MOVIES FOR HALLOWEEN 2017 - Jukai - La foresta dei suicidi di Jason Zada (2016)
Rispetto al post di Venerdì in cui vi ho consigliato, per questo Halloween, il film "Il gioco di Gerald" di Mike Flanagan, qui i preamboli si fanno molto più brevi. Ritorna la rubrica "Movies for Halloween", giunta alla quarta edizione su questo blog, con il secondo episodio di questa annata. Vi sto per consigliare di guardare "Jukai - La foresta dei suicidi"? Ecco... non proprio a dire la verità.
Non so bene per quale motivo sia nato questo fenomeno, ma ultimamente in Europa e negli Stati Uniti si è sviluppato un certo fascino verso la foresta di Aokigahara, conosciuta in tutto il mondo per essere la foresta giapponese in cui moltissime persone decidono di andare a suicidarsi nella quale si contano all'incirca tra i cinquanta e i cento suicidi all'anno e da qualche tempo il governo giapponese ha addirittura smesso di diffondere tali statistiche. Un fascino che è arrivato nei cinema prima grazie al film drammatico "La foresta dei sogni" - alla fine poi non è che fosse troppo riuscito, però non mi ha fatto nemmeno schifo, ecco, una via di mezzo - e poco tempo dopo è arrivato anche il film di cui vi sto parlando oggi, che in originale è stato intitolato "The Forest" - titolo che per lo meno di per sè non svela nulla sulla possibile trama del film, sicuramente più azzeccato rispetto a quello italiano - ed è arrivato sugli schermi di molti blogger nel corso del 2016, mentre nei cinema nostrani solo un mesetto fa.
Sara, interpretata da Natalie Dormer, si inoltra nella foresta con un gruppo di persone per cercare la sorella gemella Jess, che manco a dirlo è interpretata anche lei da Natalie Dormer, che tutti credono morta da tempo. Jess infatti sembrerebbe essersi inoltrata nella foresta durante un campeggio in solitaria e tutti credono si sia recata lì per compiere l'estremo gesto, ma Sara, per una sorta di sesto senso, sente che la sorella sarebbe ancora viva. All'interno della foresta per Sara riaffioreranno vecchi incubi e inizieranno a presentarsi delle visioni spaventose di spiriti e creature demoniache che si nascondono all'interno della vegetazione. Obiettivamente non metto in dubbio che, per qualche motivo, la foresta di Aokigahara sia un luogo pieno di fascino che si presti particolarmente bene per film che possono spaziare senza problemi dal drammatico all'horror, come è stato fatto nei due casi già citati. Peccato che, e non penso sia un caso, nessuno dei due film citati sia stato in grado di convincermi, o quanto meno di sfruttare una location che, per bellezza del paesaggio e per le motivazioni già dette potrebbe offrire buone idee per buone sceneggiature.
Per quanto riguarda "Jukai - La foresta dei suicidi" ci troviamo davanti ad un film che non sembra avere le idee ben chiare su dove voglia andare a parare se non quella di non discostarsi nemmeno un po' da una concezione di horror convenzionale che non riesce a dare nulla di nuovo o di veramente interessante agli appassionati del genere. Insomma il regista Jason Zada decide di dirigere un film in cui ha a disposizione un'ambientazione dal potenziale enorme infestata da yurei, fantasmi di persone morte all'interno della foresta, senza mai sfruttarne le visibili potenzialità e riempiendo la narrazione di stratagemmi visti e rivisti in qualsiasi altro film horror di livello medio-basso. Sarebbe potuta rimanere la soddisfazione principalmente maschile di vedere in scena due Natalie Dormer al prezzo di una... e invece no, perchè le due gemelle non sono in scena assieme praticamente mai!
Voto: 5
USA 2016
Titolo Originale: The Forest
Regia: Jason Zada
Sceneggiatura: Nick Antosca, Sarah Cornwell, Ben Ketai
Cast: Natalie Dormer, Taylor Kinney, Eoin Macken, Yukiyoshi Ozawa, Rina Takasaki, Noriko Sakura, Yûho Yamashita, James Owen, Stephanie Vogt
Durata: 93 minuti
Genere: Horror
Non so bene per quale motivo sia nato questo fenomeno, ma ultimamente in Europa e negli Stati Uniti si è sviluppato un certo fascino verso la foresta di Aokigahara, conosciuta in tutto il mondo per essere la foresta giapponese in cui moltissime persone decidono di andare a suicidarsi nella quale si contano all'incirca tra i cinquanta e i cento suicidi all'anno e da qualche tempo il governo giapponese ha addirittura smesso di diffondere tali statistiche. Un fascino che è arrivato nei cinema prima grazie al film drammatico "La foresta dei sogni" - alla fine poi non è che fosse troppo riuscito, però non mi ha fatto nemmeno schifo, ecco, una via di mezzo - e poco tempo dopo è arrivato anche il film di cui vi sto parlando oggi, che in originale è stato intitolato "The Forest" - titolo che per lo meno di per sè non svela nulla sulla possibile trama del film, sicuramente più azzeccato rispetto a quello italiano - ed è arrivato sugli schermi di molti blogger nel corso del 2016, mentre nei cinema nostrani solo un mesetto fa.
Sara, interpretata da Natalie Dormer, si inoltra nella foresta con un gruppo di persone per cercare la sorella gemella Jess, che manco a dirlo è interpretata anche lei da Natalie Dormer, che tutti credono morta da tempo. Jess infatti sembrerebbe essersi inoltrata nella foresta durante un campeggio in solitaria e tutti credono si sia recata lì per compiere l'estremo gesto, ma Sara, per una sorta di sesto senso, sente che la sorella sarebbe ancora viva. All'interno della foresta per Sara riaffioreranno vecchi incubi e inizieranno a presentarsi delle visioni spaventose di spiriti e creature demoniache che si nascondono all'interno della vegetazione. Obiettivamente non metto in dubbio che, per qualche motivo, la foresta di Aokigahara sia un luogo pieno di fascino che si presti particolarmente bene per film che possono spaziare senza problemi dal drammatico all'horror, come è stato fatto nei due casi già citati. Peccato che, e non penso sia un caso, nessuno dei due film citati sia stato in grado di convincermi, o quanto meno di sfruttare una location che, per bellezza del paesaggio e per le motivazioni già dette potrebbe offrire buone idee per buone sceneggiature.
Per quanto riguarda "Jukai - La foresta dei suicidi" ci troviamo davanti ad un film che non sembra avere le idee ben chiare su dove voglia andare a parare se non quella di non discostarsi nemmeno un po' da una concezione di horror convenzionale che non riesce a dare nulla di nuovo o di veramente interessante agli appassionati del genere. Insomma il regista Jason Zada decide di dirigere un film in cui ha a disposizione un'ambientazione dal potenziale enorme infestata da yurei, fantasmi di persone morte all'interno della foresta, senza mai sfruttarne le visibili potenzialità e riempiendo la narrazione di stratagemmi visti e rivisti in qualsiasi altro film horror di livello medio-basso. Sarebbe potuta rimanere la soddisfazione principalmente maschile di vedere in scena due Natalie Dormer al prezzo di una... e invece no, perchè le due gemelle non sono in scena assieme praticamente mai!
Voto: 5
Avevo già dei dubbi, perché non ci vedevo granché d'interessante in una storia o foresta già esplorata, ed ora ne ho di più..
RispondiEliminaContinuo a rimanere l'unico al mondo, mi sa, ad aver abbastanza apprezzato questo film.
RispondiEliminaVado a nascondermi nella foresta dei suicidi. :)