Dov'è il mio corpo? di Jérémy Clapin (2019)



Francia 2019
Titolo Originale: J'ai perdu mon corps
Sceneggiatura: Jérémy Clapin, Guillaume Laurant
Personaggi: Naoufel, Gabrielle, Gigi, padre di Naoufel, madre di Naoufel
Durata: 81 minuti
Genere: Animazione


Siamo in dirittura d'arrivo per quanto riguarda la preparazione alla notte degli Oscar - che per motivi lavorativi non potrò seguire in diretta - e altre recensioni di film candidati arriveranno nel corso della prossima settimana, perchè li sto guardando proprio in questi giorni. Stranamente quest'anno, tra i candidati al premio per il miglior film d'animazione, c'erano anche due film che a loro modo mi sono piaciuti: il primo, "Klaus - I segreti del Natale", l'ho visto un po' per caso il primo dell'anno e devo ammettere che mi è piaciuto parecchio e lo vedo come un serissimo candidato per il premio finale; il secondo era invece "Dov'è il mio corpo?", film d'animazione francese presentato all'ultimo Festival di Cannes diretto da Jérémy Clapin, che in carriera si era occupato solamente di cortometraggi di animazione ed è al suo primo lungometraggio. Certo, un lungometraggio piuttosto breve, ottanta minuti scarsi, presente su quella piattaforma di streaming che ormai è noto, sta uccidendo il cinema producendo film belli - Netflix, per chi non lo avesse capito - o rendendo disponibili quelle pellicole che in Italia in sala avrebbero vita cortissima.
Una mano mozzata si trova ibernata in un reparto di un ospedale di Parigi. La mano prende inspiegabilmente vita e inizierà a cercare il corpo a cui apparteneva. Nel corso della narrazione vediamo, attraverso dei flashback, la vita di Naoufel, giovane di origine magrebina dall'infanzia complicata che una volta cresciuto troverà lavoro prima come corriere per una pizzeria, fino a trovarsi, dopo aver conosciuto Gabrielle attraverso il citofono durante una delle sue consegne, a diventare falegname nella bottega dello zio di lei. Si innamorerà della ragazza e inizierà man mano a conoscerla e ad avvicinarsi sempre di più a lei. Alternati ai vari flashback vediamo i movimenti della mano per le strade di Parigi, vivere diverse avventure e disavventure, alla ricerca del corpo che aveva perduto.
"Dov'è il mio corpo?" è un film tanto strano sotto certi punti di vista, quanto convenzionale sotto altri, che alterna cose davvero affascinanti, soprattutto a livello tecnico, ad altre che mi hanno convinto di meno, soprattutto a livello di narrazione. Le scene in cui la mano è protagonista sono girate in maniera secondo me pazzesca, l'inquadratura segue in maniera quasi asfissiante i movimenti della mano, ma la colonna sonora che accompagna questi momenti è sempre molto delicata e malinconica, non so bene come sia stato possibile, ma ho avuto come la sensazione che la mano avesse una sua espressività, in grado di far affezionare il pubblico. Un'altra cosa che mi ha colpito parecchio sono i disegni, dato che molti sanno che ho litigato con il cinema d'animazione, anche perchè abbastanza tediato da disegni sempre molto simili, il disegno di "Dov'è il mio corpo?", certamente più adulto rispetto agli standard cui siamo abituati - proprio perchè il film stesso è indirizzato principalmente ad un pubblico adulto - e il realismo che trasmettono è certamente una delle cose del film che ho preferito.
Se le parti in cui è protagonista la mano mi hanno convinto abbastanza, sicuramente meno potenti a livello narrativo sono le scene dedicate al protagonista Naoufel, la sua storia è raccontata in maniera delicata e nei momenti più complicati anche con un certo realismo, però non è riuscita a colpirmi dal punto di vista emotivo ed è abbastanza brutto che in un film di soli ottanta minuti scarsi si perda l'attenzione proprio nelle scene che dovrebbero essere centrali per la narrazione, tanto che quando si arriva al tanto agognato ricongiungimento della mano con il corpo si è quasi più contenti per la mano. Insomma, l'idea avuta da Jérémy Clapin è stata sicuramente buona e a livello tecnico considero questo film d'animazione un piccolo gioiellino, che però dal punto di vista emotivo non penso mi abbia lasciato molto. Ad ogni modo, in ottica dell'imminente notte degli Oscar, il consiglio è di provare a guardare questa curiosa idea di cinema d'animazione avuta dal regista, perchè fidatevi, non è per niente male!

Voto: 7

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