1993
1993
(serie TV)
Episodi: 8
Creatore: Stefano Accorsi
Rete Italiana: Sky Atlantic
Cast: Stefano Accorsi, Guido Caprino, Miriam Leone, Domenico Diele, Tea Falco, Laura Chiatti, Antonio Gerardi, Paolo Pierobon
Genere: Drammatico
Avevo parlato pochi giorni fa su questo blog di "1992", primo capitolo di una trilogia di serie TV andato in onda su Sky Atlantic due anni fa ideato da Stefano Accorsi per ciularsi Miriam Leone - prometto che su questo capitolo non ci torno anche in questa recensione -, ed ecco che finalmente si affronta anche il secondo capitolo della trilogia, quello ambientato nel 1993. Un secondo capitolo, sempre ideato da Stefano Accorsi manco a dirlo, nel quale ritornano i protagonisti del capitolo precedente senza new entry davvero rilevanti per l'economia della storia, cosa che, per una serie TV, è particolarmente rara a dire la verità. Un 1993 che ha visto, per il nostro paese, una serie di eventi storici e politici davvero rilevanti, con Silvio Berlusconi che prende definitivamente la decisione di scendere in campo e, come diceva Antonio Cornacchione, "l'ha fatto per noi!" e con un Maurizio Costanzo faceva il giornalista accusando la mafia in diretta televisiva - ed è stato pure vittima di un attentato, in una seconda stagione in cui i personaggi di fantasia che avevamo imparato a conoscere si muovono in un clima particolarmente teso e frizzante per la politica del nostro paese.
Per quanto questa "1993" mi abbia entusiasmato un po' di meno rispetto al capitolo precedente - sarà forse stato il fatto che vedendole di seguito non ho fatto in tempo a sviluppare l'attesa verso di essa e quindi me la sono goduta di meno - è innegabile il fatto che la qualità sia rimasta parecchio elevata, con i personaggi di fantasia che continuano ad essere particolarmente coinvolgenti, soprattutto un Leonardo Notte che si barcamena tra la sua vecchia appartenenza alla sinistra e il suo nuovo corso come consigliere di Berlusconi, un passaggio che tra l'altro dichiarano di aver fatto in molti in quegli anni, vedendo proprio in Silvio Berlusconi il politico giusto per guidare il paese, rinnegando il proprio passato di appartenenti alla sinistra, cosa tra l'altro che "politicamente" approvo dato che trovo una cosa idiotissima fossilizzarsi sul senso di appartenenza senza sviluppare le proprie idee, non fosse altro che Berlusconi alla fine non è che fosse proprio l'uomo giusto.
Interessantissimi poi sono come al solito i personaggi reali che vengono rappresentati nella serie: su tutti vincono a mani basse il Massimo D'Alema interpretato da Vinicio Marchioni e il Silvio Berlusconi interpretato da Paolo Pierobon, entrambi perfetti e bravi a non far diventare i propri personaggi delle macchiette forzate. Bene poi anche Domenico Diele, che qui con quella sua aria da maledetto non sempre dimostra la giusta verve nell'interpretare il suo ruolo, ma riesce comunque a dare al suo personaggio la giusta caratterizzazione. Meglio, molto meglio anche Tea Falco, della quale si capisce più di una parola quando è in scena: in "1992" doveva essere sempre scazzata e sono parecchio convinto che in molti non abbiano compreso a fondo la sua interpretazione - che comunque mangiarsi le parole e fare l'attrice è grave eh, potevi fare la scazzata anche facendoti capire -, qui invece mi è sembrata proprio migliorata di brutto. E poi benissimo anche Miriam Leone... ci sono da aggiungere dei motivi per giustificare questa affermazione?
Voto: 7,5
Anch'io ho trovato la stagione narrativamente meno coinvolgente ma la qualità è rimasta intatta, tanto che davvero più che discreto è stato questo intermezzo, anche perché come si fa a non amare Miriam, la vorresti vedere sempre ;)
RispondiEliminaÈ nella lista delle serie da recuperare con calma... la Leone ovviamente spinge perché la cominci molto presto!
RispondiEliminaÈ una di quelle serie che sì mi esaltano, ma solo quando le inizio. Prima -ma in realtà anche dopo, nel ricordo- hanno quella solidità che un po' mi appesantisce.
RispondiEliminaA parte Miriam Leone e qualche scena e Miriam Leone (l'ho già detta?) mi ha convinto parecchio meno rispetto a 1992. Sarà perché è mancato l'effetto sorpresa...
RispondiEliminaAttendo comunque con curiosità l'arrivo dell'anno 1994.