NICOLE KIDMAN DAY - Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos (2017)


Irlanda, USA, Regno Unito 2017
Titolo Originale: The Killing of a Sacred Deer
Sceneggiatura: Efthymis Filippou, Yorgos Lanthimos
Durata: 121 minuti
Genere: Drammatico, Thriller


Dopo un periodo in cui si faceva una fatica tremenda a riunirsi, la solita cricca di blogger sta iniziando a ritrovare continuità e, visto che oggi Nicole Kidman, attrice dai più particolarmente apprezzata, compie la bellezza di 52 anni, quale migliore occasione per organizzare una giornata in suo onore, per augurarle buon compleanno? Di film scelti ce ne sono per tutti i gusti, da quelli impegnati alle commedie, da quelli strambi ed enigmatici a quelli comprensibili senza un particolare sforzo mentale, insomma, una buona occasione per celebrare una brava attrice non necessariamente nei suoi film più famosi o nelle interpretazioni più significative, ma semplicemente segnalando qualche film a scoprire o qualche altro da vedere assolutamente, in qualche modo imprescindibile. La mia scelta in tal senso è ricaduta su "Il sacrificio del cervo sacro", che nel 2017 avevano praticamente visto tutti in rete, mentre nei cinema italiani è uscito solamente nel 2018, con il consueto annetto di ritardo per quel che riguarda le produzioni che non sono candidate all'Oscar e che non sono particolarmente mainstream. Infatti, da quel che ricordo, non si può certo dire che il pubblico abbia premiato questo film diretto da Yorgos Lanthimos e con protagonisti Colin Farrell e Nicole Kidman, che interpretano una coppia di genitori, tanto che ricordo che il film dalle mie parti rimase in sala poco più di una settimana e, vista una certa coincidenza di impegni, non riuscii a vederlo fino a quando, non molto tempo fa, è stato messo a disposizione su Now TV, dove ho potuto recuperarlo tranquillamente.
Steven Murphy è uno stimato cardiochirurgo che da tempo intrattiene un rapporto non ben precisato con un ragazzo di nome Martin, interpretato da Barry Keoghan, e vive con la moglie Anna e i due figli Kim e Bob, interpretato rispettivamente da Raffey Cassidy e da Sunny Suljic. Una sera, tornato a casa dal lavoro, Steven decide di raccontare alla moglie che Martin è il figlio di un suo paziente, morto dieci anni prima in un incidente stradale, che lui ha deciso di aiutare a superare il lutto. Alla continua ricerca di attenzioni da parte di Steven, Martin si recherà dapprima a casa sua per cena, per poi invitare l'uomo a casa sua, per cenare con sua madre, con l'intento di lasciarli soli in modo che tra di loro possa nascere una relazione. Steven decide di non tradire la moglie e di rincasare, ma il giorno dopo Bob, il figlio più piccolo, si ritroverà con le gambe completamente paralizzate e in ospedale nessuno riuscirà a capire la causa di questa paralisi. Sarà proprio Martin a rivelare a Steven il suo piano: siccome il padre non è morto sul colpo in seguito all'incidente, ma sul tavolo operatorio per via di una negligenza di Steven, lui si ritrova ora costretto ad uccidere un membro della sua famiglia, ma dovrà essere Steven stesso a decidere chi sacrificare, pena la morte di tutti i suoi familiari.
Dopo aver visto la scorsa settimana "Il sacrificio del cervo sacro" posso tranquillamente dire di avere aspettato decisamente troppo prima di dargli un'opportunità, dato che mi sono trovato davanti ad uno dei film più strani e al contempo belli che io abbia visto negli ultimi anni, una vera e propria meraviglia. Dopo il film malatissimo che era stato "The Lobster", che mi aveva sconvolto, e una delle prime esperienze di normalità con "La favorita", uscito in Italia pochi mesi fa, la collezione di Lanthimos fa segnare un altro film in grado di creare fastidio nello spettatore, avvolgendolo in un'atmosfera opprimente in cui la trama, ispirata al mito greco del sacrificio di Ifigena, ha un incedere lento ma costante, in grado di mantenere ben saldi gli occhi dello spettatore sulle immagini che gli vengono mostrate. Siamo davanti ad uno di quei film che lasciano veramente il segno in chi li guarda, perchè registicamente e fotograficamente ottimi e perchè la trama non è di quelle che lasciano indifferenti. Iniziando a guardare "Il sacrificio del cervo sacro" è impossibile non rimanere affascinati dal modo di esprimersi dei personaggi, dai concetti a volte altamente filosofici che tirano fuori nei loro dialoghi, nè tanto meno ad una colonna sonora che contribuisce a creare un clima di inquietudine, amplificando, come se ce ne fosse bisogno, il senso che in questa storia ci sia qualcosa di sbagliato, di mentalmente malsano.
A livello recitativo a sorprendere maggiormente è Barry Keoghan, interpretando il personaggio di Martin in maniera da renderlo enigmatico ed indecifrabile, ma anche altamente inquietante nel compiere le sue azioni, che sembrano rese possibili da una sorta di potere che in maniera azzeccata il regista decide di non spiegare, in modo da amplificarne l'effetto. Molto bene anche Colin Farrell nei panni di Steven, uomo che deve necessariamente fare i conti con le sue negligenze e con le cose non dette, messo davanti ad una scelta impossibile, ma che pare prima o poi, con cinismo, dovrà comunque compiere. A fare da contraltare al suo personaggio è Nicole Kidman nei panni di sua moglie, donna molto più pragmatica, sconvolta dalla tragedia di dover vedere i suoi due figli strisciare letteralmente sul pavimento per potersi muovere, ma comunque decisa nel convincere il marito a cercare un modo per guarirli, anche a costo di uccidere uno di loro, in quanto scelta più logica, dato che comunque ne potranno avere altri. Una scelta terribile ma perfettamente in linea con quella che è la visione del mondo che ci aveva mostrato Yorgos Lanthimos nei suoi film precedenti, mostrataci ancora una volta in un film che è una vera e propria meraviglia per gli occhi.

Voto: 8,5

Partecipano alla rassegna anche i seguenti blogger amici:

Bollalmanacco - La donna perfetta
La bara volante - Da morire
Pensieri Cannibali - Destroyer
La fabbrica dei sogni - Il matrimonio di mia sorella
Director's Cult - Moulin Rouge
La stanza di Gordie - The Others
Stories - Big Little Lies
Una mela al gusto pesce - Amori e incantesimi


Commenti

  1. un film terrificante, nel senso positivo del termine ^_^

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  2. Adorato dalla prima all'ultima scena.
    Proprio ieri ci siamo messe, con una collega, a raccontarlo a un'altra che mai lo aveva visto e che, dopo il nostro racconto, ha giurato di non guardarlo mai! XD

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  3. Un film che mi attira molto e vorrei vedere, il che mi porta, purtroppo, a non poter leggere il post, temendo spoiler!

    Passo quindi solo per rompere le palle e pregarti di aggiungermi all'elenco dei link col mio post ;)

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  4. Lant… Lanthi… Lanthi… quello lì, ha un occhio da chirurgo che mi ha affascinato fin dalla prima volta che mi ha preso a calci nel (bellissimo) “Dogtooth”. Questo film inizia con un’operazione a cuore aperto che davvero conferma il fatto che forse è un chirurgo per davvero. Scelta coraggiosissima per un “Day” a tema perché è un film talmente pieno di argomenti, che Nicoletta riesce ad essere uno splendido tassello del mosaico. In ogni caso è uno dei film migliori usciti recentemente, quindi hai fatto benissimo a sceglierlo ;-) Cheers

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  5. Visto, come certo saprai, e pur condividendo alcune cose, non d'accordo col giudizio finale, anche se poi pentito di averlo visto non sono, ed è già tanto ;)

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  6. L'avevo adocchiato quando è uscito al cinema, ma poi non ho più avuto modo di vederlo...Altro film che devo recuperare...

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