Secret Obsession di Peter Sullivan (2019)



USA 2019
Titolo Originale: Secret Obsession
Sceneggiatura: Kraig Wenman, Peter Sullivan
Durata: 97 minuti
Genere: Thriller


Netflix in quanto a pubblicità è sempre abbastanza brava e io, notoriamente, davanti a queste cose sono proprio un bell'allocco e ci casco quasi sempre. I loro banneroni e i loro trailer spesso e volentieri riescono ad intrigarmi, sarebbero capaci di fare un bel trailer anche su un film bruttissimo e mi capita spessissimo di rimanere invischiato nella visione di un film originale Netflix che poi a conti fatti si rivela deludente e soprattutto poco originale a livello di script. Il film di cui vi sto per parlare oggi è proprio uno di quelli appartenenti a quella categoria, "Secret Obsession diretto da Peter Sullivan, regista americano non particolarmente conosciuto qui in Italia, che nella sua carriera ha diretto principalmente qualche cortometraggio, prima di questa pellicola. I protagonisti del film sono Jennifer Allen, interpretata da Brenda Song, attrice statunitense di origini cinesi che abbiamo visto quasi dieci anni fa in "The Social Network", e Russell, interpretato da Mike Vogel, visto in "The Help" e in "Cloverfield".
Jennifer è una ragazza che si trova in una stazione di servizio e in una notte di pioggia sta scappando da un uomo armato di un coltello che la sta seguendo per ucciderla. Durante la fuga, la giovane viene investita da un'auto e ricoverata in gravi condizioni. Al suo risveglio si scopre che Jennifer ha quasi completamente perso la memoria Una volta ricoverata la donna, si presenterà in ospedale Russell Williams, che affermerà di essere suo marito e di poterla aiutare a ritrovare la memoria perduta. Una volta dimessa, infatti, la donna verrà portata da Russell a casa sua e i due cominceranno la loro nuova vita insieme, come marito e moglie. Poco tempo dopo le dimissioni dall'ospedale Jennifer comincia anche ad avere dei flash sul suo assalitore, mentre nel frattempo le indagini sull'incidente portano alla scoperta della morte dei genitori, uccisi in maniera violenta.
Se dal trailer visto su Netflix il film sembrava poter essere un thriller abbastanza intrigante e teso, il risultato finale è che, fondamentalmente, ho avuto modo di vedere uno dei thriller più prevedibili che abbia mai visto in vita mia. Ho avuto modo a più riprese di dire quanto io, quando guardo un thriller, mi ritenga abbastanza stupido riguardo la sua soluzione finale che, spesso e volentieri, si rivela essere diversa dalle mie previsioni, il finale di questo film è intuibile soltanto leggendo la trama: diciamo che se, leggendola, avete pensato a quale possa essere il mistero legato a quella donna e ai suoi ricordi ormai andati, beh, al novantanove per cento il finale che avete pensato è quello giusto, perchè basta avere visto più di due o tre film in vita propria per poterlo prevedere. Vien da sè che, essendo già praticamente sicuro di come la pellicola sarebbe andata a finire e visto che l'andamento che stava prendendo continuava a confermare quella che era la mia teoria, l'interesse verso la narrazione sia scemato praticamente già a metà visione. Se a ciò aggiungiamo che la regia di Peter Sullivan non mostra alcun elemento di rilievo, rendendosi il più possibile piatta, anonima e televisiva nel senso più negativo del termine, vien da sè che, per l'ennesima volta, Netflix abbia ciccato completamente riguardo la produzione di un film originale. Il risultato finale è dunque una pellicola insipida, prevedibile e inutile, che nulla aggiunge nella mente di un appassionato di cinema e che di certo continua a non dare lustro alle produzioni originali - per quanto riguarda i film - della famosa piattaforma di streaming.

Voto: 4

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