Wish Upon di John R. Leonetti (2017)
USA 2017
Titolo Originale: Wish Upon
Regia: John R. Leonetti
Sceneggiatura: Barbara Marshall
Cast: Joey King, Raegan Revord, Ki Hong Lee, Sydney Park, Ryan Phillippe, Elisabeth Röhm, Victor Sutton, Mitchell Slaggert, Shannon Purser, Kevin Hanchard, Sherilyn Fenn, Alice Lee, Jerry O'Connell
Durata: 90 minuti
Genere: Horror, Fantastico, Drammatico
Dovreste ormai sapere che io non imparo mai dai miei errori, per lo meno in fatto di cinema. Sono ormai anni che di una ventina di film horror che escono all'anno e che guardo me ne piaceranno più o meno due, ma io continuo imperterrito a guardarli tutti e venti. D'altronde l'horror è il genere più bello che ci sia proprio perchè di per trovare due film buoni te ne devi vedere prima almeno diciotto brutti, il problema è che solitamente, almeno per quel che mi riguarda, mi accorgo già in partenza che un horror potrebbe essere bello o brutto. Gli indizi sono solitamente due e in enorme controtendenza: se è ultra sponsorizzato e la frase campale è "il film che ha terrorizzato l'america oppure se - come nel caso del film di cui parlo oggi - non ne parla praticamente nessuno. Invece, gli horror belli che ho trovato negli ultimi anni sono stati tutti anticipati dalla blogosfera rispetto all'uscita in sala, tranne un film in particolare di cui parlerò nel corso dei prossimi giorni.
"Wish Upon" parla della diciassettenne Clare Shannon, interpretata da Joey King, che vive perennemente con la memoria del suicidio della madre. Il padre un giorno le regalerà un carillon molto particolare, che darà a Clare la possibilità di esprimere sette desideri che - come in ogni film di questo tipo - porteranno sia gioia sia distruzione e morti macabre. Dal punto di vista della sceneggiatura sinceramente non ricordo in tempi recenti un horror simile, anche se l'idea dei sette desideri concessi alla protagonista non è certo qualcosa di nuovo nella storia del cinema. A darmi le maggiori preoccupazioni era però il regista John R. Leonetti, sceneggiatore di un po' di film che apprezzo come "Insidious" o "The Conjuring", ma regista di "Annabelle", che ai tempi mi deluse e non poco soprattutto per il modo in cui la storia veniva diretta.
Purtroppo con "Wish Upon" siamo molto più dalle parti dei suoi lavori da regista, piuttosto che di quelli da sceneggiatore, per quel che riguarda il livello qualitativo. Una regia che da una parte mi è sembrata scialba e senza la minima voglia di dare qualcosa di più ad un film che altrimenti non avrebbe moltissimo da offrire. "Wish Upon", almeno per quel che mi riguarda, non funziona nè come horror, non facendo praticamente mai paura, ma risultando addirittura fin troppo spensierato per il genere, nè per quel che riguarda la voglia di far riflettere lo spettatore su determinati temi sociali quali il bullismo e l'accettazione del lutto. Per quanto la visione scorra senza particolari problemi, "Wish Upon" è il tipico film per cui sarà difficile, in un futuro, ricordarsene addirittura la trama e penso che molto presto finirà nel dimenticatoio senza alcuna possibilità di uscirne.
Voto: 5
Manco io imparo mai dai miei errori.
RispondiEliminaInfatti so già che questo me lo guarderò comunque e subito dopo lo dimenticherò...