La fratellanza di Ric Roman Waugh (2017)

USA 2017
Titolo Originale: Shot Caller
Regia: Ric Roman Waugh
Sceneggiatura: Ric Roman Waugh
Cast: Nikolaj Coster-Waldau, Omari Hardwick, Lake Bell, Jon Bernthal, Emory Cohen, Jeffrey Donovan, Evan Jones, Jessy Schram, Benjamin Bratt, Holt McCallany, Juan Pablo Raba, Matt Gerald, Michael Landes, Keith Jardine, Chris Browning, Max Greenfield
Durata: 119 minuti
Genere: Drammatico


Ricordo di aver visto il trailer de "La fratellanza" appena prima della visione del film "Monolith", sul quale avevo delle buone aspettative, ma che alla fine si è rivelato una vera e propria schifezzuola. In fin dei conti della visione di quel film ho il solo buon ricordo del trailer de "La fratellanza" che presentava con un certo pathos una storia che sarebbe potuta essere, per i miei gusti, particolarmente interessante, anche se la pubblicità, come è giusto che sia anche se la cosa dà fastidio, giocava un po' troppo sul protagonista Nikolaj Coster-Waldau e sulla sua presenza nella serie culto "Game of Thrones". Pubblico medio di "Game of Thrones" che sinceramente non penso si sia buttato nei cinema per guardare questo film, nonostante la pubblicità fondata prevalentemente su questo fatto. Del film infatti a me attirava moltissimo l'ambientazione carceraria e l'idea per cui un tranquillo impiegato, in carcere per un incidente stradale in cui ha perso la vita il suo migliore amico a causa della sua guida in stato di ebbrezza, diventi uno spietato assassino asservito ad una fratellanza ariana formatasi all'interno delle mura carcerarie.
Giocando molto su questo contrasto il film ci presenta subito il suo protagonista, Jacob Harlon, detto poi Money, quando ha già scontato la sua pena e sta per uscire dal carcere senza però recarsi subito dalla moglie e dal figlio, ma in un covo criminale in cui viene coinvolto subito in una sparatoria. Poi partono i flashback che ci spiegano la sua storia, alternando sapientemente il presente da criminale con il passato da tranquillo cittadino, poi trasportato all'interno di un carcere in cui vive insieme qualsiasi tipo di criminale. Il protagonista si ritrova dunque in un ambiente in cui dovrà fare di tutto pur di sopravvivere: si unirà alla fratellanza ariana, obbedirà dapprima agli ordini dei suoi capi, il tutto per duro e puro spirito di sopravvivenza, fino a dover servire la fratellanza per un grosso crimine al di fuori del carcere, vista la condizione di pericolo in cui vive la sua famiglia.
Il film non ci parla mai di superiorità della razza, la fratellanza ariana risulta alla fin fine essere solamente un pretesto, ma ha l'enorme merito di ritrarre il sistema carcerario americano in tutta la sua durezza, con un crudo realismo che è quasi agghiacciante per lo spettatore, data la convivenza nello stesso luogo di persone dalla diversa pericolosità che sembrano quasi abbandonati a se stessi senza che nessuno si preoccupi di un loro eventuale reinserimento nella società. Un sistema che spinge le persone rinchiuse ad agire assecondando quasi esclusivamente la componente animalesca ed istintiva dell'essere umano, come il protagonista stesso ci dimostra molto bene, grazie anche ad un'ottima interpretazione da parte di Nikolaj Coster-Waldau, con la sua trasformazione da tranquillo impiegato a violento criminale che ha risvolti veramente inquietanti.
Ci speravo veramente che questo "La fratellanza" fosse un buon film e il trailer in qualche modo mi aveva ingannato: pensavo fondamentalmente ad un action/thriller con non troppa materia di riflessione e invece si rivela essere una pellicola molto più profonda di ciò che potrebbe far passare una semplice lettura della trama. "La fratellanza" è dunque davvero un buonissimo film, in grado di ritrarre nella maniera più realistica e crudele possibile un ambiente in cui si è abbandonati a se stessi e darsi all'attività criminale sembra quasi essere una necessità.

Voto: 7,5

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