Klaus - I segreti del Natale di Sergio Pablos (2019)

Spagna 2019
Titolo Originale: Klaus
Sceneggiatura: Zach Lewis, Jim Mahoney
Personaggi: Jesper, Klaus, Alva, Mrs. Krum, Mister Ellingboe, Mogens
Durata: 98 minuti
Genere: Animazione


Ormai lo sa praticamente il mondo intero il fatto che, negli ultimi anni, ho pesantemente litigato con il cinema d'animazione: se qualche anno fa avevo una vera e propria curiosità per i film del genere, anche quelli un po' più infantili perchè comunque speravo mi divertissero e mi facessero ridere, ora li vedo un po' tutti come delle enormi bambinate con una comicità eccessivamente puerile che faccio sinceramente fatica a sopportare. Ci ho messo dunque un po' di tempo e un po' di recensioni decisamente positive prima di convincermi a dare un'opportunità a "Klaus - I segreti del Natale", film d'animazione disponibile su Netflix e per cui la recente candidatura all'Oscar come miglior film d'animazione mi ha convinto anche a scriverne, tant'è che l'ho visto nel pomeriggio del primo dell'anno, ma sono qui a parlarvene solo ora, quando ormai fortunatamente nemmeno mia madre quando cerca un film strizza gli occhi davanti a commedie romantiche natalizie o a film con i cani che salvano il Natale. Ho aspettato così tanto fondamentalmente perchè non sapevo bene che cosa scriverne, ma alla fin fine eccoci qui, meglio tardi che mai, come si suol dire. Il film è stato prodotto in Spagna per la regia di Sergio Pablos, animatore spagnolo che ha partecipato anche a film piuttosto famosi come "Rio" o "Cattivissimo me", ma che fino allo scorso anno ancora non era accreditato alla regia di nessun film d'animazione.
Jesper è il figlio di una ricca famiglia esperta nel campo delle spedizioni che frequenta in maniera svogliata l'accademia della posta, essendo sempre e comunque convinto del fatto che la famiglia lo coprirà sempre. Stufo dei vizi del figlio, il padre offre lui un'ultima occasione per distinguersi come postino e il fallimento gli costerebbe la privazione di tutti gli agi e i vantaggi di cui dispone in quanto membro della famiglia: dovrà recarsi su un'isola ghiacciata vicina al circolo polare artico con l'obiettivo di spedire, entro due anni, almeno seimila lettere. Una volta arrivato nel paesino subito la missione sembra essere proibitiva, in quanto la popolazione è turbata da profonde divisioni e liti e gli abitanti sono divisi in due clan che dividono anche fisicamente il paese in due e si fanno la guerra l'uno con l'altro. Jesper avrà però modo di fare conoscenza dapprima con i bambini che abitano il paese e in secondo luogo con Klaus, un omone di poche parole, falegname e boscaiolo che ama costruire giocattoli con il legno. Avendo visto quasi per caso un disegno fatto da un bambino del paese, perso da Jesper, intimorito dall'uomo, Klaus decide di cercarlo e di regalare al bambino uno dei suoi giocattoli e l'atto di bontà da parte di Klaus genererà una reazione a catena da parte di tutti i bambini del paese che inizieranno a compiere buone azioni con la speranza di ottenere anche loro un giocattolo regalato da Klaus.
Altro film d'animazione, oltre a "Your Name", visto durante le vacanze natalizie e altro film che è riuscito, praticamente dalla metà in poi, a provocarmi i brividi e i lacrimoni. Innanzitutto siamo davanti ad un film d'animazione i cui disegni sono proprio come piacciono a me, non troppo infantili, ma nemmeno troppo seri e realistici, con personaggi caricaturizzati - Jesper ha ad esempio un nasone molto pronunciato, mentre Klaus è gigantesco, quasi fuori proporzione - inseriti in un paesaggio affascinante e ben costruito. La cosa che però mi ha sorpreso maggiormente di questo film è stata la storia, penso senza nemmeno troppi dubbi la più originale che io abbia mai visto sulla figura di Babbo Natale o come qualsiasi cultura lo voglia chiamare. L'idea di una persona reale con la passione per la costruzione di giocattoli che con un solo gesto di bontà dapprima riesce a condizionare tutti i bambini di un paese per poi farsi seguire a ruota anche dagli adulti e persino dai capi dei due clan che hanno tutti gli interessi a mantenere la situazione di guerra continua è una storia sicuramente bella da raccontare, ma anche da vedere e da vivere per quell'oretta e mezza che dura il film in questione. "Klaus - I segreti del Natale" è dunque un film magico e commovente, che sa gestire molto bene i ritmi narrativi alternando momenti molto teneri ad altri che divertono e fanno ridere, sicuramente una delle più belle sorprese per quanto riguarda il cinema d'animazione degli ultimi anni, visto che io negli ultimi anni, a dirla tutta, preferirei essere Superman e bermi un bicchiere di criptonite piuttosto che vedere un film d'animazione basato su una storia natalizia.

Voto: 8

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