TRASH MOVIES #29 - Sharknado 5: Global Swarming di Anthony C. Ferrante (2017)


USA 2017
Titolo Originale: Sharknado 5: Global Swarming
Regia: Anthony C. Ferrante
Sceneggiatura: Thunder Levin, Scotty Mullen
Cast: Ian Ziering, Tara Reid, Cassandra Scerbo, Billy Barratt, Yanet Garcia, Porsha Williams, Chris Kattan, Doug Censor Martin, Clay Aiken, Samantha Fox, Jeff Rossen, Kate Garraway, Charlotte Hawkins, Laura Tobin, Louie Spence, Katie Price, Bret Michaels, Tom Daley, Charo, Shel Rasten, David Naughton, Lucy Pinder, Jena Sims, Ross Mullan, Nichelle Nichols, Casey Batchelor, Luisa Zissman, India Thain, Noush Skaugen, Abby Lee Miller, Geraldo Rivera, Sasha Cohen, Liliana Nova, Gus Kenworthy, Cody Linley, Russell Hodgkinson, Anthony C. Ferrante, Karl Stefanovic, Lisa Wilkinson, Claudia Jordan, Olivia Newton-John, Chloe Lattanzi, Masiela Lusha, Spencer Matthews, Caprice Bourret, Tony Hawk, Dolph Lundgren
Durata: 85 minuti
Genere: Monster Movie, Horror


Nelle estati caldissime di Milano, c'è sempre spazio per una serata tra amici dedicata a quella che da quattro anni a questa parte è diventata una delle visioni filmiche - perchè chiamarle cinematografiche mi sembra un po' troppo nonostante i capolavori a cui ci sottoponiamo - più attese dell'anno, quella visione che si spera ogni anno migliori e diventi sempre più esagerata, la visione dell'ormai annuale capitolo della saga di "Sharknado" - cui potrete trovare tutte le precedenti recensioni alla pagina sulla barra laterale sinistra del sito o a questo link -. Una visione che nel corso degli anni si rinnova, ci sono alcune presenze cardine come quella del sottoscritto, ma alcune persone si aggiungono o cambiano, ma non cambia mai lo spirito con cui viene guardato il film: la speranza di trovarsi davanti ad un film talmente brutto da superare la linea sottile che divide l'estrema bruttezza dall'estrema bellezza. E c'è anche da dire che con "Sharknado: The 4th Awakens" il franchise si era giocato talmente tante cartucce di genialità da risultare epico, motivo per cui con il quinto film o saremmo in qualche modo tornati indietro a livello di qualità, oppure ci saremmo trovati davanti a qualcosa di ancora migliore che era ciò in cui tutti noi speravamo.
La realtà dei fatti, purtroppo, è che siamo tornati indietro: "Sharknado 5: Global Swarming" è un bel film brutto, ma non abbastanza bellamente brutto da risultare bruttamente bellissimo. Dopo una scena di apertura che omaggia in maniera parecchio sfacciata "Indiana Jones", i nostri protagonisti generano inavvertitamente uno sharknado, mettendosi in missione per cercare il dio squalo - no, non è una bestemmia, ma sarebbe parecchio creativa in effetti -, ma quando il piccolo e odiosissimo Gil viene inglobato nello sharknado, che è anche in grado di teletrasportarsi nelle più grandi città del pianeta, i nostri eroi inizieranno ad inseguirlo in ogni città del mondo per poter salvare il bimbo più odioso della storia dei film - ricordatevi che era sempre quell'idiota che nel quarto capitolo della saga credeva che la sua vera madre fosse uno squalo, anche se era difficile dargli torto in effetti visto come era finito il terzo -.
Nonostante l'idea di uno sharknado globale, con tanto di poteri soprannaturali, potrebbe sembrare vincente, non sono poi molti i momenti veramente epici del film, che gioca molto sulle uccisioni degli squali e su tante, tantissime parodie della cultura popolare degli ultimi anni e di immagini iconiche dei paesi che vengono visitati dallo sharknado - vedi ad esempio la presenza, a Tokyo, di uno Sharkzilla che è una delle cose più geniali del film, che viene combattuto da un paio di giapponesine con delle poké-ball esplosive -, portandosi avanti non senza qualche momento in cui gli autori proprio non sapevano cosa inserire, vedi ad esempio dei momenti seri e diversamente commoventi - leggi "totalmente ridicoli e patetici" - di cui non sentivamo per nulla il bisogno.
[ATTENZIONE SPOILER]
Tutto si muove in questa direzione fino ad arrivare ad un finale che però risolleva, e non di poco, le sorti del film: giunti in Egitto i nostri eroi scoprono la rappresentazione a modi geroglifico del dio squalo - che ricordo non essere una bestemmia nel caso qualche garante del cattolicesimo dovesse leggermi, ma sarebbe molto molto creativa e anzi la userò nella vita di tutti i giorni - e unendo le loro forze riescono a sconfiggere lo sharknado in grado di teletrasportarsi, dividendo le acque del Mar Rosso come Mosè e facendo rientrare definitivamente la minaccia. Peccato però che tutti i personaggi, compreso Gil ed escluso il protagonista Fin, siano morti nell'impresa. Ed è qui che il finale diventa totalmente sfacciato ed epico: arriva Dolph "Io ti spiezzo in due" Lundgren su una macchina rivelando di essere Gil e di aver scoperto un modo per utilizzare gli sharknado come una macchina del tempo. Padre e figlio - con il figlio più vecchio del padre tipo "Interstellar" - sono finalmente riuniti e partono per un viaggio nel tempo per riportare in vita i loro amici. La scritta "To be continued" si staglia sullo schermo ed ha la stessa grafica della saga di "Ritorno al futuro".
[FINE SPOILER]

Nonostante tutto e soprattutto grazie a quel finale il gruppo di spettatori applaude e non può fare altro che aspettare un anno intero prima di vedere cosa diavolo si inventeranno nel prossimo capitolo della saga.

Commenti

  1. Noto un cast ricco di donne, il che mi stuzzica non poco, non vedo l'ora :D

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  2. Su Netflix ho tutti e 4 gli Sharknado, devo cominciare a fare i compiti perché sono parecchio indietro! XD

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  3. Sempre più felice di vedere Sharknado. Arriveranno al 10?

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