Prison Break - Stagione 2
(serie TV, stagione 2)
Episodi: 22
Creatore: Paul Scheuring
Rete Americana: FOX
Rete Italiana: Italia 1
Cast: Wentworth Miller, Dominic Purcell, Peter Stormare, Amaury Nolasco, Marshall Allman, Wade Williams, Paul Adelstein, Robert Knepper, Rockmond Dunbar, Sarah Wayne Callies, William Fichtner
Genere: Azione
La trama in breve: Subito dopo la fuga da Fox River ed aver perso l'aereo che li avrebbe direttamente portati a Panama, il piano dei due fratelli non è ancora completato. Viene però incaricato alle indagini Alexander Mahone, agente dell'FBI con un alto quoziente intellettivo, che sembra saper prevedere in anticipo le mosse pianificate da Scofield.
Prosegue senza interruzioni di sorta il rewatch di "Prison Break", una delle serie che hanno maggiormente segnato la mia passione per la produzione televisiva seriale americana, e stavolta, dopo la recensione della prima stagione, ecco che arriva la seconda, che pur perdendo il fascino dell'ambientazione carceraria del primo ciclo di episodi, riesce a risultare, forse e per certi versi, addirittura migliore della stagione precedente. Una serie televisiva buona vive, talvolta, anche sulla eliminazione di alcuni personaggi, per sostituirli con nuovi ingressi. In questa seconda stagione fondamentalmente ne abbiamo due, uno diventerà tranquillamente il mio personaggio preferito di tutta la serie, il secondo si rivelerà essere uno dei personaggi più odiosi della storia, non solo di questa serie, ma della telvisione mondiale tutta!
Come dicevo, qualcuno però deve scomparire e la scelta degli autori, per certi personaggi dettata probabilmente da ragioni contrattuali, mentre per altri da questioni di sceneggiatura, è stata quella di fare una vera e propria carneficina, eliminando una buona metà del cast cui mi ero affezionato nella prima stagione. Perderemo subito Veronica Donovan, poi presto il mio preferito John Abruzzi, poi via anche Haywire Patoshik e Tweener Apolskis. La loro perdita, soprattutto quella di Abruzzi, alla fine non si fa sentire particolarmente come mi sarei aspettato, sicuramente è stato all'epoca un durissimo colpo per me che adoravo il personaggio alla follia.
Dal punto di vista degli ingressi in scena però la sostituzione non solo è stata degna, ma addirittura talmente spettacvolare da tirar fuori un nuovo personaggio preferito, ovvero Alexander Mahone, interpretato da William Fitchner. Mahone è un antagonista, ma come moltissimi dei personaggi della serie, è sempre sul filo sottile che separa bene e male e che, in questa serie nello specifico, è praticamente invisibile. Pur essendo particolarmente spietato, è difficile non provare empatia per lui, per la sua intelligenza di molto sopra la media, quasi da renderlo simile mentalmente proprio al protagonista Scofield, solo un po' più spietato e senza scrupoli.
Altra new entry, stavolta però da me odiatissima, è quella dell'agente Kim: mi è stato sui coglioni lui, tantissimo, ma forse ancora di più mi sta sulle palle l'attore che lo interpreta, tale Reggie Lee, che tutte le volte che è in scena ammicca palesemente alla telecamera e ogni volta che dà un ordine, a Kellerman o a Mahone, sorride, abbozzando un sorrisetto maligno brutto e assolutamente poco credibile. Che cazzo ridi coglione? Meno male che sto personaggio crepa malissimo alla fine della stagione! Interessantissima anche la riabilitazione di Paul Kellerman nel corso della stagione: passerà dalla parte dei fratelli, confermando, ancora una volta che quella famosa linea, in questo telefilm, è praticamente impercettibile. D'altro canto la serie ci guadagna moltissimo nelle scene d'azione, con la situazione che si ribalta continuamente e con continui colpi di scena studiati a puntino.
Voto: 9
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