A Quiet Place di John Krasinski (2018)



USA 2018
Titolo Originale: A Quiet Place
Regia: John Krasinski
Sceneggiatura: Scott Beck, Bryan Woods, John Krasinski
Cast: Emily Blunt, John Krasinski, Noah Jupe, Millicent Simmonds, Cade Woodward, Leon Russom, Doris McCarthy
Durata: 90 minuti
Genere: Horror


Arrivato in Italia ad Aprile di quest'anno, "A Quiet Place" ha subito fatto parlare di sè per la sua idea, assolutamente originalissima per il cinema di questo decennio, di essere completamente senza dialoghi. Oltre a questo, molti ne elogiavano la sua qualità in quanto appartenente al genere horror, consigliandone la visione in sala per la capacità del regista di creare, con la pellicola, un'atmosfera praticamente unica in cui tutta la sala rimaneva in silenzio, catturata dalla visione, aumentando a dismisura il livello di tensione creata dal film. Purtroppo però io mi ci sono mangiato parecchio le mani per non essere riuscito a vedere tale film al cinema, quindi qualche giorno fa mi sono messo nella mia bella camera, spente le luci, silenzio assoluto e spento anche il cellulare e mi sono goduto "A Quiet Place" in home video, con anche una certa dose di aspettativa.
La trama del film giustifica di per sè l'idea del regista di girare un film senza dialoghi: siamo nel 2020 e la Terra è stata invasa da dei predatori alieni privi di vista, ma con un udito sofisticatissimo, in grado di intercettare il minimo rumore e di uccidere in questo modo la preda. La vicenda comincia ottantanove giorni dopo l'invasione e protagonista è la famiglia Abbott, composta da Lee, dalla moglie Evelyn, dalla figlia sorda Regan e gli altri due figli Marcus e Beau, interpretati rispettivamente da John Krasinski nella doppia veste di regista e attore, da Emily Blunt, Millicent Simmonds, Noah Jupe e Cade Woodward. Perso subito il figlio Beau a causa di un aereo giocattolo, la narrazione si sposta direttamente un anno dopo, con le creature aliene che in qualche modo sembrano essersi accorte della presenza della famiglia, non essendo però mai riusciti a catturare nessuno dei suoi componenti. Inizia dunque per loro una lotta per la sopravvivenza e per liberasi delle tre creature che danno loro la caccia.
"A Quiet Place" è sicuramente un film affascinante che probabilmente se non fosse partito dall'interessante idea della quasi totale assenza di dialoghi e dell'essere dialogato quasi interamente con il linguaggio dei segni sarebbe pure passato inosservato e non avrebbe fatto discutere così tanto gli appassionati di cinema horror. C'è da dire che sotto determinati punti di vista il film funziona alla grande, anche se non siamo davanti ad un vero e proprio capolavoro. Innanzitutto l'atmosfera generale che si respira per tutta la durata della pellicola è veramente inquietante e il totale silenzio in cui si svolge la vicenda contribuisce in maniera decisiva a creare questa atmosfera tesissima. In secondo luogo, togliendo completamente i dialoghi sono le interpretazioni dei protagonisti a dover alzare il livello e qui ci riescono molto bene: Emily Blunt è in formissima e riesce a trasmettere tutte le sue emozioni al pubblico e pure John Krasinski non se la cava per nulla male. Da segnalare poi in maniera positiva anche la giovane esordiente Millicent Simmonds.
Come già detto non siamo davanti ad un capolavoro, ma questo film dimostra ancora una volta quanto magari anche una semplice idea un minimo innovativa possa cambiare sensibilmente il modo in cui ci si avvicina alla visione della pellicola e, soprattutto, il modo in cui la si affronta. E "A Quiet Place" ne è sicuramente un ottimo esempio.

Voto: 7

Commenti

  1. Al cinema, con un impianto sonora ad hoc, mi aveva veramente fatto saltare a più riprese. In una visione domestica, invece, chissà, temo non farebbe lo stesso effetto.

    RispondiElimina
  2. Io l'ho adorato. Nella sua semplicità, è ancora l'horror più bello visto quest'anno!

    RispondiElimina
  3. Dici bene, anche io non penso sia un capolavoro, però cacchio avercene di film così, penso che a fine anno lo ricorderò come uno dei migliori, perché è un film con un sacco di personalità, una storia che funziona e un cast efficacissimo, insomma il voto ci sta tutto ;-) Parlano già di fare un seguito visto il successo, ma per quanto mi riguarda, va benissimo così, non serve aggiungere altre parole. Cheers!

    RispondiElimina

Posta un commento

Quando commentate ricordate che si sta pur sempre parlando di opinioni, quindi siate educati. Apprezzo sempre una punta di sarcasmo, sarò il primo a tentare di rispondervi a tono.

Non sono in cerca di prestiti ultravantaggiosi, ma sono ben disposto verso le donazioni spontanee!

Post popolari in questo blog

Le spose di Dracula di Terence Fisher (1960)

Unbreakable Kimmy Schmidt - Stagione 1

Rambo di Ted Kotcheff (1982)