La terza madre di Dario Argento (2007)




Italia 2007
Titolo Originale: La terza madre
Regia: Dario Argento
Sceneggiatura: Jace Anderson, Dario Argento, Walter Fasano, Adam Gierasch, Simona Simonetti
Cast: Asia Argento, Cristian Solimeno, Adam James, Moran Atias, Valeria Cavalli, Philippe Leroy, Daria Nicolodi, Coralina Cataldi Tassoni, Udo Kier, Robert Madison, Paolo Stella, Clive Riche, Massimo Sarchielli, Barbara Mautino, Gisella Marengo, Marica Coco, Jun Ichikawa
Durata: 99 minuti
Genere: Horror


Ci siamo quasi, lo speciale dedicato a Dario Argento che sto portando avanti su questo blog praticamente dall'inizio dell'anno si sta avviando verso la sua conclusione. Tre film mancano all'appello - "La terza madre", "Giallo" e "Dracula" - e il primo di questi è proprio quello di cui vi parlerò oggi. Ho, come già detto a più riprese, iniziato a seguire, senza indagare mai troppo a fondo la sua produzione, Dario Argento come regista intorno ai quattordici anni, quando vidi per la prima volta "Profondo rosso" e me ne innamorai letteralmente. Poco tempo dopo vidi anche "Suspiria" e "Inferno", due film a cui sono particolarmente legato e nel 2007, quando fu annunciata l'uscita de "La terza madre", rimasi abbastanza sorpreso dal fatto che il regista avesse aspettato così tanto per dare vita al terzo capitolo di quella che trent'anni prima lui aveva progettato come una trilogia. Esce esattamente trent'anni dopo "Suspiria", presentato in pompa magna ai telegiornali - ho qualche ricordo frammentario della cosa -, ma delude incredibilmente il pubblico e la critica. E alla luce di quelli che sono i due film precedenti e del nome che si era fatto il regista nel mondo proprio grazie al primo capitolo della trilogia, si capisce il perchè di tanta delusione.
Sarah Mandy, interpretata da Asia Argento, è una giovane archeologa americana, trasferitasi a Roma per studiare e superare un esame. I suoi genitori sono morti quando lei aveva cinque anni in un incidente stradale. La sua vita viene sconvolta nuovamente in seguito al ritrovamento, nei pressi di un cimitero di Viterbo, di un'urna che, all'apertura da parte della stessa Sarah, libera figure mostruose che mettono in pericolo la sua vita. Verrà però salvata da una voce misteriosa, che la guiderà al di fuori del cimitero. La polizia, guidata da Enzo Manni, interpretato da Cristian Solimeno, comincia ad indagare su di lei, non credendo alla versione dei fatti fornita, mentre la donna, che vive con il fidanzato Michael, interpretato da Adam James, comincia a essere perseguitata da incubi atroci, in seguito al quale si scopre che il figlio di Michael è stato rapito. Gli eventi la porteranno al cospetto di Mater Lacrimarum, qui interpretata da Moran Atias, essendo lei l'unica in grado di sconfiggere la terza madre degli inferi.
A differenza del suo predecessore nella filmografia del regista, il disastroso "Il cartaio", "La terza madre" trovo che non sia un film da buttare completamente. Brutto, sì, ma non disastroso sotto ogni punto di vista come sono stati i precedenti film. Innanzitutto a sprazzi, soprattutto nelle fasi iniziali del film, si vede la mano del Dario Argento che ho imparato ad amare con i suoi primi film. La scena in cui viene introdotta la vicenda, con l'apertura dell'urna è sicuramente ben diretta, anche se qui manca totalmente da parte del regista la volontà di rendere artistiche le morti, che sono sì ben congegnate, ma appaiono quasi come quelle dei capitoli della saga di "Saw" in cui i vari registi che si sono susseguiti hanno cercato maniere sempre più arzigogolate e creative per uccidere. Uno dei problemi grossi del film è che a scene belle da vedere, seguono subito degli sfondoni clamorosi, che molto probabilmente sono stati creati in fase di montaggio, vedi ad esempio la scena della madre che, nel caos generale butta il bambino nel Tevere: una scena evocativa ed esplicativa della situazione creatasi, peccato che quando il bambino rimbalza sulla sponda del ponte si veda chiaramente che quello è un bambolotto, e questo è uno sfondone che se non me lo fai nel 1977 con gli effetti speciali dell'epoca, mi rifiuto di credere che, con i mezzi a disposizione, uno riesca a farlo nel 2007.
Come sempre accade con Dario Argento la sceneggiatura non è il suo punto di forza: il problema è che qui è un vero e proprio casino, perchè all'inizio succedono cose inspiegabili e poi ci vuole una vita a capire quale sia la reale minaccia nel marasma generale. "Suspiria" aveva dalla sua il fatto di creare il caos in un luogo ristretto, "Inferno" era visivamente pazzesco - anche se un passetto indietro rispetto al predecessore lo aveva fatto -, qui però il fatto di creare il caos in un'intera città distoglie eccessivamente l'attenzione. Stendiamo poi un velo sulla recitazione di Asia Argento che veramente io proprio non riesco a capire cosa ci si possa trovare di buono nel suo modo di recitare, nella sua voce impostata, nelle sue espressioni di terrore finte. Insomma, il finale della trilogia delle tre madri delude alla grande per via del suo svolgimento e di qualche sfondone tecnico. Alla fine però trovo non sia un film da buttare completamente, qualche buona idea a livello tecnico ce l'ha, peccato che tutto il resto non sia all'altezza della fama del regista.

Voto: 5-

Commenti

  1. Ma sì, sicuramente è un film da smontare perchè veramente è pieno pieno di idiozie, soprattutto a livello tecnico. Guadagna qualche punto perchè qualcosa di buono lo fa vedere - rovinandolo subito - e perchè la trama mi aveva abbastanza intrigato.

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  2. A parte il tasso di trash altissimo e la solita Argento inascoltabile, devo ammettere che vederlo al cinema mi aveva entusiasmata. Dovessi rivederlo probabilmente cambierei idea XD

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    1. Ma sì alla fine se togli Asia Argento - probabilmente solo lei e suo padre pensano sia una brava attrice... boh - e qualche sfondone tecnico sto film non sarebbe nemmeno male...

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    2. Hai ragione Babol: con un livello di trash e splatter così altissimo questo film entusiasma alla prima visione.

      Alla seconda strappa risate :D

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  3. Il clou è proprio la scena del bambolotto, che hai giustamente messo in risalto.

    Io ricordo i tanti nudi (memorabile quello dell'ex stella televisiva Moran, che a questo punto poteva essere sfruttato meglio ahahah) e il tanto sangue.

    Ma anche le scena memorabile dell'invasione delle streghe, che, se fossi stato un personaggio del film, difficilmente le avrei individuate tra punkabbestia, emo e ragazze dark.

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    1. Sì infatti è un film che non spiega moltissimo e non chiude in maniera degna la trilogia. A livello registico ha dei colpi particolari, ma li butta via con degli sfondoni che neanche un regista alle prime armi...

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