La casa delle bambole - Ghostland di Pascal Laugier (2018)



Canada, Francia 2018
Titolo Originale: Incident in a Ghostland
Regia: Pascal Laugier
Sceneggiatura: Pascal Laugier
Cast: Crystal Reed, Emilia Jones, Anastasia Philips, Taylor Hickson, Mylène Farmer, Rob Archer, Kevin Power, Adam Hurtig, Denis Cozzi
Durata: 91 minuti
Genere: Horror


Purtroppo con me quando si parla di cinema horror è meglio non scherzare. Per quel che riguarda questo genere cinematografico guardo praticamente di tutto, dalle stronzatone adolescenziali - odiandole pure a volte - ai film horror d'autore, che in questi ultimi anni, fortunatamente, stanno diventando sempre di più e, soprattutto, sempre più validi sia a livello registico sia a livello di sceneggiatura. Vista dunque l'uscita di "La casa delle bambole - Ghostland " diretto da Pascal Laugier, lo stesso regista di uno dei cult del cinema horror francese come "Martyrs" - al quale potrei dedicare un fake rewatch in futuro -, non mi sarei mai e poi mai potuto far scappare una visione del genere, che nel corso delle settimane che hanno preceduto la sua uscita nei cinema italiani aveva diviso la critica ma ottenuto l'approvazione del pubblico, soprattutto quello della rete, che lo aveva elogiato come un horror di buonissimo livello, visto soprattutto qual è l'andazzo del periodo. Ad interpretare le protagoniste della vicenda, due sorelle, vengono chiamate Crystal Reed, che abbiamo visto in qualche serie televisiva di successo negli ultimi tempi, e Anastasia Philips, volto abbastanza nuovo del cinema internazionale, mentre per interpretare la madre delle due protagoniste abbiamo Myléne Farmer, alla prima esperienza come attrice dopo un'intera e importantissima carriera come cantante.
Le protagoniste della vicenda sono tre donne, una madre e due sorelle, che si trasferiscono in una casa appena ereditata. Durante la loro prima notte all'interno dell'abitazione un gruppo di assassini turberà la quiete della famiglia, irrompendo nella casa e incominciando a torturare le tre donne. La storia si sposta poi sedici anni dopo: la madre Pauline è riuscita in un impeto di furia a uccidere uno degli assassini e le tre donne sono riuscite a scappare. Beth è diventata un importante scrittrice e fa i conti con il successo del suo romanzo "Incident in a Ghostland" che sembra raccontare proprio gli eventi di sedici anni prima, mentre Pauline vive ancora con l'altra figlia Vera, che invece fa ancora i conti con il trauma subito, non riuscendo a tornare ad una vita normale.

Prima degli spoiler, che purtroppo ritengo inevitabili in questa recensione, vi posso dire solo che "La casa delle bambole - Ghostland" è proprio un gran bel film, che consiglierei di vedere a chiunque, possibilmente sapendo il meno possibile sulla pellicola. Sappiate solamente che la sceneggiatura è scritta in maniera ottima, con una serie di colpi di scena e di interpretazioni possibili sulla vicenda che non possono altro che intrigare lo spettatore. Non avendo visto il cultissimo "Martyrs" di Pascal Laugier posso dire pochino riguardo la sua regia, basandomi solamente su questa pellicola. Una regia che è in grado di far entrare lo spettatore all'interno della vicenda, facendolo ben immedesimare nella condizione delle protagoniste.

Voto: 8

DA QUI IN POI ATTENZIONE A POSSIBILI SPOILER
La cosa che mi ha sorpreso maggiormente di questa pellicola è il modo in cui riesce a prendersi gioco dei suoi spettatori soprattutto nella parte iniziale e in quella centrale: l'inizio fa pensare di trovarci davanti al tipico home invasion, mentre la seconda parte invece ci mette davanti ad una altrettanto tipica ghost story e proprio mentre pensavo che la parte iniziale fosse temporalmente superata, ecco che si ritorna, ancora una volta, all'home invasion, scoprendo, con quello che per me è uno dei colpi di scena dell'anno - nonostante qualche indizio - che in realtà la vita sedici anni dopo gli eventi è tutta nella testa di Beth. Non è dunque Vera ad essere impazzita e a subire eventi paranormali, ma è Beth ad essersi inventata una realtà alternativa per sfuggire dall'orrore, nella quale Vera, rimasta sana e ben cosciente di tutto, cerca continuamente di entrare. Insomma, già il film mi stava piacendo parecchio, per quanto fosse inquietante, violento e anche un po' malato, dopo quel colpo di scena l'ho amato ancora di più perchè il livello, da quel momento in poi, si alza proprio alla grande!

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