OSCARS BEST MOVIES - All'Ovest niente di nuovo di Lewis Milestone, Nate Watt (1930)


USA 1930
Titolo Originale: All Quiet on the Western Front
Sceneggiatura: George Abbott, Lewis Milestone, Maxwell Anderson, Del Andrews, C. Gardner Sullivan, Walter Anthony
Durata: 131 minuti
Genere: Guerra, Drammatico


Si prosegue piano piano con uno degli speciali più ambiziosi - anche se a quanto pare non gliene frega nulla a nessuno - tra quelli che ho fatto su questo blog. Ho parlato di saghe, di registi, di film tematici, ma mai penso di aver fatto speciali con più di una ventina di film, mentre questo ne ha una novantina, quindi ci sarà di che parlare per almeno un paio d'anni, se riuscirò a mantenere la frequenza di un film a settimana - anche perchè, per quanto riguarda i film un po' più datati, una delle grosse difficoltà è quella di recuperarli. Ci troviamo dunque ad affrontare il terzo episodio dello speciale dedicato ai film che hanno vinto l'Oscar come miglior film e dopo aver parlato di "Aurora" e di "La canzone di Broadway", ora è tempo di parlare di "All'Ovest niente di nuovo", pellicola tratta dal romanzo "Niente di nuovo sul fronte occidentale" e vincitore dell'Oscar come miglior film nel Novembre del 1930, l'unica annata in cui ci furono ben due premiazioni. Per questi primi episodi della rassegna mi è anche difficile fare una breve introduzione sui registi o sugli attori, ammetto di non essere molto preparato sui film dell'epoca e penso di non aver visto nemmeno buona parte degli imprescindibili, molti dei quali li ho sentiti citare nei video dedicati ai classici di Federico Frusciante. I registi di questo film, ritenuto ad oggi uno dei più bei film di guerra - anche se lo vedo più come un film drammatico che tratta il tema della guerra - di sempre sono Lewis Milestone e Nate Watt che per questo film vinsero anche il premio per la migliore regia.
Siamo nel 1916, nel pieno della Prima Guerra Mondiale. In un piccolo villaggio tedesco il professore Kantorek, dopo aver esaltato in una lezione gli ideali bellici e patriottici, riesce a convincere un'intera classe ad arruolarsi nelle fila dell'esercito. L'unico ragazzo rimasto dubbioso, tale Giuseppe Behn, viene poi convinto dai suoi compagni di classe che arruolarsi sia la cosa migliore per lui. Quello che all'inizio era grande entusiasmo, si trasforma subito quando i ragazzi iniziano a vedere quale sia la realtà militare, fatta di obbedienza e di rispetto delle regole, con la figura del sottufficiale Himmelstoss che li educherà alla vita al fronte, dimostrando loro quanto la vita militare sia ben diversa da quella prospettatagli dal professore. Al termine dell'addestramento tutti i ragazzi vengono affidati ad una squadra di veterani che si sentono in tutto superiori a loro e assieme ai quali i ragazzi presto cominceranno a vivere quelli che sono gli orrori della guerra, dalla quale con il passare del tempo, saranno estremamente provati sia a livello fisico che a livello psicologico.
Come ho già detto nell'introduzione a questo post, non ci troviamo davanti ad un classico film di guerra, o meglio, non ci troviamo davanti ad uno di quei film di guerra che siamo stati abituati a vedere negli ultimi anni, quelli in cui la guerra è un pretesto per fare dell'azione in un contesto di battaglia tra due fazioni nemiche. Qui ci troviamo più che altro davanti ad un film drammatico in cui vengono denunciati gli orrori della guerra proprio come fatto nel romanzo di Erich Maria Remarque, che so di aver letto come compito per la scuola, ma sinceramente non riesco a ricordare a quale età lo abbia letto, ho quasi il dubbio di averlo letto alle scuole medie piuttosto che alle superiori. La guerra qui è ovviamente l'argomento principale, ma non aspettatevi sparatorie, grosse esplosioni o corpi che esplodono, quanto più che altro una vera e propria esplorazione dei tratti personali che nei vari personaggi vanno ad evolvere come conseguenza degli orrori vissuti in quel periodo, del vedere i propri amici morire uno dopo l'altro e nel vedere persone morire come mosche. Non mancano nel film scene di mutilazioni con l'intento di sensibilizzare lo spettatore, ma ricordiamoci che siamo in un periodo in cui al cinema non si potesse far vedere moltissimo, quindi il tutto è abbastanza edulcorato da questo punto di vista. Ad essere però ancora efficaci, novant'anni dopo, sono i dialoghi e i monologhi recitati dai protagonisti, alcuni dei quali evidenziano come la loro psiche sia stata estremamente provata dall'esperienza, giusto per fare due esempi mi viene da pensare alla scena in cui uno dei protagonisti si scusa in un monologo straziante con un militare avversario ucciso, oppure alla scena in cui un altro personaggio porta sulle spalle il cadavere di un commilitone, parlandogli per chilometri e non accorgendosi della sua morte. Altra scena importantissima a livello narrativo è quella del ritorno di Paolo nella classe in cui insegna ancora il professore che li convinse ad arruolarsi: contro la volontà dell'insegnante, il ragazzo si sente in dovere di avvertire gli studenti che la guerra non è il bell'ideale che il professore gli prospetta, ma è per loro una vera e propria condanna a morte.
Non so bene quanto sia vero ciò che dicono in molti, che questo sia uno dei migliori film di guerra di sempre, anche perchè il genere non rientra di certo tra i miei preferiti e nel corso della mia vita non è che ne abbia visti molti, quello che sono sicuro di aver capito dopo aver visionato la pellicola è come, anche novant'anni dopo, nonostante una recitazione d'altri tempi e un doppiaggio italiano - tra l'altro arrivato in Italia solamente nel 1955 a causa della censura fascista che aveva colpito anche il romanzo - che enfatizza ogni dialogo ed ogni monologo da parte di tutti i protagonisti forse in maniera eccessiva e questo aspetto è forse l'unica cosa del film che non ho apprezzato, ma perchè non sono molto abituato a quel tipo di stile recitativo, che spesso addirittura mi infastidisce, il film risulti ancora estremamente attuale nel raccontare gli orrori a cui non solo la Prima Guerra Mondiale ha sottoposto le persone nel corso della storia, ma anche moltissime altre guerre sia prima sia dopo l'uscita del film nei cinema di tutto il mondo.

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