CINEMA IN PILLOLE #4 - Il buio nell'anima, Jack, Invictus

Quarto episodio della rubrica "Cinema in pillole", la rubrica in cui recensisco film visti da tempo o di recente, per i quali non sarei in grado di scriverne una recensione completa. Questa volta è il turno di tre film: "Il buio nell'anima" di Neil Jordan, "Jack" di Francis Ford Coppola con Robin Williams e Bill Cosby e "Invictus" di Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon!


Il buio nell'anima

USA 2007
Titolo Originale: The Brave One
Regia: Neil Jordan
Sceneggiatura: Roderick Taylor, Bruce A. Taylor, Cynthia Mort
Cast: Jodie Foster, Terrence Howard, Naveen Andrews, Nicky Katt, Mary Steenburgen, Jane Adams, Zoë Kravitz
Durata: 120 minuti
Genere: Drammatico, Thriller

La trama come la scriverei su Twitter: Una coppia di sposi viene aggredita da dei balordi in un vicolo. Lui muore, lei inizia a cercare vendetta facendosi giustizia da sola.

Si tratta, fondamentalmente, del solito film di vendetta, solo che questa volta, al posto del solito Steven Seagal a cui ammazzano moglie, figlia, cane, zii e la nonna, c'è Jodie Foster a cui ammazzano solo il marito e le rapiscono il cane. Chiusa li? No, ovviamente c'è il comparto moralista della vicenda: la donna cerca vendetta non solo per se stessa, ma si interessa anche alle ingiustizie subite dalle persone che stanno vicino a lei, mettendo in discussione il ruolo della polizia. Insomma, solita roba. Per quanto mi riguarda, un film piuttosto sbagliato, nella trama, nel finale e nel ritmo, troppo spezzettato per poter coinvolgere davvero. Inoltre, non è che dica molto di nuovo rispetto ai già innumerevoli film del genere.

Voto: 5


Jack

USA 1996
Titolo Originale: Jack
Regia: Francis Ford Coppola
Sceneggiatura: James DeMonaco, Gary Nadeau+
Cast: Robin Williams, Diane Lane, Brian Kerwin, Jennifer Lopez, Bill Cosby, Fran Drescher, Adam Zolotin, Todd Bosley, Seth Smith, Mario Yedidia, Jeremy Lelliott
Durata: 113 minuti
Genere: Commedia, Drammatico

La trama come la scriverei su Twitter: Jack è un bambino prematuro. Talmente prematuro che cresce molto più in fretta del normale, tanto da sembrare un 40enne a soli dieci anni.

Nel giorno della notizia della morte di Robin Williams, a cui questo ed altri blog dedicheranno un doveroso tributo la settimana prossima, le reti televisive italiane hanno mandato in onda moltissimi film del defunto attore. O meglio, penso abbiano mandato in onda quelli più facilmente fruibili dal pubblico come "Jumanji", "Flubber", "Hook", lo stesso "Jack" e tenendosi "Good Morning Vietnam" (di cui vi parlerò proprio in occasione del tributo) per la tarda serata. "Jack", tra l'altro, era un film che avevo guardato già anni fa, ma di cui non conservavo grandissimi ricordi. La storia di questo bambino che cresce in maniera incredibile prende ed allo stesso tempo commuove per tutte le difficoltà che ne conseguono al protagonista. La regia di Francis Ford Coppola non è certo delle migliori della sua carriera, mentre il film è, come in moltissimi altri casi, tenuto in piedi praticamente dal solo Robin Williams, in grado di rubare totalmente lo schermo a quasi tutti gli altri attori. Paradossalmente l'unico a riuscire a tenergli testa in scena è Bill Cosby, unico suo pari in quanto comico, mentre brava anche Diane Lane nei panni della madre.

Voto: 7+


Invictus - L'invincibile

USA 2009
Titolo Originale: Invictus
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Anthony Peckham
Cast: Morgan Freeman, Matt Damon, Adjoa Andoh, Tony Kgoroge, Julian Lewis Jones, Patrick Mofokeng, Matt Stern, Leleti Khumalo, Marguerite Wheatley, McNiel Hendriks, Scott Eastwood, Patrick Lyster, Penny Downie, Zak Feaunati, Grant L. Roberts
Durata: 133 minuti
Genere: Drammatico, Sportivo, Biografico

La trama come la scriverei su Twitter: Nelson Mandela vuole che la nazionale di rugby sudafricana vinca il mondiale, perchè ritiene lo sport in grado di unire la sua popolazione.

Non sono mai stato un grandissimo fan di Clint Eastwood. I suoi film che ho visto da regista mi piacciono mediamente, ma quasi mai mi hanno entusiasmato totalmente. La vera eccezione è proprio "Invictus". Fare un film sulla figura di Mandela con me è come andare sul sicuro. Se poi ci si aggiunge la componente sportiva è veramente difficilissimo non fare breccia nel mio cuoricino. Molto più valore infatti viene dato ai dialoghi e alla parte sportiva, con un Morgan Freeman nei panni di Mandela che fa quasi scattare la lacrima ad ogni frase che dice. Matt Damon nei panni di Pienaar, capitano della nazionale di rugby, è pazzesco e il film riesce ad emozionare per la sua poeticità.

Voto: 9

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