Ella & John - The Leisure Seeker di Paolo Virzì (2017)
Italia, Francia 2017
Titolo Originale: The Leisure Seeker
Regia: Paolo Virzì
Sceneggiatura: Paolo Virzì
Cast: Helen Mirren, Donald Sutherland, Christian McKay, Janel Moloney, Kirsty Mitchell, Dick Gregory, Gabriella Cila, Robert Pralgo, Dana Ivey
Durata: 112 minuti
Genere: Commedia, Drammatico
Per molti registi italiani si pensa che la consacrazione definitiva arrivi quando fanno il grande salto e girano un film dall'altra parte dell'Oceano, con un cast internazionale - che il più delle volte è americano - e una grande produzione alle spalle. Già Paolo Sorrentino aveva fatto il grande salto ormai sette anni fa con "This Must Be the Place" e poi si presentò a Cannes con "Youth - La giovinezza", poi lo fece anche Matteo Garrone con "Il racconto dei racconti" e sempre quest'anno c'è da andare orgogliosissimi per le nomination ricevute da Luca Guadagnino per il suo "Chiamami col tuo nome", di cui si parlerà a breve. Presentato all'ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il grande salto è arrivato anche per Paolo Virzì, che della Toscana aveva fatto una delle sua ambientazioni preferite per i suoi lavori, ma che per "Ella & John - The Leisure Seeker" si sposta sulla costa est degli Stati Uniti, con un road movie geriatrico con protagonisti Donald Sutherland e Helen Mirren, che per questo film si è anche guadagnata una nomination al Golden Globe come miglior attrice in un film commedia o musicale.
Ella Spencer e John Spencer, interpretati dai due attori già citati, sono una coppia di sposi ottantenni che decidono di partire per un ultimo viaggio insieme a bordo del loro vecchio camper, chiamato "The Leisure Seeker". Il loro viaggio, che parte da Boston verso Key West dove i due vogliono visitare la casa di Hemingway, l'autore preferito di John, nasce con l'intento di sfuggire alle cure mediche che li separerebbero nei loro ultimi anni di vita: John infatti è affetto dall'Alzheimer, mentre Ella apparentemente ha un cancro terminale, ma la sua malattia non viene mai menzionata in maniera chiara. Il grande salto per Virzì è dunque servito, ma il suo grande salto, per fortuna, non è per niente paraculo come qualche suo film precedente. A tutti fanno tenerezza due vecchietti innamorati che decidono di partire per un ultimo viaggio insieme dovuto all'incapacità dell'uno e dell'altro di stare separati ed è poi il motivo per cui il regista a questo film decide di dare un tono da commedia: nonostante la malattia li stia per portare via da questo mondo, i due hanno ancora una gran voglia di vivere e dimostrano a lunghi tratti nel corso del film di essere ancora innamorati come nel loro primo giorno.
Nonostante la vicenda venga trattata come una commedia il regista è stato molto bravo a non renderla ridicola e a darle realismo: se Ella risulta essere una chiacchierona spigliata molto ironica verso se stessa il marito, John mostra, nella sua malattia, sia la componente cinematografica - il vecchietto malato di Alzheimer che spesso non ricorda nulla della sua vita o pensa di ritrovarsi indietro di una cinquantina di anni -, che strappa più volte un sorriso, sia quella più terribile della sua malattia. È d'altronde molto facile mettere in un film uno smemorato - scusate per il semplicismo della parola - simpatico proprio perchè il suo cervello non funziona più come prima e che prende sempre con il sorriso tutte quelle volte che gli viene fatto notare che si sta sbagliando. La realtà però è che la malattia in questione è frustrante, sia per chi la subisce sia per chi la vive intorno e puoi essere "fortunato" - il malato in questione ride della sua "sbadatezza" e della sua condizione - oppure molto "sfortunato" - il malato si arrabbia SEMPRE di brutto e diventa aggressivo - (storia vera). Qui John ci mostra entrambe le situazioni e anche Donald Sutherland dal punto di vista recitativo ci mostra decisamente al meglio la cosa.
Alternando dunque momenti che strappano un sorriso ad altri decisamente più tragici, Paolo Virzì riesce a dare a "Ella & John - The Leisure Seeker" una dimensione che calza a pennello in moltissimi dei suoi film, riuscendo a far riflettere lo spettatore sulla vecchiaia e sul modo dei due protagonisti di affrontare la propria malattia. Con una regia piuttosto delicata e alcune inquadrature che a livello di fotografia valgono da sole il prezzo del biglietto - basti pensare alla famosissima scena in cui i due protagonisti si abbracciano in riva al mare, presente nel trailer - Virzì riesce a far suo il grande salto dall'altra parte dell'Oceano. Pur essendo rimasto più impressionato da "La pazza gioia", anche questo lavoro on the road riesce a lasciare il segno nello spettatore e a ritagliarsi uno spazio interessantissimo tra i film usciti in questo inizio di 2018.
Voto: 7,5
Il film effettivamente è una storia già vista e sentita, ma Virzì dà spessore ai suoi personaggi e gli attori poi fanno il resto. Insomma, ho pianto, ho riso, e va bene così!
RispondiEliminaUn parere decisamente incoraggiante, per un film su cui non puntavo molto. Nonostante la pazza gioia mi avesse fatto impazzire. :)
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