Se ci conoscessimo oggi di Ari Sandel (2018)
USA 2018
Titolo Originale: When We First Met
Regia: Ari Sandel
Sceneggiatura: Josh Whittington
Cast: Adam DeVine, Alexandra Daddario, Shelley Hennig, Andrew Bachelor, Robbie Amell
Durata: 98 minuti
Genere: Commedia
Per quanto riguarda la sua produzione cinematografica originale Netflix raramente ci ha azzeccato o fatto centro. Con questo non intendo dire che tutti i suoi film originali siano brutti, ma dei tanti che finora ha prodotto e distribuito direttamente sulla sua piattaforma non ne ricordo uno che fosse effettivamente sopra la media e anche di quelli che al momento non mi erano dispiaciuti non conservo un vero e proprio ricordo. Sono sempre stati, più o meno tutti, film estemporanei, che te li godi tranquillamente per quell'oretta e mezza senza dispiacere e che poi lasciano i tuoi ricordi senza mai esserci entrati veramente. È più o meno simile la questione che riguarda "Se ci conoscessimo oggi", ennesima pellicola originale prodotta da Netflix uscita in questo 2018, con una ragione su tutte per dargli un'opportunità - sì dai, diciamo che le ragioni erano due -, ovvero la presenza di Alexandra Daddario e dei suoi bellissimi occhi, tutti e quattro, con Adam DeVine come protagonista - lui partecipa solamente a film divertentemente stupidi, per lo meno in questo è bravino - e della meno formosa ma comunque notevolissima Shelley Hennig.
"Se ci conoscessimo oggi" è l'ennesimo film che gioca sulle ripetizioni temporali, anche se lo fa in maniera molto diversa dal film più copiato della storia del cinema recente, quel "Ricomincio da capo4" che ha creato un vero e proprio genere. Noah Ashby, interpretato da Adam DeVine incontra ad una festa la ragazza dei suoi sogni - che poi è anche la ragazza dei sogni di molte altre persone -, Avery Martin interpretata da Alexandra Daddario. I due passano una bellissima serata insieme, c'è una buona intesa, ma per lui le cose non vanno come si sarebbe aspettato. La scena si sposta a tre anni dopo, con Avery che sta celebrando la sua festa di fidanzamento e Noah, depresso per non essere riuscito a conquistarla, ad ubriacarsi e a venire accompagnato da Carrie Grey, amica di Avery interpretata da Shelley Hennig, nel locale in cui i due si erano conosciuti. Lì Adam ritrova la cabina fotografica in cui i due si erano divertiti tre anni prima e scopre che questa può portarlo indietro nel tempo di tre anni, dandogli infinite possibilità per conquistare Avery e vivere con lei una vita felice.
Appare chiaro sin dalla prima impressione che non ci troviamo davanti ad una commedia che punti sull'originalità come suo marchio di fabbrica. Marchio di fabbrica che a dire la verità probabilmente in questa pellicola nemmeno c'è, tanto è poco personale e cinematograficamente anonima, sia dal punto di vista tecnico sia da quello dei contenuti. Quando ad un film mancano tutte queste cose la possibilità è solo una: devi riuscire a coinvolgere lo spettatore senza farlo mai annoiare e, senza troppi fronzoli, "Se ci conoscessimo oggi" - che in originale si chiama "When We First Met", titolo sicuramente più efficace ed esplicativo - lo fa con una certa freschezza e con una buona dose di ironia. È interessante vedere come le azioni che compie il protagonista per conquistare l'agognata ragazza provochino poi un cambiamento importantissimo nella sua vita tre anni dopo quell'incontro, come da manuale del classico film sui viaggi nel tempo, per arrivare poi alla solita morale spicciola che si è vista e rivista in un migliaio di altre pellicole, senza però dare particolarmente fastidio. Insomma, questo film l'ho visto e me lo sono dimenticato ancora prima di averlo visto, però ricordo fosse particolarmente piacevole, ma nulla di più, come è ovvio che sia.
Voto: 6
A me ha divertito un sacco.
RispondiEliminaL'ho trovato meglio di quanto mi aspettassi, sarà per merito di Alexandra Daddario e dei suoi 4 occhi. :)