A casa tutti bene di Gabriele Muccino (2018)
Italia 2018
Titolo Originale: A casa tutti bene
Regia: Gabriele Muccino
Sceneggiatura: Gabriele Muccino, Paolo Costella
Cast: Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Elena Cucci, Tea Falco, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Gianfelice Imparato, Ivano Marescotti, Giulia Michelini, Sandra Milo, Giampaolo Morelli, Stefania Sandrelli, Valeria Solarino, Gianmarco Tognazzi
Durata: 105 minuti
Genere: Drammatico
Sembra quasi di farlo apposta, parlare per due giorni di seguito di cinema italiano, ma tranquilli, non ci fate troppo l'abitudine. Non che per qualche motivo particolare lo schifi o per altro, semplicemente di film italiani ne guardo meno rispetto a quelli delle altre nazioni - e dal punto di vista matematico è anche una cosa inattaccabile, obiettivamente - e pare dunque strano vederne recensiti su questo blog ben due nella stessa settimana. Se poi parliamo di un film di Gabriele Muccino, regista che non posso nemmeno dire di odiare perchè i suoi film li ho a lungo evitati come la peste semplicemente perchè mi hanno sempre ispirato meno di una maratona in replica di tutte le gare di un'intera stagione di Formula 1 - sì, odio la Formula 1 e sto aspettando che qualcuno, magari Elio e le storie tese, mi insegni a suonarla -. Per quanto riguarda "A casa tutti bene" però, in qualche modo, sono riuscito a farmi convincere sia da un trailer piuttosto interessante, visto a più riprese nei cinema prima della sua uscita, ma soprattutto da un paio di recensioni che non è che lo esaltassero, ma quanto meno lo facevano sembrare più carino di quanto mi aspettassi. E siccome in questo periodo ho più bisogno di un film carino e grazioso, piuttosto che del capolavoro indiscutibile, ecco che mi sono gettato nella visione.
Alba e Pietro, interpretati rispettivamente da Stefania Sandrelli e Ivano Marescotti, sono due pensionati che hanno deciso di trasferirsi su un'isola. In occasione delle loro nozze d'oro organizzano una grande festa, alla quale invitano tutti i familiari. Terminata la festa gli ospiti, a causa del maltempo, non possono lasciare l'isola e saranno costretti a una convivenza forzata durante la quale verranno inevitabilmente fuori tutti quei dissidi che hanno contribuito a dividere la famiglia e a spezzarne l'equilibrio negli anni precedenti. Si parla di problemi famigliari in un film con un cast corale che attinge a piene mani da praticamente tutte le branche dello spettacolo all'italiana e quando il film punta in maniera particolare sui dialoghi e sulla rievocazione degli eventi tramite i flashback io mi ci trovo quasi sempre piuttosto bene. Mi piace sempre particolarmente quando vengono messi in scena liti e conflitti familiari, così come mi piace quando la prevalenza del dialogo fa emergere la bravura di alcuni attori rispetto ad altri.
Senza strafare e senza esagerare, "A casa tutti bene" ci mostra tutta una serie di dialoghi in cui il buonismo viene messo da parte per lasciare spazio a tutte quelle contraddizioni delle larghe famiglie all'italiana di altri tempi che fino a molti anni fa erano un tabù per il nostro cinema. Pur con un ritmo non particolarmente sostenuto, il film coinvolge e crea un certo interesse e una certa empatia verso alcuni dei personaggi che vengono messi in scena con alcune sorprese a livello recitativo e altre conferme sia dal punto di vista positivo sia dal punto di vista negativo. Ci si affeziona dunque in modo particolare al Paolo interpretato da Stefano Accorsi, attore dalle mille risorse che ancora mi deve veramente convincere ma che nei panni dello scrittore "maledetto" ci sta alla grandissima, così come si rimane piacevolmente sorpresi da Luana, interpretata da una Giulia Michelini che aveva iniziato giovanissima con "Distretto di polizia 3", continuando con "Squadra antimafia - Palermo oggi" nei panni di Rosy Abate, dando qui una interessantissima performance recitativa. Ottima è poi la conferma di Pierfrancesco Favino, buonissimo attore della scuola italiana del nuovo millennio che qui interpreta Carlo in maniera sentita e molto credibile, così come pessima è la conferma di Claudia Gerini, che fatico a sopportare soprattutto dopo la cagnesca interpretazione nella prima stagione di "Suburra - La serie".
Insomma, la forza di "A casa tutti bene" sono i dialoghi a volte piuttosto cattivelli, che vengono interpretati molto bene - nella maggior parte dei casi - da un cast in grande spolvero. Lungi da me voler elogiare il cinema di Muccino, d'altronde pure i suoi film precedenti continuano ad ispirarmi meno di una cura Ludovico di quattordici ore consecutive a base di "Top Gear", però in questo film, senza nulla di veramente eccezionale, è riuscito a coinvolgermi sia dal punto di vista cinematografico sia da quello emozionale.
Voto: 7
Per me, invece, Ghini e la Gerini sono i migliori del cast, infatti hanno avuto anche qualche nomination qui e lì, se non sbaglio.
RispondiEliminaPer il resto, concordo con questo Muccino affatto insolito, ma non da stroncare.