Barry Seal - Una storia americana di Doug Liman (2017)

USA 2017
Titolo Originale: American Made
Regia: Doug Liman
Sceneggiatura: Gary Spinelli
Cast: Tom Cruise, Domhnall Gleeson, Sarah Wright, Caleb Landry Jones, Jesse Plemons, Lola Kirke, Alejandro Edda, Jayma Mays, Connor Trinneer
Durata: 115 minuti
Genere: Azione, Commedia, Biografico


Soprattutto negli ultimi anni, causa l'enorme successo delle prime due stagioni della serie Netflix "Narcos", tra le cose che tirano di più l'essere umano il personaggio di Pablo Escobar - che altrimenti sarebbe da condannare -, ha superato i film di zombie e poi anche il fantomatico pelo di figa e il carro di buoi. Sì perchè ora se vuoi avere successo - o per lo meno una buona risposta di pubblico - basta prendere una storia e collegarla a Pablo Escobar e vedi che la gente i cinema li riempie: ci ha provato Netflix stessa portando sul suo servizio di streaming la serie colombiana "Pablo Escobar: el patron del mal" - che viste le critiche al livello di recitazione mi sono ben guardato dal dargli un'opportunità -, poi ci ha provato anche il regista Andrea Di Stefano con il film "Escobar" e anche recentemente a Venezia ci hanno provato con un film sulla vita del trafficante recitato tutto interamente in inglese.
Potevano dunque, viste le premesse e la storia dell'aviatore Barry Seal, qui interpretato da Tom Cruise, corriere della droga per conto dello stesso Escobar e spia infiltrata dalla CIA, utile anche al traffico d'armi appoggiato dagli Stati Uniti, esimersi dal pubblicizzare questa sua relazione con il più grande trafficante di droga della storia colombiana e sicuramente il più famoso al mondo? Ovvio che non avrebbero mai potuto, anche perchè alla fin fine tale pubblicità non è poi tanto ingannevole dato che il rapporto tra i due personaggi non è una parte ridicola della pellicola, ma una delle sue più importanti. Resta dunque da capire se, viste le premesse, il film mi possa o meno essere piaciuto: posto che non sono un grandissimo fan dei film d'azione, così come non sono particolarmente fan nè di Tom Cruise nè delle pellicole in cui i protagonisti sono dei simpaticoni che ci provano in tutti modi a provocare una risata, anche se amara, nel pubblico. Ecco, io con i simpaticoni a tutti i costi, soprattutto nei film, non ce la faccio proprio, eppure, in qualche modo, questo film non mi è dispiaciuto.
Sia chiaro che non ci troviamo davanti ad un film dal grande impegno sociale e nemmeno davanti ad un biopic particolarmente convenzionale, quanto più che altro ad un film action che viene trattato con un tono da commedia: il protagonista è un gran simpaticone e a me non è che stia tanto simpatico, ma alla fine le sue quasi due ore di durata scorrono via bene senza alcun problema e dunque, contro ogni pronostico, la visione non mi è pesata particolarmente. La colonna sonora funziona anch'essa particolarmente bene, ma la natura del personaggio, che non era poi particolarmente onesto conducendo, nella sua vita, un triplo gioco pericolosissimo che lo porterà poi ad essere ucciso dal cartello di Medellin, rende la storia talvolta parecchio intricata e complessa da seguire.

Voto: 6

Commenti

  1. Ho puntato anche io da tempo “El patron del mal" tutti mi dicono essere pure meglio di “Narcos”, della terza stagione ci va pure poco ;-) Detto questo pure Tommaso Missile si getta sulla moda del momento, era curioso di vederlo ma anche stufo di vedere Missile fare sempre la parte di se stesso, ma visto che non lo hai demolito magari potrei dargli una possibilità.Cheers!

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  2. Pare essere il solito film medio, senza infamia e senza lode.
    Ma da Tom Cruise io pretenderei qualcosina in più...

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