Unfriended: Dark Web di Stephen Susco (2018)



USA 2018
Titolo Originale: Unfriended: Dark Web
Sceneggiatura: Stephen Susco
Durata: 88 minuti
Genere: Thriller


Se cinque anni fa mi avessero detto, dopo aver guardato "Unfriended", che sarebbe arrivato un seguito in Italia che sarebbe anche potuto piacermi, avrei riso fragorosamente in faccia alla persona che mi avesse portato quella notizia. Difatti "Unfriended" mi aveva fatto letteralmente schifo, lo avevo trovato piuttosto stupido e l'idea di vederne un sequel non è che mi allettava più di tanto. É proprio per questo motivo che ho aspettato così tanto prima di dare un'opportunità a questo film: passato per il pubblico della rete già un annetto fa, arrivato nei cinema italiani pochi mesi fa, sono riuscito a vederlo su Netflix mentre ero in Corea del Sud, in uno dei lunghi viaggi in pullman che mi portavano verso le varie mete del mio lungo viaggio. Siamo qui tanto a parlare di sequel, quando in realtà ci troviamo in un ambiente molto diverso e in un genere cinematografico molto diverso rispetto al film che portava lo stesso titolo principale cinque anni fa. L'unica cosa in comune, infatti, è la struttura narrativa, ma andiamo per gradi. Affidata la regia a Stephen Susco, illustre sconosciuto, i protagonisti del film non è che siano tanto più famosi nel nostro paese: su tutti si segnalano il protagonista assoluto della vicenda Matias, interpretato da Colin Woodell, già visto in "Unsane" di Steven Soderbergh, così come il personaggio di Damon interpretato da Andrew Lees, visto e presto dimenticato in "Macchine mortali".
Matias è un ragazzo circa ventenne che, durante un turno di lavoro, trova un computer portatile - un Mac, tra l'altro, roba che vorrei trovarne io uno in giro così a caso, anche se farei una fatica bestiale ad abituarmi alle sue shortcut, ora che ho iniziato ad avere padronanza con quelle di Windows - con il quale può finalmente proseguire il suo progetto, un software che gli permetterà di comunicare più facilmente con la sua ragazza sordomuta. La ragazza non prenderà bene il suo progetto, mentre la sera stessa Matias si presterà ad una sessione di gioco online con i suoi amici su Skype. Esplorando i file nascosti del computer scoprirà dei video che lo porteranno ad essere contattato da un uomo misterioso che vuole riottenere a tutti i costi il suo computer, minacciando lui, la sua ragazza e tutti i suoi amici e portandolo tutti all'interno del dark web.
Dopo il primo "Unfriended", che a mia memoria è stato uno dei primi film girati interamente attraverso l'utilizzo di chiamate Skype, con la trama che si svolge al computer, il thriller "Searching" era riuscito a sfruttare al meglio questo stratagemma narrativo, risultando estremamente teso ed interessante nella scoperta del mistero che lo avvolgeva. Questo "Unfriended: Dark Web", a dir la verità poco ha a che spartire con il suo predecessore, che era un horror abbastanza classico, ma ha sicuramente più punti in comune con lo stesso "Searching", ma anche con un altro thrillerino adolescenziale abbastanza godibile come "Nerve" - e mi rendo conto che potrebbe trattarsi di uno spoiler clamoroso, ma meglio parlarne in qualche modo che non parlarne affatto. Per quanto lo svolgimento della vicenda non sia dei più creativi e ricercati dal cinema mondiale, questo "Unfriended - Dark Web" riesce a coinvolgere dall'inizio alla fine, risultando un thriller abbastanza teso, con quasi nessun momento di stanca e una buona gestione del ritmo. Il finale abbastanza a sorpresa - poi oh, voi potete dire che lo avevate già capito, ma io ho anche già detto che su queste cose sono abbastanza stupido e sprovveduto - riesce a dare al film una conclusione spiazzante e anche abbastanza cattivella che funziona in quanto perfettamente coerente con il resto della narrazione. Non saremo certo davanti al film del secolo, ma "Unfriended: Dark Web" si lascia guardare ed è stata sicuramente una piacevole sorpresa tra le visioni che invece avevo abbastanza sottovalutato negli ultimi mesi.

Voto: 6,5

Commenti

  1. Ho preferito il primo capitolo ma anche questo è molto interessante :)

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