Romanzo criminale - La serie - Stagione 2

Romanzo criminale - La serie
(serie TV, stagione 2)
Episodi: 10
Creatore: Stefano Sollima
Rete Italiana: Sky Cinema 1
Cast: Vinicio Marchioni, Alessandro Roja, Marco Bocci, Daniela Virgilio, Andrea Sartoretti, Francesco Montanari
Genere: Storico, Gangster

La trama in breve: Subito dopo la morte del Libanese, il Freddo e il Dandi riuniscono la banda, per cercare insieme il colpevole e vendicare la morte del defunto leader. I sospetti finiranno subito sui fratelli Gemito, grazie anche all'aiuto dei servizi segreti che forniscono al Freddo le prove dell'omicidio. Ma dietro a questa rivelazione si nasconde un piano ancora più grande, al quale la banda da sola non riesce a far fronte.

Ma come, soltanto ieri vi ho parlato della prima stagione della serie e già oggi sono qui a parlarvi della seconda? Beh, sia chiaro, non ho finito entrambe le stagioni nel giro di due giorni, semplicemente ho preferito far riposare bene la prima stagione nella mia mente prima di parlarne e di farne un quadro generale, per poi subito a caldo parlarvi della seconda che, proprio come la prima, mantiene quell'aura di capolavoro che già si respirava nei primi dodici episodi. Se dunque la prima serie si presentava come una grossa, enorme introspezione sui personaggi della banda della Magliana e sulle azioni da loro compiute, questa seconda stagione si concentra maggiormente sulle conseguenze della morte del Libanese e sui rapporti interpersonali tra i membri della banda.

Se la perdita del Libanese come figura si farà sentire incredibilmente all'interno della banda, che inizierà progressivamente a sfaldarsi a causa del Dandi al potere, appoggiato dai servizi segreti e dalla mafia, mantenuta in vita per poco tempo grazie al Freddo, l'unico in grado di esercitare un minimo di influenza sugli altri membri. Anche se, pian piano, ognuno incomincerà a fare determinati errori, che porteranno da una parte proprio alla distruzione della banda, mentre dall'altra ad un progressivo allontanamento tra il Freddo ed il Dandi, con il secondo molto interessato ad arricchirsi, a vivere nello sfarzo senza coinvolgere in questa sua opera i compagni che lo hanno aiutato nel corso degli anni.

Pazzesca è stata dunque l'evoluzione caratteriale nel corso delle due stagioni da parte del Dandi, che è uno dei personaggi meglio realizzati e che più cambiano nel corso delle due stagioni: all'inizio era un criminale belloccio, col fascino da maledetto, che pensava ad usare i suoi soldi per andare a letto con Patrizia, la prostituta di cui sembrava perdutamente innamorato. Alla fine lo vediamo spietato, senza alcuno scrupolo, continuare a perpetrare i suoi affari, alcuni anche legali, arricchirsi, circondarsi di guardie del corpo e portare avanti il matrimonio con Patrizia che sembra più un rapporto di schiavitù. Il tutto non è totalmente ingiustificato: già agli inizi ci veniva fatto capire quanto le sue condizioni di povertà in giovane età avessero scatenato in lui un sentimento di riscatto. Il problema è che quando si arriva in cima, si può solo scendere.

Altrettanto pazzesca è la puntata finale della serie, in cui vediamo la definitiva fine della banda, con la maggior parte dei membri morti ammazzati o da altri, o addirittura dagli stessi componenti della vecchia banda. E, lasciatemelo dire, la scena finale è un capolavoro. Se doveste aver presente la scena finale del film, che io ho odiato, il finale della serie si arrimpica su un grattacielo lasciando il finale del film a terra e poi gli piscia in testa. Peccato solo per la colonna sonora della scena finale, "Liberi" di Vasco Rossi, anche se è un po' l'esempio di come talvolta sono le immagini a dover accompagnare la musica. E qui, odio personale per Vasco Rossi a parte, la canzone ci sta, più o meno. O meglio, guardando la bellezza di quelle immagini, della canzone non te ne frega niente.

Voto: 9,5

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