Io c'è di Alessandro Aronadio (2018)
Italia 2018
Titolo Originale: Io c'è
Regia: Alessandro Aronadio
Sceneggiatura: Alessandro Aronadio, Valerio Cilio, Edoardo Leo, Renato Sannio
Cast: Edoardo Leo, Margherita Buy, Giuseppe Battiston, Massimiliano Bruno, Giulia Michelini, Gisella Burinato, Gegia
Durata: 100 minuti
Genere: Commedia
Quando era uscito nei cinema italiani, solamente a Marzo del 2018, ero rimasto particolarmente attratto da "Io c'è", film con Edoardo Leo e Giuseppe Battiston in cui i protagonisti creavano una religione chiamata "Ionismo". Sarà stata la non proprio leggera sponsorizzazione da parte dei telegiornali di cinque mesi fa, sarà il fatto che Edoardo Leo mi è sempre stato particolarmente simpatico, soprattutto dopo le sue ultimissime interpretazioni come quelle nella trilogia di "Smetto quando voglio" e anche quella in "Perfetti sconosciuti" - dove era l'antipatico del gruppo -, o forse sarà addirittura la presenza di Giuseppe Battiston, che è un ragazzo intelligente, si vede - "da cosa?"... "Beppe, Beppe non stare ad approfondire tutto...", chi non dovesse cogliere la citazione... FUORI! -.
Massimo Alberti, interpretato da Edoardo Leo, è il titolare di un bed & breakfast in fallimento, dopo aver sperperato quasi interamente l'eredità lasciata dal padre a lui e alla sorella Adriana, interpretata da Margherita Buy, che gli fa anche da commercialista. Dopo un soggiorno in una casa gestita da suore, Massimo ha l'illuminazione: inventare una nuova religione, lo "Ionismo", con la quale suggerisce ai suoi adepti di vivere in funzione di se stessi per raggiungere la felicità. Il tutto, facendo figuarare il bed & breakfast come chiesa per quella religione e facendo pagare gli ospiti tramite donazioni, in modo da non dover pagare le tasse. Per fare ciò si consulterà con Marco, attuale compagno della sua ex moglie interpretato da Giuseppe Battiston - che è un ragazzo intelligente, si vede! -, scrittore non di particolare successo, che pensa di sapere come si fonda e gestisce una nuova religione.
Lo dico subito senza girarci troppo intorno: da "Io c'è", prima della visione, non mi aspettavo molto di più rispetto alla solita commedia all'italiana, simpatica, fresca e leggera, perfetta per le serate estive e che non fa del male a nessuno, nemmeno a coloro che vorrebbe criticare. Così come non mi aspettavo tanto, sinceramente non mi sarei aspettato niente di meno. Insomma, con la visione di "Io c'è" fondamentalmente cercavo una commedia senza pretese, rassicurante nello svolgimento, che magari mi facesse divertire e, possibilmente, fornendomi quel qualcosa in più per farmela piacere e farmela ricordare, almeno per un mesetto, non dico tanto. Purtroppo, invece, il riscontro con questa commedia non è stato dei più positivi: bene il punto di partenza, benino Edoardo Leo e bene Giuseppe Battiston - che è un ragazzo intelligente, si vede! - nelle loro interpretazioni, ma davvero "Io c'è" è una di quelle commedie che non fa male a nessuno e che, purtroppo, non fa nemmeno ridere se non in un paio di frangenti isolati, senza una particolare verve comica.
Si sarebbe potuta criticare la Chiesa come istituzione con svariati privilegi, ma il tutto si risolve in maniera abbastanza banale e senza mordente e il tentativo di fare una satira sul'argomento ribaltando il punto di vista dello spettatore ponendo al centro un personaggio che questi cavilli li vuole sfruttare era un'idea buona, almeno sulla carta. Purtroppo non c'è nulla di tutto ciò e dalla visione di questa pellicola rimane poco, forse addirittura nulla, nella mente dello spettatore. Se non il piacere di vedere l'ennesima buona performance recitativa di un ragazzo così intelligente, si vede, come Giuseppe Battiston. E poco altro, in realtà.
Voto: 5
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