The Golem di Yoav Paz, Doron Paz (2018)

Israele, USA 2018
Titolo Originale: The Golem
Sceneggiatura: Ariel Cohen
Durata: 94 minuti
Genere: Horror


Eccoci di nuovo, dopo la recensione di ieri, a parlare nuovamente di un film disponibile su Netflix, l'horror israelo-statunitense "The Golem". Molti sono stati nella storia i film dedicati al mito ebraico del Golem, figura mitologica del folklore ebraico secondo cui, chiunque venga a conoscenza della Qabbalah e dei poteri legati alla conoscenza dei nomi di Dio possa riuscire a fabbricare un Golem, gigante d'argilla che può essere utilizzato come servo e impiegato per qualsiasi scopo, in quanto obbediente al suo padrone. Dopo che la figura mitologica ha avuto molti film a sè dedicati era un po' di tempo che non si vedeva una pellicola che utilizzasse il suo mito, ma ecco che ci vengono in soccorso i due fratelli registi Yoav Paz e Doron Paz, che decidono di far uscire la loro versione della storia del Golem, liberamente rivisitata in un contesto decisamente diverso rispetto a come eravamo abituati. Il cast è per lo più composto da attori non particolarmente famosi, tra cui si segnalano Hani Furstenberg nei panni di Hanna, Ishai Golan nei panni di Benjamin e Brynie Furstenberg nei panni di Perla.
Siamo nella metà del XVII secolo e vediamo la storia di una piccola comunità ebraica insediatasi nelle campagne lituane. La comunità è accusata ingiustamente di aver provocato un'epidemia di peste che ha decimato sia la popolazione di quelle campagne sia i barbari che le stavano invadendo. Proprio per difendere la sua popolazione la protagonista Hannah, sfruttando la conoscenza della Qabbalah, deciderà di dare vita ad un Golem che plasmerà ad immagine e somiglianza del suo bambino deceduto, che verrà posto dapprima a difesa degli abitanti del villaggio, fino a quando non manifesterà tendenze omicide verso chiunque possa minacciare lui o la sua famiglia, anche in maniera piuttosto insensata.
Per quanto mi riguarda ho trovato "The Golem" un film piuttosto strano e complesso da decifrare e da valutar secondo i miei canoni. Da un certo punto di vista ho apprezzato in maniera particolare la tecnica con cui il film è stato diretto, con i due fratelli registi Yoav Paz e Doron Paz che riescono a contestualizzare molto bene il luogo in cui si svolge la vicenda, rendendolo affascinante e cupo, grazie ad una fotografia piuttosto fredda e talvolta addirittura piuttosto buia, che però rende piuttosto bene l'atmosfera generale del film. D'altro canto la narrazione, che ha un incedere piuttosto lento in cui non molto viene lasciato al mistero e in cui molto ci viene spiegato nel dettaglio, soprattutto nella seconda parte del film mostra in qualche modo un debito verso "Pet Sematary", non disdegnando citazioni e stratagemmi tipici di altri film horror di questo ultimo periodo che ormai sono talmente abusati da non fare più paura, come ad esempio gli occhi che diventano completamente neri, roba che era passata di moda già dopo la prima stagione di "Supernatural" e che spesso e volentieri è sintomo di film fatto senza fantasia. É un peccato dunque che una confezione così intrigante e che a volte lascia con gli occhi aperti per quanto la fotografia sia efficace, sia accompagnata da una sostanza poco interessante - nonostante il tema del Golem si sarebbe potuto sfruttare assai meglio - e dall'utilizzo di stratagemmi spiccioli per dare al film un'atmosfera da horror soprannaturale di cui, forse, non aveva bisogno.

Voto: 5

Commenti

  1. Ti ho letto con un occhio solo perché è tra i film che devo ancora vedere, resto curioso perché la figura del Golem mi intriga sempre un casino, passerò a rileggerti per bene dopo aver visto il film. Cheers!

    RispondiElimina
  2. Sarà, ma a me hai fatto venire una voglia assurda di vederlo, ed infatti l'ho messo in lista.

    RispondiElimina

Posta un commento

Quando commentate ricordate che si sta pur sempre parlando di opinioni, quindi siate educati. Apprezzo sempre una punta di sarcasmo, sarò il primo a tentare di rispondervi a tono.

Non sono in cerca di prestiti ultravantaggiosi, ma sono ben disposto verso le donazioni spontanee!

Post popolari in questo blog

Le spose di Dracula di Terence Fisher (1960)

Unbreakable Kimmy Schmidt - Stagione 1

Rambo di Ted Kotcheff (1982)