Gifted - Il dono del talento di Marc Webb (2017)


USA 2017
Titolo Originale: Gifted
Regia: Marc Webb
Sceneggiatura: Tom Flynn
Cast: Chris Evans, Mckenna Grace, Lindsay Duncan, Jenny Slate, Octavia Spencer, Glenn Plummer, John Finn, Elizabeth Marvel, Jona Xiao, Julie Ann Emery, Keir O'Donnell, John M. Jackson
Durata: 101 minuti
Genere: Drammatico


Sono ormai pochi i casi in cui non ho visto uno dei film che viene proposto nel Cineforum dall'associazione di cui faccio parte e per cui a volte commento anche i film che vediamo, ma per quanto riguarda questa pellicola nella fattispecie, per la quale comunque provavo un discreto interesse, non sono riuscito a concederle un'opportunità prima che venisse poi effettivamente proposta nella programmazione dall'associazione del mio paese con cui collaboro. Ecco dunque che lo scorso Venerdì, in una sala mezza piena, ho affrontato la visione di "Gifted - Il dono del talento", quarto film da regista per Marc Webb dopo il gioiellino "(500) giorni insieme" e i discutibili "The Amazing Spider-Man" e "The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro", che riesce ad avvalersi di attori come Chris Evans, che si stacca per la prima volta dopo molti anni dal personaggio di Capitan America - ricordo solo l'eccezione "Snowpiercer" da quando è entrato a far parte del Marvel Cinematic Universe a memoria d'uomo -, Octavia Spencer e Lindsay Duncan, mentre la protagonista della vicenda è interpretata dall'allora undicenne McKenna Grace, che nonostante la giovane età ha già partecipato a diversi film, tra cui "Tonya" e "Captain Marvel", arrivato in Italia pochi giorni fa.
Mary Adler è una ragazzina di sette anni che vive in una cittadina nei pressi di Tampa con lo zio Frank. Sin dal primo giorno di scuola la ragazzina mostra un incredibile talento per la matematica, che viene presto notato dalla sua insegnante, che propone allo zio, per mezzo della preside della scuola, di iscriverla in un istituto per bambini dotati, offrendole anche una sostanziosa borsa di studio. Frank, che ha vissuto in famiglia un'esperienza simile con la sorella, madre di Mary morta suicida quando la bambina aveva solo sei mesi e studiosa delle equazioni di Navier-Stokes, decide di far vivere alla bambina un'infanzia normale, opponendosi di fatto al'idea di farle frequentare una scuola avanzata. Ciò farà rientrare Evelyn, madre di Frank, nella vita della ragazzina, che mai aveva voluto vedere sin dalla morte della figlia, rischiando di spostare su di lei quelle eccessive attenzioni che avevano fatto sì che la figlia si isolasse dal mondo per continuare a studiare e dimostrare le equazioni di Navier-Stokes.
Dopo il geniale "(500) giorni insieme" e i discutibili due capitoli di "The Amazing Spider-Man", Marc Webb torna a dirigere una pellicola drammatica, incentrando la vicenda da narrare su una bambina, come ne esistono molte altre nel mondo, con spiccate doti per la matematica, una cosiddetta "gifted", termine che sinceramente non sapevo nemmeno fosse entrato nell'uso comune per indicare questo tipo di bambini. Un dono, quello di Mary per la matematica, che la porta ad annoiarsi incredibilmente a scuola e a mostrare, talvolta, un senso di superiorità rispetto ai suoi compagni che non sembra mai essere malevolo, quanto più che altro genuino. Ora, io con questo film, che fa del sentimentalismo il suo grido di battaglia cercando di arruffianarsi il pubblico grazie ad una bambina carinissima interpretata magnificamente dalla bravissima McKenna Grace e ad uno zio che la ama più di ogni altra cosa al mondo, ho avuto un enorme problema: ho iniziato a lacrimare alla seconda scena e ho smesso, forse, alla penultima. Sarà stato il momento personale che sto vivendo in questo periodo, sarà stato il bisogno di uno sfogo, ma mai nella mia vita mi è capitato che un film mi prendesse in questo modo a livello emozionale, pur riconoscendo il fatto che, dal punto di vista cinematografico, siamo davanti a qualcosa che non è che sia un granchè, ci attestiamo su livelli medi, senza alcuno spicco verso l'alto, ma senza nemmeno grossi scivoloni verso il basso.
"Gifted - Il dono del talento" risulta essere dunque un film veramente carino, che non mi è sembrato avesse particolari difetti e nemmeno particolari pregi e, con l'occasione di parlare al termine della visione con una ragazza che si occupa di matematica con l'associazione "PiGreco - Il luogo ideale" - che ha parlato al pubblico del cineforum - ho avuto modo di comprendere le varie tematiche che affronta la pellicola, sia a livello umano sia, nella fattispecie, ciò che riguarda il talento particolare che mostrano alcuni bambini, che non vuole essere visto come un qualcosa che piove dal cielo quanto più che altro, una condizione per cui si riescano ad apprendere molto più facilmente determinate nozioni, che però possono essere coltivate solamente con lo studio. Poi chiaro, McKenna Grace mi ha stupito in positivo ed è stata seriamente carinissima nel suo ruolo, Chris Evans, visto per la prima volta dopo molti anni in un ruolo diverso dal supereroe, mi è sembrato particolarmente in parte e il film, grazie al suo livello emozionale, saprà farsi ricordare addirittura di più di quanto, puramente a livello cinematografico, meriterebbe.

Voto: 7

Commenti

  1. Confermo che McKenna Grace è bravissima, prevedo un futuro radioso per lei.. è anche Chris Evans è credibile nel suo ruolo

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  2. Son contento ti sia piaciuto, perché sì, non spicca, però emoziona tantissimo ;)

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