Preacher - Stagione 2
Preacher
(serie TV, stagione 2)
Episodi: 13
Creatore: Seth Rogen, Evan Goldberg, Sam Catlin
Rete Americana: AMC
Rete Italiana: Amazon Video
Cast: Dominic Cooper, Joe Gilgun, Ruth Negga, Ian Colletti, Tom Brooke, Graham McTavish, Pip Torrens, Noah Taylor, Julie Ann Emery
Genere: Fantasy, Horror
Dopo una settimana dedicata principalmente all'horror e alcuni eventi a cui ho voluto partecipare qui sul blog, si torna alla normale programmazione con la recensione della seconda stagione di "Preacher", una di quelle serie TV che sono state in grado di tenermi compagnia nei miei lunghi viaggi di andata e ritorno in metropolitana verso il lavoro - e avere un viaggio in metropolitana che dura tanto quanto una puntata di una serie TV, senza compagnia, per me è una vera e propria tortura - e che, dopo una prima stagione veramente buona anche per uno come me che non ha mai letto i fumetti da cui è tratta, ha saputo non solo confermarsi, ma risultare forse migliore con la sua seconda stagione, un po' più blasfema, un po' più cattiva e soprattutto anche un bel po' più divertente.
La seconda stagione parte ovviamente dove ci eravamo lasciati con la prima: Jesse Custer, Cassidy e Tulip sono sempre alla ricerca di Dio, reo di aver abbandonato il Paradiso, e Jesse è sempre alle prese con il suo potere, mal visto dalle schiere angeliche che hanno assoldato il Santo degli Assassini per dargli la caccia. Recatisi a New Orleans per fuggire dal Santo e per cercare Dio, che pare sia stato avvistato proprio in quella città, si imbatteranno nel pittoresco Denis, insediandosi in casa sua, e nel perfido Herr Starr, capo del Grail che intende sfruttare Jesse Custer e il suo potere per i suoi scopi. Abbiamo anche un'interessante seconda linea narrativa in cui il protagonista è Eugene, che cerca una via per fuggire dall'Inferno, alleandosi con Adolf Hitler, in cui è costretto a rivedere, ogni giorno, il momento in cui la ragazza che amava si è suicidata e lui si è sparato in bocca.
Riguardo alle serie TV io ho un'opinione molto particolare: quando qualcuno vi dice "andate avanti che poi migliora" non fatelo, se una serie vi fa schifo dal primo episodio, non vale la pena andare avanti per vederla migliorare. "Preacher" secondo me migliora davvero, ma se la prima stagione vi ha fatto schifo non pensate di trovare una serie diversa in questo secondo ciclo di episodi: l'identità su cui è costruito il tutto è rimasta intatta e l'idea è quella di creare qualcosa che sia il più possibile votata al cazzeggio, tirando però in mezzo schiere angeliche, dei e società segrete, in un mischione che, se continuerà ad essere così ben gestito, ha un potenziale enorme. L'aggiunta di personaggi come il Santo degli Assassini, silenzioso e spietato, e Herr Starr, apparentemente apatico, rende il prodotto ancora più godibile tanto che questi personaggi "cattivi" - anche se qui non è ben definita la linea di confine tra buoni e cattivi, quanto più che altro quella tra protagonisti e antagonisti - diventano subito simpatici allo spettatore.
Per quanto non abbia particolarmente apprezzato il breve filone dedicato a Denis - soprattutto dopo la sua trasformazione - e il personaggio di Tulip abbia perso tantissimo in simpatia, passando l'intera stagione a lagnarsi in maniera fastidiosissima, le altre storyline sono state ben gestite ed apprezzabile è stata anche la parte dedicata a Eugene, alle prese con un Hitler dal cuore gentile disposto a tutto pur di aiutarlo ad uscire dall'Inferno. Se dunque si continuerà su questa strada, con tasso di divertimento per quanto mi riguarda abbastanza alto, le prossime stagioni potrebbero essere davvero di alto livello, sperando però che si faccia tutto nell'ottica di divertirsi e che gli autori non comincino a prendersi troppo sul serio.
Voto: 7,5
Finisco di recuperare Bojack Horseman e comincio questa!
RispondiEliminaLa prima stagione non mi aveva fatto schifo, ma quasi.
RispondiEliminaQuesta seconda invece l'avevo cominciata con entusiasmo, mi sembrava in effetti parecchio migliorata, però l'ho comunque persa per strada.
Chissà se riuscirò mai a finirla?