Sconnessi di Christian Marazziti (2018)



Italia 2018
Titolo Originale: Sconnessi
Regia: Christian Marazziti
Sceneggiatura: Michela Andreozzi, Christian Marazziti, Massimiliano Vado
Cast: Fabrizio Bentivoglio, Ricky Memphis, Carolina Crescentini, Stefano Fresi, Eugenio Franceschini, Antonia Liskova, Benedetta Porcaroli, Giulia Elettra Gorietti, Maurizio Mattioli, Lorenzo Zurzolo, Daniela Poggi
Durata: 85 minuti
Genere: Commedia


Era decisamente da un po' di tempo che sentivo il bisogno di guardarmi una commedia italiana degli ultimi anni, uno di quei film potenzialmente innocui dal punto di vista dei contenuti, ma abbastanza leggeri e freschi nella narrazione da risultare comunque piuttosto piacevoli. E pensare che "Sconnessi" era proprio uno di quei film che, nel periodo in cui è uscito, avevo pensato che sarebbe stato quello maggiormente condito di retorica - visto lo spunto di partenza per la trama del film - e che mi stavo per rifiutare di vedere, memore anche delle difficoltà che trovo tutte le volte che vedo un film in cui il protagonista è interpretato da Fabrizio Bentivoglio. Molti in Italia lo ritengono un grande attore, uno dei nomi su cui puntare per la buona riuscita di un film: ecco, a me il suo modo di recitare dà parecchio fastidio, il suo modo di scandire lentamente ogni parola che pronuncia, senza che mai nel discorso se ne mangi minimamente una trovo sia poco realistico, insomma, ce lo vedo benissimo per il teatro, ma in un film non riesco mai a comprenderlo a fondo. Ma veniamo a noi: questo "Sconnessi", com'è?
Non ve lo dirò subito, come al solito si parte dalla trama, il cui spunto di partenza potrebbe tranquillamente far pensare - e con me ci era riuscito alla grandissima - al pippone retorico sull'utilizzo sbagliato dei cellulari e della connessione ad internet, di cui ormai tutti disponiamo. I componenti di una famiglia allargata, il cui "capo famiglia" è Ettore Ranieri, interpretato da Fabrizio Bentivoglio, si ritrova in uno chalet di montagna per festeggiare il suo compleanno. I membri della famiglia si ritroveranno presto, per un guasto alla rete elettrica, completamente isolati e senza connessione ad internet. La mancanza di connessione diventerà occasione per la famiglia di comunicare, come non facevano da molto tempo. Diciamo che il pippone retorico non è che venga scansato completamente da questo "Sconnessi", però, per quel che può contare, non mi è pesato come avrei pensato prima della visione: con i componenti della famiglia che vengono presentati come degli smartphone dipendenti a livelli esagerati, non troppo realistici ma nemmeno così tanto distanti dalla realtà, già la pellicola mi stava facendo venire l'orticaria, con solo qualche battutina qua e là a funzionare senza però colpire mai nel segno.
Poi però ad un certo punto viene a mancare la connessione ad internet e quelli che fino ad ora si erano dimostrati dei personaggi leggermente patetici e senza la minima personalità acquisiscono un po' di spessore: non a livelli esagerati, ovvio, siamo pur sempre davanti ad una di quelle commedie all'italiana innocue e leggere, ma comunque piacevoli, però quanto meno i personaggi messi in scena cominciano a dialogare e a risultare un po' più simpatici per lo spettatore. Le storie e le sottotrame narrate in questo film non sono poche e in un film corale funzionano a tratti, con personaggi più e meno riusciti, ma sicuramente non ci troviamo davanti ad una sceneggiatura buttata allo sbaraglio e senza un criterio. Pur non andando troppo a fondo nei rapporti umani "Sconnessi" funziona nella sua leggerezza e innocuità soprattutto nella seconda parte, grazie anche ad un paio di battute ben assestate e grazie anche al personaggio di Palmiro, interpretato da uno Stefano Fresi che come attore comico mi convince sempre di più, macchietta comica del film che ci regala sicuramente i momenti più divertenti. Da dire c'è anche che l'attore ha il phisique du role e un modo di parlare veramente perfetto per divertire, mi piacerebbe prima o poi vederlo alle prese con qualcosa di diverso, ma per ora ce lo teniamo così.
Nel frattempo "Sconnessi" non è che me la senta di consigliarlo caldamente, così come non me la sento nemmeno di sconsigliarlo: sono più propenso verso il dirvi di guardarlo, un paio di momenti di sana leggerezza ve li potrebbe dare tranquillamente, se non avete la pretesa di trovarvi davanti al film d'autore e se resistete all'orchite dovuta al pippone retorico della prima parte del film.

Voto: 6

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