Io, Dio e Bin Laden di Larry Charles (2016)
USA 2016
Titolo Originale: Army of One
Regia: Larry Charles
Sceneggiatura: Rajiv Joseph, Scott Rothman
Cast: Nicolas Cage, Russell Brand, Wendi McLendon-Covey, Amer Chadha-Patel, Paul Scheer, Will Sasso, Denis O'Hare, Rainn Wilson, Matthew Modine, Adrian Martinez
Durata: 92 minuti
Genere: Commedia, Biografico
Nicolas Cage è uno di quegli attori che o lo si odia o lo si odia. Certo, nell'ultimo periodo la moda di sparare addosso a Niccolò Gabbia per la sua cagnosità nella recitazione e per il suo accettare qualsiasi cosa per pagare gli alimenti alla ex moglie sembra essere un po' passata, però è sempre bene ricordare che Nicolas Cage va per forza odiato. Per quanto mi riguarda anche io faccio abbastanza fatica a sopportarlo, soprattutto da quando ha cominciato ad essere presente in almeno quattro o cinque film all'anno, i produttori su questa cosa ci giocano, ma poi, nella maggior parte dei casi, escono film totalmente insulsi, ai quali si aggiungono quelli trascurabili e al conto raramente si aggiunge qualcosa di degno di nota. Un po', nonostante l'odio, riesco comunque a voler bene a Niccolò Gabbia, soprattutto quando fa quei film talmente brutti da fare il giro - anche questa cosa rara, dato che spesso e volentieri produttori e registi dei suoi film si prendono un po' troppo sul serio. Con la speranza di trovarmi davanti ad un film del genere, poco prima di partire per le meritate vacanze, sono andato al cinema a vedere "Io, Dio e Bin Laden" e sono anche stato contento di farlo, alla luce delle rivelazioni del finale del film, con l'incasso che verrà utilizzato da Gary Faulkner - il personaggio reale su cui è basato il film - per fare un trapianto di rene e per tornare in Pakistan a cacciare Bin Laden, dato che lui è convinto che non sia veramente morto. Ma soprattutto, magia delle magie, a me sto film ha veramente divertito un mondo! Certo, è un film trascurabile che si aggiunge alla lista, non è talmente brutto da fare il giro, ma l'ho trovato divertentissimo e con un Niccolò Gabbia seriamente in parte.
In questo film Nicolas Cage interpreta Gary Faulkner, un ex falegname americano con problemi renali che, tra una dialisi e l'altra, decise di compiere vari viaggi in Pakistan, entrando nei confini del paese nelle maniere più disparate, con il solo e unico obiettivo di catturare Osama Bin Laden. Il suo estremo patriottismo, la sua testardaggine e le visioni di un Dio minaccioso e particolarmente insistente, lo hanno convinto, negli anni, di essere in missione non solo per il bene del suo paese, ma anche perchè Dio in persona, che nel film parla attraverso le fattezze di Russell Brand, glielo sta chiedendo ed è disposto a tutto pur di mettere fine alla latitanza del famoso terrorista. Una storia reale che è talmente folle da sembrare fatta apposta per un film, nella fattispecie una commedia che punta il carico da undici sull'eccentricità del suo attore protagonista, ma soprattutto sulla sospensione dell'incredulità dello spettatore che, nel corso delle varie scorribande del protagonista si ritrova, più e più volte, a ridere e anche molto forte di quanto a volte la realtà sia veramente assurda.
In questo film poi Nicolas Cage parla tanto, addirittura tantissimo, i dialoghi in cui è coinvolto sono al fulmicotone ed è praticamente sempre lui a tenere banco nei vari discorsi che si susseguono all'interno del film: un personaggio eccentrico ed egocentrico che probabilmente non si rende conto del fatto che i suoi dialoghi non sono fatti di un vero e proprio botta e risposta, ma di lui che parla e che tra una teoria del complotto e l'altra trova anche le soluzioni più originali per risolvere il suo problema e portare a compimento la sua missione. "Io, Dio e Bin Laden" era, per quanto mi riguarda, un film impossibile da sbagliare: il rischio di prendere la vicenda sul serio non si presentava nemmeno, per quanto è assurda e il regista Larry Charles riesce bene a renderla in maniera cinematografica, inserendo sicuramente qualche evento romanzato e dando a Nicolas Cage tutto lo spazio che si merita per rendere, al meglio possibile, uno dei personaggi assurdamente più interessanti usciti al cinema nell'ultimo periodo. Il Gary Faulkner interpretato da Niccolò Gabbia vi starà simpaticissimo sin dalla prima scena e, alla fine del film, sarete contenti di aver contribuito innanzitutto a migliorare le sue condizioni di salute dovute ad un rene malandato, ma soprattutto di aver contribuito al suo prossimo viaggio in Pakistan. Perchè, è ovvio, la storia di Bin Laden ucciso e buttato in mare dagli americani, non regge...
Voto: 7
Sì, mi ha divertito parecchio. Ogni tanto qualcosa di buono riesce anche a lui!
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