Altered Carbon - Stagione 1

Altered Carbon
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 10
Creatore: Laeta Kalogridis
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: Joel Kinnaman, James Purefoy, Martha Higareda, Chris Conner, Dichen Lachman, Ato Essandoh, Kristin Lehman, Trieu Tran, Renée Elise Goldsberry
Genere: Fantascienza


Nel corso di questa prima parte dell'anno una serie aveva, sin dall'annuncio lo scorso anno, attirato le aspettative del pubblico e della critica, per poi arrivare sulla piattaforma Netflix e passare praticamente in sordina, con critiche che ne dicevano peste e corna di lei, parecchio altalenanti e tendenti al basso, non tanto per quel che riguarda il punto di vista tecnico e la sua confezione, quanto più che altro per quel che riguarda la trama, che faticherebbe secondo i più a decollare e ci si ritrovi ad apprezzarla solamente nelle sue battute finali. Che problemi ho dunque io che, guardandola, ho goduto parecchio praticamente in tutti i suoi episodi nel vedere l'universo che è stato creato per questa serie e i personaggi che lo componevano? Avendo visto i dieci episodi che compongono la prima stagione di "Altered Carbon" decisamente in ritardo rispetto al resto del mondo, le critiche che leggevo in giro per la rete mi avevano messo un'enorme paura, avevano abbassato le mie aspettative e non di poco, tant'è che la sorpresa di trovarmi davanti a qualcosa che mi piacesse così non me la sarei proprio mai aspettata. Ma andiamo con ordine...
Siamo nel 2384, l'identità umana può essere codificata e caricata su un supporto chiamato "pila corticale", in modo da poter essere trasferita, anche in base alle disponibilità economiche dell'individuo, da un corpo all'altro in caso di morte corporea. La vera morte non si ha dunque quando il corpo muore, ma quando la pila viene distrutta. Solo i più ricchi, chiamati "Mat" possono permettersi infinite custodie, cloni e backup della propria identità e uno di questi è Laurens Bancroft, interpretato da James Purefoy, che decide di utilizzare la custodia di un poliziotto corrotto di nome Elias Ryker per impiantare l'identità di Takeshi Kovacs, ultimo "spedi" - gruppo di ribelli che si opponevano al Protettorato -, per indagare sulla sua morte, della quale non ha ricordi perchè l'ultimo backup della sua identità risale a due giorni prima dell'avvenimento.
Solamente a leggere la trama scritta in quattro righe di questa serie, tratta dall'omonimo romanzo "Bay City" di Richard K. Morgan, si capisce quanto il potenziale a livello di sceneggiatura possa essere, letteralmente, immenso. Tante sono le storie che si possono creare per una serie televisiva, così come tante sono, in effetti, le storyline che in questi dieci episodi vengono introdotte. Ed è proprio su questo che le critiche più feroci alla prima stagione di "Altered Carbon" si concentrano: forse l'idea di mettere così tanta carne al fuoco, magari non sviluppando tutto nel modo migliore e non dando sempre allo spettatore le giuste spiegazioni, può avere spiazzato i più e anche io, pur essendomi esaltato abbastanza, riconosco quanto questo sia effettivamente il suo difetto principale. Tante sono le storyline e i personaggi che vengono introdotti, tanti sono gli avvenimenti che non sempre sembrano incastrarsi alla perfezione, ma alla fin fine la trama è abbastanza lineare e i personaggi principali, quello di Takeshi interpretato da Joel Kinnaman quando nel corpo di Ryker e da Will Yun Lee nei flashback e quello di Kristin Ortega interpretata da Martha Higareda mi sono sembrati ben costruiti, così come interessanti sono alcuni aspetti come l'hotel diretto da Poe e il suo personaggio ambiguo fino alla fine, ma che forse viene un po' sprecato nelle battute finali.
C'è da riconoscere inoltre che a livello tecnico "Altered Carbon" dà un po' di piste a molte altre serie prodotte da Netflix e la recitazione, anche se a tratti forse troppo impostata - con il protagonista monoespressivo che però pareva essere abbastanza in linea con il personaggio -, mi è sembrata assestarsi su buoni livelli. Da aggiungere poi che dei dieci episodi che compongono la prima stagione, nemmeno in uno di questi ho pensato che la storia mi stesse annoiando, trovando in quasi tutte le puntate qualche elemento di interesse che mi facesse venire voglia di vedere l'episodio successivo, a partire dal caso Bancroft sino ad arrivare alla resa dei conti finale con un personaggio che non mi sarei mai aspettato sinceramente. Insomma, sarò anche l'unico al mondo ad aver apprezzato questa prima stagione di "Altered Carbon", ma esigo che, foss'anche solamente per me, ne venga fatta una seconda stagione!

Voto: 7,5

Commenti

  1. Ciao 👋 piacere di conoscerti. Non conoscevo questa serie tv, grazie per la recensione!😊
    gattaracinefila 😽

    RispondiElimina
  2. Carina, ma mi sono raffreddato intorno al quinto/sesto episodio, ma l'ho comunque finita.
    Peccato, perché l'inizio mi aveva preso parecchio.

    RispondiElimina
  3. Mai sentita, la trama sembra molto interessante, quindi la vedrò con calma appena farò un altro mese di Netflix (che ora son preso bene da Amazon Prime Video XD)!

    RispondiElimina

Posta un commento

Quando commentate ricordate che si sta pur sempre parlando di opinioni, quindi siate educati. Apprezzo sempre una punta di sarcasmo, sarò il primo a tentare di rispondervi a tono.

Non sono in cerca di prestiti ultravantaggiosi, ma sono ben disposto verso le donazioni spontanee!

Post popolari in questo blog

CHI BEN COMINCIA... #9 - Blindspot

xXx - Il ritorno di Xander Cage di D. J. Caruso (2017)

Spring Breakers - Una vacanza da sballo