Un amico straordinario di Marielle Heller (2019)
USA 2019
Titolo Originale: A Beautiful Day in the Neighborhood
Regia Marielle Heller
Sceneggiatura: Micah Fitzerman-Blue, Noah Harpster
Cast: Tom Hanks, Matthew Rhys, Susan Kelechi Watson, Chris Cooper, Enrico Colantoni, Maryann Plunkett, Tammy Blanchard, Wendy Makkena, Sakina Jaffrey, Carmen Cusack, Noah Harpster, Maddie Corman
Durata: 109 minuti
Genere: Drammatico, Biografico
Tra le visioni che hanno preceduto la notte degli Oscar, di cui ancora si fa un gran parlare perchè proprio grazie alla premiazione "Parasite" ha sbancato al botteghino in Italia, ho affrontato anche quella di "Un amico straordinario", film che qui in Italia arriverà nel giro di qualche giorno e che era presente nella lista dei film candidati all'Oscar grazie alla presenza, nel film, di Tom Hanks, candidato come miglior attore non protagonista. Basato su una storia vera e sui personaggi di Fred Rogers e di Lloyd Vogel, interpretato da Matthew Rhys, la pellicola è diretta da una donna, Marielle Heller, al suo terzo lungometraggio dopo "Copia originale" del 2018 e "Diario di una teenager" che ancora non ho visto. Oltre ai due già citati attori, che fondamentalmente sono i due protagonisti tanto che appare forzata la candidatura di Tom Hanks come miglior attore non protagonista, abbiamo in scena anche Susan Kelechi Watson nei panni di Andrea Vogel, la moglie di Lloyd. Non so bene perchè ma avevo la sensazione già dalla lettura delle nomination che il film fosse un po' un underdog e che il suo arrivo in Italia decisamente ritardato - non tanto quanto quello di "Bombshell" - potesse anche essere dovuto al fatto che un film del genere difficilmente può attecchire sul pubblico italiano, dato che la storia è di quelle che più americane non si può, ma è anche dedicata ad un personaggio che qui in Italia è praticamente sconosciuto.
Siamo nel 1998 e Lloyd Vogel, giornalista della rivista Esquire, ha appena avuto una rissa con il padre, con il quale è in pessimi rapporti da molto tempo, durante la festa di matrimonio della sorella. Subito dopo questo evento, ancora malconcio, viene incaricato di scrivere un articolo su Fred Rogers, pastore protestante e famoso personaggio televisivo che cura una trasmissione per bambini chiamata "A Beautiful Day in the Neighborhood", che è anche il titolo in lingua originale del film. Grazie anche alla sua fede in Dio, il rapporto tra Fred Rogers e Lloyd migliora di giorno in giorno e i due iniziano a coltivare una profonda amicizia che sarà utile a Lloyd per provare a comprendere il padre e perdonarlo per il torto che ha commesso verso la madre prima che lei morisse.
Non so bene il perchè ma non sto riuscendo a trovare le parole giuste per parlare di questo film perchè, fondamentalmente, non ho ancora superato quella fase in cui la mia reazione verso il film era stata esclusivamente di pancia. É un film che dopo un paio di settimane non sono ancora riuscito a metabolizzare e mi ricordo però molto bene di aver pensato, al termine della visione, che questo film mi avesse provocato una noia incredibile. Ci sono, ovviamente, dei punti positivi, mi piace ad esempio il modo abbastanza malinconico di narrare la vicenda, che rimane tale anche a fronte della contagiosa felicità di Fred e dei suoi gesti di bene verso una persona appena conosciuta che egli riconosce essere in difficoltà personali. "Un amico straordinario" vuole sicuramente mandare un messaggio positivo e narrare una storia rimasta per molti anni sconosciuta ma che, rimango della mia opinione, penso sia praticamente impossibile che possa attecchire sul pubblico italiano, un po' proprio perchè narra di un personaggio praticamente sconosciuto qui nel nostro paese, un po' perchè, effettivamente, dal punto di visto narrativo l'ho trovato poco coinvolgente. Tralasciando che il fatto che i burattini utilizzati da Fred Rogers mi hanno ricordato la prima stagione di "Channel Zero" - tratta da una delle creepypasta che più mi inquietano - ho trovato un po' insopportabili tutte le scene ambientate all'interno del programma televisivo curato dal nostro coprotagonista, così come la performance di Tom Hanks risulta essere accettabile, ma sicuramente non da candidatura agli Oscar.
Ora, io ho letto altre due o tre opinioni su questo film e effettivamente sono l'unico a cui non è piaciuto, quindi può anche darsi che il problema sia solo mio, d'altronde ne ho già molti, uno in più non fa tanto la differenza, però non so perchè, ma io con questa visione proprio non ce l'ho fatta, l'ho trovato un film faticoso, mi ha stancato abbastanza in fretta e mi sono trascinato verso la fine non so nemmeno come.
Voto: 5
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