Apes Revolution - ll pianeta delle scimmie (2014)
Titolo Originale: Dawn of the Planet of the Apes
Regia: Matt Reeves
Sceneggiatura: Mark Bomback, Rick Jaffa, Amanda Silver
Cast: Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman, Keri Russell, Toby Kebbell, Keir O'Donnell, Kodi Smit-McPhee, Enrique Murciano, Kirk Acevedo, Judy Greer, Karin Konoval, Jocko Sims, Jon Eyez
Durata: 121 minuti
Genere: Fantascienza
La trama in breve: Dieci anni dopo gli eventi narrati nel precedente film, l'umanità è praticamente dimezzata a causa della diffusione del virus T-113, ideato per curare l'Alzheimer, ma rivelatosi letale per l'uomo ed in grado di dare maggiore intelligenza alle scimmie. In questi anni Cesare è riuscito a riunire i membri della sua specie in una riserva naturale, dove le scimmie vivono separate dagli umani ed in armonia, seguendo la regola "La scimmia non uccida la scimmia".
Questo potrebbe essere l'ultimo giorno dell'invasione delle scimmie su questo blog, iniziata ormai più di una setimana fa con l'inaugurazione de "Il blog delle scimmie", un'invasione, ma anche un'ottima occasione per fare una breve rassegna di tutti i film della saga de "Il pianeta delle scimmie", che vede ben 8 produzioni cinematografiche, cinque appartenenti alla saga originale uscita nei cinema tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, un remake diretto da Tim Burton nel 2001 e un reboot iniziato nel 2011 con "L'alba del pianeta delle scimmie". La nostra invasione su questo blog si chiude dunque con questa ultima recensione, ma non escludiamo di tornare, un giorno, quando uscirà il capitolo finale della saga. Siamo pronti dunque a tornare nel nostro tempo, nel quarto millennio, nella nostra civiltà ben sviluppata, ma che ora non si sa se davvero migliore o peggiore della vostra.
Ci eravamo lasciati nel capitolo precedente con Cesare, la scimmia intelligente addestrata dagli umani, che guidava una rivolta contro le stesse persone che maltrattavano gli esemplari della sua specie. L'ideale comune a tutti gli appartenenti del gruppo di scimmie è "La scimmia non uccida la scimmia", proprio con l'obiettivo di discostarsi dalla caratteristica più spregevole dell'essere umano, ovvero quella di essere in grado di uccidere per motivi futili gli appartenenti alla sua stessa specie.
In questo secondo capitolo della saga assistiamo alla vera e propria rivoluzione ordita dalle scimmie contro gli umani, ma la componente importante in realtà è ben altra: la rivoluzione delle scimmie (o meglio di un piccolo gruppo di scimmie) contro il proprio capo e condottiero. Koba, nutrendo rancora contro gli umani, è disposto a tutto pur di muovere guerra contro di loro. Al contrario Cesare è più portato a tenersi sulla difensiva, ovvero a combattere solo se gli umani dovessero essere di disturbo alla tranquilla vita delle scimmie nella loro riserva naturale.
Ed è proprio in questo che la comunità di scimmie si rivela in tutto e per tutto molto simile a quella umana: la regola "La scimmia non uccida la scimmia" è una regola ferrea a cui si ispira Cesare, ma tutti i suoi seguaci crederanno in lui o c'è qualcuno disposto a tutto pur di ribellarsi al proprio capo? La civiltà creata dalle scimmie è davvero perfetta e armoniosa o rimane sempre, in qualsiasi gruppo di persone, qualcuno pronto a ribaltare le carte in tavola? Sotto questo punto di vista il film è decisamente riuscito, eppure secondo noi scimmie non riesce a superare in significato il lavoro precedente, concentrandosi molto sulle battaglie e leggermente di meno sul messaggio da mandare.
Voto: 7-
Per leggere le precedenti recensioni de "Il blog delle scimmie" cliccate sui link seguenti.
Bel film e tutt'altro che banale!
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