Suffragette di Sarah Gavron (2015)
Regno Unito 2015
Titolo Originale: Suffragette
Regia: Sarah Gavron
Sceneggiatura: Abi Morgan
Cast: Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Brendan Gleeson, Anne-Marie Duff, Ben Whishaw, Romola Garai, Meryl Streep, Finbar Lynch, Natalie Press, Samuel West, Geoff Bell
Durata: 106 minuti
Genere: Drammatico, Storico
Le visioni cinematografiche cui assisto come organizzatore del Cineforum del paese in cui abito, il più delle volte, riguardano film che ho già visto: in quanto organizzatore, appunto, ho voce in capitolo sui film che vengono proposti e non mi potrei mai permettere di proporre una pellicola che non ho mai visto. Non essendo però da solo e avendo altre teste pensanti all'interno del gruppo, capita, nemmeno poche volte - almeno tre su una decina di proiezioni a stagione -, che io non abbia visto uno dei lavori proposti ed è proprio il caso di questo "Suffragette", diretto da Sarah Gavron nel 2015 e uscito nelle sale italiane nel 2016, a ridosso della festa della donna. Sarah Gavron è regista non molto nota nel nostro paese e immagino nemmeno nel resto del mondo: soli tre film all'attivo, di cui uno dei due precedenti a questo è un documentario, tutti, comunque, a tematica femminile. Per "Suffragette" però il cast è di livello: abbiamo Helena Bonham Carter e Carey Mulligan in ruoli da protagoniste, poi abbiamo una Meryl Streep che campeggia in bella mostra nella locandina del film, che però a conti fatti appare in scena per meno di cinque minuti, ma ehi, vuoi che i nostri distributori non sfruttino quel bel faccione da rompipalle della Streep - che ammettetelo, ha rotto le palle anche a voi, sarà brava e tutto, ma non è che tutto quello che fa sia platino eh - per promuovere un po' il film?
"Suffragette", come pare abbastanza ovvio dal titolo, è ambientato nella Londra del 1912, epoca in cui le donne non avevano ancora diritto di voto e non vantavano alcun diritto sui figli, svolgendo turni di lavoro estenuanti e risultando in tutti i sensi assoggettate agli uomini, nella fattispecie ai mariti. Nasce così il movimento delle Suffragette, un gruppo di donne che, anche con manifestazioni violente, portò avanti una serie di lotte per la rivendicazione dei propri diritti, mettendo alla luce una situazione in cui non è solamente il diritto di voto ad essere importante, tra le richieste portate avanti da questo gruppo di donne. Tra esse, nel film, vediamo la storia di Maud Watts, personaggio inventato per fini cinematografici, circondato però da donne e situazioni realmente esistite ed accadute, che si unisce un po' per caso, un po' per il desiderio di cambiare in meglio la propria vita, a questo gruppo di rivoluzionarie, capitanate da Emmeline Pankhurst, che guida il gruppo rimanendo nell'ombra perchè ricercata dalla polizia, a stretto contatto con Edith Ellyn, che fu una delle prime donne ad utilizzare metodi violenti nelle manifestazioni delle Suffragette.
Vedendo il film e discutendone al termine come tipico di ogni buon cineforum che si rispetti, emerge quanto, nonostante dal punto di vista tecnico la pellicola non sia particolarmente eccezionale, nè tanto meno originale, a volte i contenuti possano fare la differenza, elevando un film al di sopra del suo effettivo valore artistico. Innanzitutto la sofferenza delle donne che si ritrovano costrette ad attuare una vera e propria rivoluzione per vedersi riconoscere i propri diritti è ben messa in mostra dalla regista Sarah Gavron, che ben evidenzia sia le angherie subite dai propri datori di lavoro, con turni estenuanti in luoghi pericolosi per la propria salute, sia da parte dei propri mariti, sia dalla polizia, sempre pronta a fermare con la violenza qualsiasi minima manifestazione di ribellione, anche le più innocue. Viene anche ben messo in evidenza quanto, nonostante il diritto di voto e la parità di diritti - anche se per quanto riguarda la seconda ancora siamo abbastanza indietro, notare poi come il film voglia, parlando del passato, portarci anche al presente - siano dati per scontati nella nostra epoca, questi sono arrivati in seguito ad una serie di lotte, durate più di un decennio - il film è ambientato nella Londra del 1912, per ottenere il voto le donne inglesi hanno dovuto aspettare più di dieci anni, complice anche la Prima Guerra Mondiale, mentre nel resto del mondo ancora di più - di cui pare che da qualche anno un po' tutti ci siamo dimenticati.
Voto: 7,5
Bel film, davvero brava Carey Mulligan, però sinceramente mi aspettavo qualcosa in più, seppur resti un film importante che tutti dovrebbero vedere ;)
RispondiEliminaVisto un paio di anni fa. Per me senza infamia e senza lode, invece, nonostante cast e tema.
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