!
    Gli altri capitoli non li ricordo proprio, non so neppure a che livello sono arrivata...

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  3. Ai tempi dell'uscita mi era piaciuto decisamente.
    Con il resto della saga invece non credo di essere andato oltre il secondo capitolo.

    Sono già arrivati all'ottavo?
    Certo che appena esce un film un minimo originale, a Hollywood sanno davvero come spremerlo fino all'inverosimile...

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  4. A me il finale non ha convinto per niente... L'ho sempre trovato troppo paraculo e pieno di difetti.

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