Unsane di Steven Soderbergh (2018)



USA 2018
Titolo Originale: Unsane
Regia: Steven Soderbergh
Sceneggiatura: Jonathan Bernstein, James Greer
Cast: Claire Foy, Joshua Leonard, Jay Pharoah, Juno Temple, Aimee Mullins, Amy Irving, Polly McKie, Zach Cherry, Sarah Stiles, Matt Damon, Raúl Castillo, Mike Mihm, Colin Woodell
Durata: 97 minuti
Genere: Thriller, Horror


Nel giro di nemmeno due mesi sono usciti in Italia ben due film diretti da Steven Soderbergh: uno di questi, "La truffa dei Logan", è in realtà un film del 2017 arrivato da noi con un colpevole ritardo, mentre l'altro è "Unsane", il film di cui vi parlo oggi, che ha fatto discutere principalmente perchè le riprese sono state effettuate con tre iPhone 7 Plus. Soderbergh è regista piuttosto prolifico, esce almeno un suo film all'anno, che sia per il cinema o per la televisione e il regista non disdegna nemmeno le serie TV. Così come io, pur non avendo visto tutta la sua filmografia vasta e multigenere, apprezzo particolarmente il regista, soprattutto per la sua volontà di mettersi in gioco e di dare ad ogni suo film una personalità ben decisa, sperimentando sempre nuove tecniche e nuove tematiche. E "Unsane" è proprio un esempio di questa sua volontà, visti gli strumenti utilizzati per le riprese.
Sawyer Valentini, interpretata dalla Claire Foy di "The Crown", è una donna in carriera di Boston, che lascia la sua città per fuggire da David Strine, interpretato da Joshua Leonard, uno stalker che la perseguita da tempo. Una volta arrivata nella nuova città si rivolge ad una terapista per risolvere i suoi problemi psicologici, ma questa la raggira facendole firmare un ricovero spontaneo di un giorno all'interno della clinica psichiatrica. Lì la donna ritroverà il suo stalker, che nel frattempo ha cambiato identità. Con "Unsane" ci troviamo davanti a uno di quei tipici film che, senza strafare nè a livello di sceneggiatura nè a livello registico, può tranquillamente piacere perchè in grado di coinvolgere lo spettatore e di creare una buona dose di tensione, soprattutto per quel che riguarda tutte quelle scene ambientate nell'ospedale psichiatrico, che hanno quel non so che di claustrofobico e di fastidioso che mi piace sempre particolarmente quando guardo un film.
Siamo sicuramente davanti ad una sceneggiatura non particolarmente elaborata che gioca con alcuni clichè del genere thriller senza tentare nemmeno di rielaborarli e di usarli in maniera creativa, tant'è che da questo punto di vista si può tranquillamente dire di trovarsi davanti ad un normalissimo thriller di quelli senza troppe pretese, buoni per rinfrescare le serate estive che però non lasciano moltissimo allo spettatore. Non è però, nemmeno per sbaglio, un film da buttare, anzi: innanzitutto la dose di tensione che viene costruita dalla vicenda è quella giusta per tenere lo spettatore incollato allo schermo, resa ancora più forte da una colonna sonora quasi totalmente assente che si limita principalmente a qualche imbeccata qua e là senza diventare fondamentale per il film. In secondo luogo mi è parsa ancora una volta più che buona l'interpretazione della protagonista Claire Foy, che dopo aver sorpreso nei panni della regina Elisabetta in "The Crown", conferma di essere una bravissima attrice in grado di trasmettere, tramite il suo personaggio, le stesse emozioni al pubblico. In secondo luogo l'idea di usare gli iPhone 7 Plus come macchine da presa dà alla pellicola un certo realismo, si vede che le inquadrature non sono sofisticate nè particolarmente ricercate, ma non ci troviamo nemmeno davanti ad uno di quei mockumentary in cui la telecamera a mano si muove a cazzo di cane come nei servizi di "Lucignolo" - e mi dò il cinque da solo per il pezzo di storia della televisione che ho tirato fuori -.
Insomma, per quanto riguarda "Unsane" siamo davanti ad un film di certo non memorabile che però sa come intrattenere e si gioca abbastanza bene tutte le carte a sua disposizione per creare nello spettatore una certa dose di tensione e di senso di cluastrofobia.

Voto: 6

Commenti

  1. Oggi non ti leggo perché devo ancora vedere il film, ma mi è caduto l’occhio sul paragone con Lucignolo in grassetto e sono scoppiato a ridere (storia vera). Soddy-Boy faccio fatica a digerirlo quindi devo fare dello yoga (oppure ubriacarmi, la seconda è più divertente) per sopportare i suoi film, ripasserò a leggerti dopo la visione, o dopo la sbronza ;-) Cheers

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  2. Confesso che l'idea di un film girato con l'iPhone non mi piace troppo... anche perché sono da sempre androidiano :D VEdremo comunque, i Soderbergh di quest'anno sono entrambi (per motivi diversi) intriganti...

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