American Horror Story: Apocalypse - Stagione 8



American Horror Story: Apocalypse
(serie TV, stagione 8)
Episodi: 10
Creatore: Ryan Murphy, Brad Falchuck
Rete Americana: FX
Rete Italiana: FOX
Cast: Sarah Paulson, Evan Peters, Adina Porter, Billie Lourd, Leslie Grossman, Cody Fern, Emma Roberts, Cheyenne Jackson, Kathy Bates
Genere: Horror


Sono ormai otto anni che seguo assiduamente e rigorosamente di settimana in settimana "American Horror Story", serie antologica creata da Ryan Murphy che ogni anno racconta una diversa storia dell'orrore nel giro di una decina di episodi. Quello di "American Horror Story" è un format che mi piace particolarmente: ogni anno tutto viene resettato, anche se gli attori rimangono grosso modo gli stessi, e di conseguenza anche le diverse stagioni vivono di alti e bassi. La mia preferita rimane "Asylum", adoro particolarmente "Murder House" e "Coven" - che è forse quella che è rimasta maggiormente nell'immaginario comune - ho fatto un bel po' di fatica con "Freak Show" e "Hotel" per poi riprendermi, alla grandissima, con "Roanoke" - quella con il format più geniale - e ricadere in basso con "Cult", finora la stagione che mi è piaciuta di meno - e con "mi è piaciuta di meno" intendo che proprio non mi è piaciuta per nulla. Le stagioni, che non sono collegate tra loro se non attraverso qualche piccolo riferimento o qualche personaggio che ricompare tra una stagione e l'altra, vivono di ognuna di vita propria, ma ecco che arriva "Apocalypse", ottavo ciclo di episodi che altro non è che un grande cross-over tra "Murder House" e "Coven", tra l'altro due delle stagioni che preferisco e anche tra quelle preferite dal pubblico.
Siamo in un futuro piuttosto vicino: un missile nucleare distrugge la Terra e buona parte della vita come la conosciamo. Un'organizzazione nota come "La Cooperativa" seleziona giovani adulti in base a determinati parametri che possano sopravvivere all'apocalisse, venendo rinchiusi in un bunker. Tra questi c'è la miliardaria Coco St. Pierre Vanderbilt, interpretata da Leslie Grossman, che grazie al denaro che possiede riesce a far salvare se stessa, la propria assistente Mallory, interpretata da Billie Lourd, e il suo parrucchiere Mr. Galland, interpretato da Evan Peters. Si ritroveranno dunque in questo bunker, dove ad accoglierli trovano la signora Venable, interpretata da Sarah Paulson, e Miriam Mead, interpretata da Kathy Bates, che metteranno subito in chiaro le ferree regole per la vita nel bunker, non esitando a sottoporre gli ospiti anche a punizioni corporali. All'interno del bunker si presenta anche il misterioso Michael Langdon, interpretato da Cody Fern piacevolissima sorpresa di questa stagione, che sembra essere un po' il capo della Cooperativa e sembra avere poteri paranormali che gli permettono di governare anche sugli altri bunker sparsi per il pianeta.

Da qui in poi fate molta attenzione perchè ci saranno degli SPOILER.
Devo dire che i primi episodi, piuttosto introduttivi, pur non essendomi dispiaciuti erano ben pronti a deludermi abbastanza: penso che avrei fatto estremamente fatica a reggere tutti i dieci episodi con il ritmo narrativo dei primi tre e soprattutto a reggere il seppur inquietante ambiente ristretto in cui sembrava sarebbe stata ambientata l'intera stagione. Poi al termine del terzo episodio succede qualcosa all'apparenza estremamente drastico, ma comunque di coraggioso da parte degli sceneggiatori: un vero e proprio reset, i personaggi che avevamo conosciuto muoiono tutti, ad esclusione di solo quattro di essi, e si presentano in scena Madison Montgomery, interpretata da Emma Roberts, Cordelia, interpretata da Sarah Paulson, e Myrtle interpretata da Moira O'Hara, le tre streghe di "American Horror Story: Coven". Da qui parte un lungo flashback che ci porta a capire in primo luogo cosa c'entrano le streghe con questa storia, reintroducendo più o meno tutto il cast della terza stagione, in secondo luogo a capire chi sia Michael Langdon, che si rivelerà presto essere il bambino nato dal rapporto tra Vivien e Tate - che era un fantasma - al termine della prima stagione "Murder House". Ci sarà anche un bellissimo episodio ambientato all'interno della casa della prima stagione, con tanto di ritorno del personaggio di Constance - che al termine della prima stagione aveva adottato Michael - interpretato da Jessica Lange.
FINE SPOILER

"American Horror Story: Apocalypse" ha dunque dalla sua alcuni dei difetti presenti nelle ultime stagioni, tra i quali questa spasmodica ricerca di scene cervellotiche che non facciano ben capire allo spettatore dove la storia stia andando a parare e alcuni passaggi a vuoto come i primi episodi che, seppur introducano bene la vicenda prima del grande flashback che verrà portato avanti fino all'ultimo episodio, mi sono risultati un po' troppo lenti e pesantucci e un difetto enorme come l'ottavo episodio, interamente dedicato a Michael Langdon e a Miriam Mead, uno degli episodi più brutti e stupidi di tutte le otto stagioni, persino peggiore di tutti gli episodi di "American Horror Story: Cult" per quanto mi riguarda. Ha però anche dalla sua un ritorno alle interessanti atmosfere viste in "American Horror Story: Coven" e alla presenza di quei personaggi presenti nella prima e nella terza stagione, che avevo tanto amato, con tanto di ritorno anche di Stevie Nicks, che canterà "Gipsy" al termine di un episodio davanti a Misty Day, interpretata da una Lily Rabe che non vedevamo da un paio di stagioni. Insomma, buona parte di questa ottava stagione è un lungo fan service che potrebbe aver riportato la serie e la produzione ai fasti di qualche anno fa, in cui sì, alcune cose non mi sono quadrate al cento per cento, ma ho provato gusto nel vederla dall'inizio alla fine, tranne nell'inutilissimo ottavo episodio. Ricordatevi dunque che questa ottava stagione non si può guardarla senza aver visto la prima e la terza e che, se avete apprezzato queste due stagioni, questa quasi sicuramente vi piacerà, è fatta apposta per accontentarvi e con me ci è riuscita alla grande.

Voto: 7,5

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