MINISERIE - Maniac



Maniac
(miniserie)
Episodi: 10
Creatore: Cary Fukunaga, Patrick Somerville
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: Emma Stone, Jonah Hill, Justin Theroux, Sally Field, Sonoya Mizuno, Gabriel Byrne
Genere: Drammatico, Fantascienza


È già un bel po' di tempo che faccio notare quanto con le serie televisive io sia sempre più indietro. Improponibile ormai per me seguire le serie di settimana in settimana come facevo agli albori di questo blog, meglio aspettare che la stagione di turno finisca e recuperarla quando trovo del tempo: ciò mi porta dunque ad iniziare le serie interessanti anche moltissimo tempo dopo gli altri, con gente che mi circonda che tenta di parlarmene e di propormi serie nuove ogni giorno, che io nemmeno mi chiedo dove lo trovino il tempo, basta usare quello che uso io per guardare un film ogni sera per guardare due o tre episodi di serie TV e il gioco è fatto. Peccato che se io facessi questo da un lato mi stuferei abbastanza in fretta di fare sempre e solo maratone di serie televisive, mentre dall'altra il blog non andrebbe avanti manco per sbaglio. Per questo motivo sono riuscito solo poco tempo fa a portare a termine "Maniac", il cui annuncio mi aveva decisamente incuriosito, soprattutto per la presenza nel cast di due buoni attori hollywoodiani come Jonah Hill e Emma Stone. Ora mettiamo in chiaro due cose: a me Jonah Hill sta abbastanza simpatico, in quasi tutti i ruoli in cui l'ho visto mi è piaciuto, mentre per quanto riguarda Emma Stone se qualcuno decidesse di fare una serie TV in cui ogni episodio è un fermo immagine di quaranta minuti su una sua foto - anche la stessa nel corso degli episodi - probabilmente la guarderei lo stesso e anche con un certo interesse.
Siamo in un tempo indefinito, che non si capisce bene se sia nel futuro o nel passato: Annie e Owen sono due sconosciuti, affetti da una grave depressione, che riescono ad accedere ad una misteriosa sperimentazione con la quale viene promesso loro di guarire da tutti i problemi, sia psicologici sia fisici, una volta per tutte. Ciò porterà loro a vivere diverse avventure in diversi mondi, tutti appartenenti ai meandri della loro mente, che faccia affrontare a ciascuno di loro i propri demoni per poter vivere, finalmente, una vita felice. Ovviamente non tutto andrà come previsto e non sarà certo tutto rose e fiori, altrimenti farne dieci episodi non sarebbe stato poi semplicissimo. Allora non stiamo qui a girarci troppo intorno: ultimamente io faccio una fatica terribile con tutte quelle serie cervellotiche in cui non si capisce moltissimo della trama e tutti gridano al capolavoro, salvo poi non saperti spiegare di cosa si sia parlato per tutta la durata della serie televisiva - sì, "Mr. Robot" e "Legion", sto parlando proprio di voi e del fatto che anche io, soprattutto con la prima, abbia gridato al capolavoro -, e con questa serie nei primi episodi ho avuto un po' la stessa sensazione, ovvero quella di non riuscire bene a capire dove si stesse andando a parare. Non che "Maniac" sia cervellotica come le altre serie che ho citato, ma ci sono diversi aspetti, soprattutto a livello narrativo, che richiedono di porre un'attenzione piuttosto elevata, che potrebbe andare anche ben oltre la visione dell'episodio stesso.
Nonostante la sensazione descritta però ho abbastanza adorato la visione di questa serie televisiva, magari non dall'inizio, ma quanto meno a partire dal terzo o dal quarto episodio ho cominciato ad essere totalmente catturato dalla narrazione, da questo mondo fuori dal tempo in cui sembra di essere nel futuro, ma i computer sono quelle grosse macchine che occupano un'intera stanza per solo 64 MB di memoria, ma anche dal mondo che si trova nella mente dei due protagonisti, interpretati ottimamente da Emma Stone e Jonah Hill, con alcuni episodi veramente geniali, pazzeschi per la mia opinione gli episodi di genere fantasy, ma anche quello in cui Owen è il biondo impiegato governativo che mi ha fatto ridere veramente di gusto. Ad alcuni episodi veramente divertenti se ne alternano altri che invece al contrario fanno molto riflettere sull'esistenza e su quanto questa possa essere faticosa. Insomma, da una serie di questo tipo non mi sarei aspettato nulla di più, nonostante le aspettative fossero altine: non è un capolavoro, ma mi è parsa una buonissima serie realizzata in maniera coinvolgente e in grado di far divertire e riflettere.

Voto: 8

Commenti

  1. Fukunaga mi è sembrato sempre un talento cristallino, mio cugino mi ha detto di una scena con Theroux (quello che stava con Jenniferona Aniston) che fa morire dal ridere. Prima o poi la vedrò.

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  2. Fukunaga è davvero bravo, anche se sono più i progetti che molla che quelli che completa, ho sentito parlare di questa serie in una scala che va da “Male” a “Peggio”, il tuo post mi dà respiro, ma prima dovrei affrontare l’idea di una serie intera con Emma Pietra, non la sopporto più, ma questo è un problema solo mio, grazie per il post, vediamo se trovo la forza (e il tempo!) per vedere anche questa. Cheers!

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  3. A me purtroppo ha detto poco.
    Tutto bello, tutti bravi, ma alla fine la morale della favola è sempre la solita. Idea sprecata.

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  4. Ho faticato meno rispetto a un Legion, ma c'ho trovato tanta umanità, tanta malinconia dentro che mi ha fatto bene.
    Vista la promozione, mi unisco agli amici consigliatori di serie e consiglio Homecoming, che Maniac lo ricorda parecchio ma è forse anche più bello!

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